Non bastano la forza fisica e la tonicità di Giacomo Olzer. Il Pescara, sia pur con impegno e professionalità, ha una preparazione ancora "da spiaggia". Ne emerge una prestazione balneare, con i primi trenta minuti a soffrire duramente, per poi venire fuori a mostrare il carattere.
Tuttavia la costruzione del gioco è carente, il contenimento a centrocampo non funziona, troppo è lo spazio lasciato ai Romagnoli. Inoltre alcune distrazioni sono state decisive.
Mancavano due pallottole di grosso calibro come Valzania e Dagasso in mezzo al campo, tuttavia la rosa è da integrare.
La prima marcatura è del Cesenate Blesa al termine di una combinazione in area (minuto 31). Risponde Olzer con una fucilata dalla distanza, potente e precisa (minuto 35) ma nel secondo tempo Shpendi su un inserimento brucia la difesa servito da Berti (minuto 48).
Completa l'opera di demolizione Bisoli, che su un rinvio sbagliato del portiere Desplanches col pugno, conclude a rete dalla distanza (minuto 63').
Nel finale Olzer si tuffa di testa e va incontro a una bella respinta del portiere avversario Jonathan Klinsmann (figlio del noto attaccante Jürgen).
Il Cesena ha tanti elementi interessanti, come Shpendi, Blesa e Bastoni.
Nel Delfino, Desplanches ha fatto vedere bei numeri nonostante l'errore nel secondo tempo. Olzer è già pronto e cattivo. Merola non ha il fiato lunghissimo ma già conclude verso la porta in maniera insidiosa.
Da pochi giorni è giunto l'Olandese proveniente dall'Ajax Julian Brandes, un mediano tutto da scoprire.
Di sicuro arriveranno altri elementi dalla sessione di mercato ancora in corso e coi giusti ritocchi e col miglioramento della forma il Pescara dirà la sua nella categoria.

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