(Mi scuso per l`erronea accentazione, dovuta ad un problema tecnico, che verra` risolto il prima possibile).
Alcune settimane fa c`e` stato, a Norwich, il raduno della Jesus army (l`esercito di Gesu`)
Sviluppatosi negli ultimi 50 anni, questo movimento religioso di radici protestanti conta fedeli in tutto il mondo, anche se rimane per ora una realta` di rilevanza inferiore rispetto alle stesse varianti del protestantesimo e in confronto alle altre realta` spirituali.
Nell`ultimo giorno del raduno nazionale svoltosi nel capoluogo del Norfolk, un centinaio di chilometri circa ad est di Londra, c `erano 250-300 persone a Bank Plan, un palazzo donato da una banca alla cittadinanza per svolgere attivita` di vario tipo.
Cio` che predicano gli aderenti alla Jesus army non e` poi tanto diverso da quello che prescrive il cattolicesimo: ovviamente i riti cambiano un po`: non c`e` la confessione, durante la messa si canta e si suonano molte canzoni religiose moderne, quasi tutte con tanto di copyryght a tutela dei diritti d`autore.
La cosa che salta piu` all `occhio e` che la messa prevede un momento di abbandono collettivo, in cui si da il via libera alle emozioni ed ognuno puo` esternare un flusso di pensieri spontanei. Si ci tocca e inizia una preghiera indirizzata al proprio vicino, molto sentita e ad occhi chiusi.
Durante questa estasi cantata non mancano suoni apparentemente privi di senso, esternazioni volute di estasi mistica, sicuramente comunque non e` lingua inglese. Come e` prassi nei riti protestanti, si cita spesso il vecchio testamento e raramente si menziona la Madonna.
Non c`e` una gerarchia istituzionalizzata come nella chiesa cattolica: gli uomini che stanno al vertice sono persone che hanno conquistato una certa popolarita` all`interno delle comunita` locali e spesso non sono sacerdoti. Esistono altresi` dei sacerdoti che ricevono un`investitura formale, e a cui viene concesso di sposarsi e di avere figli come e` prassi nelle confessioni di questo genere.
Quando si parla di religione si battono sentieri delicati, ognuno ha le proprie convinzioni, ogni individuo ha la propria sensibilita` e la propria via verso il raccoglimento e la ricerca interiore.
Si possono rinvenire pero` messaggi universali, che sono condivisibili ad ogni latitudine:
accettazione di cio` che e` diverso da noi,
essere corretti gli uni con gli altri;
combattere quello che qualcuno chiama il diavolo e qualcuno laicamente chiama gli impulsi negativi, senza estremismi;
recuperare il valore dell`amicizia: essere compagni di pub, di comitiva o di bevute e` una cosa superficiale, mentre aiutarsi nel momento della difficolta` e del bisogno e` segnale di sentimenti piu` autentici e di valori piu`profondi.
Andrea Russo
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