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mercoledì 3 dicembre 2008

Cronaca- Ennesimo attentato in Turchia- Estremisti di sinistra rivendicano l'attentato

Se ne parla poco in Italia, ma la Turchia conosce, da anni, un clima di terrore con attentati che si succedono a ritmo serrato.

Ad essere protagonisti di queste negative gesta sarebbero gli indipendentisti kurdi del Pkk, in genere, o gruppi a loro collegati.

Questa volta il gesto è stato rivendicato da un gruppo di estrema sinistra che si chiamerebbe "Comando rivoluzionario" e che tramite un comunicato avrebbe voluto dare un avvertimento agli Stati Uniti, all'Ue e a tutti coloro che appoggiano la politica occidentale e capitalistica.

Materialmente, però, è stato un atto rivolto alla sede del partito di maggioranza, il Partito dei lavoratori del Kurdistan.

Il Premier turco Recep Tayyip Erdogan ha condannato l'attentato contro l'edificio in cui ha dimora il centro direttivo delsuo partito affermando: "In una democrazia non ci può essere libertà per un terrorista con le bombe in mano".

Sarebbero dieci i feriti, di cui 4 gravi. Il governatore di Istambul, Muammed Guler, ha spiegato che probabilmente la bomba era nascosta in un pacco proprio durante una riunione tra i vertici del partito, e col palazzo più affollato del solito.

Altri attentati

La strategia del Pkk e dei suoi alleati non sembra particolarmente diretta ad obiettivi simbolici: se è vero che spesso colpisce luoghi che sono sedi politiche, le vittime degli attentati sono quasi sempre persone comuni, non appartenti a particolari categorie come stranieri o appartenenti a determinate etnie.

E' forte, ad esempio, la differenza nell'agire rispetto alle nostre Brigate Rosse, che si concentravano di più su singole persone che sulle stragi, colpendo esponenti del mondo del potere ( politici, esperti al servizio del governo, giudici, giornalisti o altro ancora).

La scelta spesso cade su luoghi affollati, come località turistiche, o le grandi città (ma nei quartieri periferici, perchè il centro è meglio sorvegliato).
Il motivo è presto detto: si vuole colpire un popolo in casa propria, quel popolo che non riconosce la libertà dei Kurdi di vivere in un libero stato indipendente.

Intanto il loro leader Ocalan sta scontando in carcere la pena dell'ergastolo per i crimini commessi. Ocalan è famoso anche in Italia per avervi cercato asilo politico, poi negatogli.

Uno dei più crudeli attentati degli ultimi anni è stato quello di Dyarbakir il 3 Gennaio 3008, ma si possono citare quello di Antalya (un luogo affollato da turisti) nel 2005, a Kusadasi, (anch'esso un centro balneare) in cui si sospettò tra l'altro l'azione di una donna kamikaze.

Tra i più recenti c'è l'attentato di Güngören, (un quartiere di Istambul) risalente all'Agosto di quest'anno, in cui esplosero due bombe: la prima probabilmente per richiamare una maggiore folla, che si sarebbe creata per soccorrere i feriti. La seconda bomba sarebbe esplosa con l'intento di fare il maggior numero di vittime possibile. l'8 Ottobre c'è stato un attentato ad un pullmino della polizia con 5 militari morti.

Pochi giorni prima c'era stato un assalto, anch'esso rivolto contro 17 militari, in cui c'erano state ben 17 vittime, anche questo a Dyabakir, la stessa città colpita a Gennaio.

Se non è la guerra civile, davvero le si avvicina molto.

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