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venerdì 29 ottobre 2010

Curiosita` sull`Inghilterra e sugli Inglesi.

Una premessa e` doverosa: nell`epoca del multimediale si danno per scontate tante cose, perche` le conosciamo per sentito dire, o perche` un blogger su internet ci ha fatto un "sunto" della situazione. Per carita`, tanti professionisti della carta stampata sono meno "professionali" dei bloggers, purtroppo. E i luoghi comuni, anche sull`Inghilterra,sono numerosi.

L`Inglese medio, dalle esperienze in territorio britannico del sottoscritto, non e` affatto riservato, attacca bottone facilmente, in media e` piuttosto educato, vi chiede scusa anche se vi passa a due metri di distanza con la bicicletta o col carrello del supermercato.
Il formalismo inglese non esiste, o per lo meno e` estinto.
Nelle lettere commerciali zelanti segretarie vi scriveranno "yours, sincerely" (tua, sinceramente). E penserete, se siete uomini: "Cavolo, faccio conquiste anche via e-mail". Oppure, semplicemente, si tratta di un in-formalismo un tantino falso e anche un po` fastidioso.
Ma questi sono dettagli. Riassunto in poche parole, il discorso sul tradizionalismo e sull`etichetta inglese e` ormai obsoleto: l`inglese medio e` una persona gentile, un po` meno vivace dell`italiano anche se non cupo, meno complicato dell`italiano nel prendere le decisioni: "straight to the point", diretto al punto.
Certe volte questo pragmatismo e` liberatorio, per chi viene da un paese dove la burocrazia e` lenta e dove , per fare una citazione "Gattopardesca" si spezza il capello in quattro. L`arte del fare concessioni a tutti per non accontentare nessuno e` una prassi della nostra politica e un riflesso della nostra mentalita` dominante.

Davvero c`e` piu` ricchezza in Inghilterra?

Se in Inghilterra vi colpira` positivamente l`efficienza del burocrate che il giorno dopo vi invia il documento richiesto, storcerete il naso di fronte alla sciatteria sia strutturale che di arredamento delle case d`Oltremanica. E vi stupira` vedere una stragrande maggioranza di auto vecchie di almeno 6-7 anni. Gli Inglesi amano meno "apparire"? Potrebbe essere una valida spiegazione, ma non la darei per scontata.
La verita` e` che qui a volte hai l`impressione di stare in una terra piu` ricca, a volte sembra l`esatto opposto.
Robin Hood, che non per niente era britannico, "rubava ai ricchi per dare ai poveri". Una buona parte degli italiani, invece, evade le tasse con grande disinvoltura e "ruba allo stato ladro per aiutare se` stesso".


Piccole osservazioni per capire meglio la mentalita` Inglese

1 l`inglese e` spesso un ciccione, il disordine alimentare e` un problema diffuso.
2 Beve, ma piu` che altro il sabato. Nell`est europeo si vedono cose molto peggiori e in una ipotetica gara di bevute il signor "John Smith" perderebbe senza via di scampo contro un qualsiasi "Andreij Petrov".
3 La vita costa cara, ma chi ha un minimo di buona volonta` riesce a cavarsela senza troppi problemi
4 Ci sono molti modi per risparmiare al supermercato, sui contratti telefonici e su alcune altre cose. I ventenni amano il carnevale: di sabato le ragazze si vestono dqa infermiere o da marinarette, i ragazzi mettono cappelli stravaganti, cravatte stile "beatles", e in alcuni casi-limite c`e` chi si tinge il volto o indossa lenti a contatto rosse.
5 Il rapporto salari-costi della vita e` a netto vantaggio dell`Italia del centro e del sud dove pero` c`e` piu` disoccupazione. Il Nord Italia probabilmente e` piu` simile agli standards economici britannici: economia migliore, ma rapporto salari-prezzi non molto buono.
6 E` difficile reperire cibo di buona qualita`, e quando lo si trova costa il doppio. I ristoranti dove si mangia davvero bene, al di fuori delle grandi citta`, sono pochi.
7 Il tasso di disoccupazione e` piu` basso rispetto alla media italiana
8 In Italia il mercato delle nuove costruzioni e dell`edilizia in generale e` un gigante di fronte a quello inglese, ma la cosa puo` essere vista anche da un lato negativo, perche` correlata a lobby poco virtuose di imprenditori e politici.
9 L`economia bancaria ha un ruolo fondamentale: Londra e` il piu` importante mercato finanziario europeo, ed e` il posto ideale per chi vuole lavorare nel settore.
10 L`assistenza ospedaliera e` inferiore qualitativamente e come impiego di risorse rispetto alla nostra. a livello pubblico. Il welfare e` meno sviluppato e chi non ha lavoro ha seri problemi nel farsi curare adeguatamente.
11 Recentemente e` stato introdotto un salario minimo, il cosiddetto "minimum wage" che tutela il lavoratore. Esso corrisponde in genere a poco meno di 6 sterline per ora.
12 Molti salari vengono corrisposti settimanalmente.

"A manage`r"

Una volta un coraggioso giornalista napoletano di rai tre intervisto` una donna della camorra, dopo che alcuni suoi familiari erano stati arrestati. "Come giustifica i suoi guadagni"? le chiese.
" Faccio la tabaccaia, vendo le sigarette... "
"A manager", sentenzio` ironicamente il cronista in dialetto
A` manager" esatto, confermo` la vecchia camorrista.
Questa definizione detta con spirito ironico e` sovrastata da una realta` ancora piu` risibile: in Inghilterra del termine manager si fregiano anche le capo-commesse o i venditori di panini: se c`e` un negozio con due lavoranti, uno e` il capo e uno e` il subalterno, e il primo e` "il manager".
Tutto cio` mi ricorda di quando ero bambino e con altri amici rubavamo le tavole di legno agli operai di un cantiere, per fare la nostra casetta. La costruimmo, la distruggemmo e la riedificammo piu` e piu` volte, con la perizia di piccoli "Renzo Piano". Ci davamo delle gerarchie, decise dal piu` grande o tirate a sorte ( ma qualcuno barava sulla conta). Il primo capo della casetta comandava gli altri due, il secondo capo comandava il terzo capo, il terzo capo comandava se` stesso.
Un vecchio detto popolare dice: " Abbassami il rango ed alzami il salario".
Andrea Russo

2 commenti:

karimone ha detto...

Articolo stupendo! Grande Andrea!

Amministratore ha detto...

Mi fa piacere che piaccia specialmente a te, che sei la mia fonte di ispirazione per questi articoli sulla vita all`estero.