Chiariamo dall'inizio: non è possibile generalizzare e non pretendo di fornire delle verità universali. Spesso incontro persone intelligenti di ogni orientamento politico, che sanno confrontarsi con chi è diverso da loro in maniera matura.
A Budapest sento spesso dire: nelle campagne sono stupidi, nelle città piccole votano Orban ed è per questo che Orban vince.
A tal punto faccio presente che:
1 Un milione e ottocentomila persone vivono a Budapest e almeno il 40-45% vota tendenzialmente a destra. Sono stupide anche loro?
2 In Ungheria ci sono una quindicina di città sopra i 50 000 abitanti. Non sono villaggi e anche lì sono moltissime persone che votano centrodestra.
3 Ammettiamo pure che Orban sia votato da gente povera ed ignorante dei villaggi.
Non sono esseri umani anche loro?
E poi: queste persone votano per il proprio interesse o in base a sofisticate teorie filosofiche?
I contadini conoscono il proprio interesse molto meglio della gente di città. Sono abituati a risparmiare come formichine, non a spendere per cose inutili come i cittadini. Sono abituati a lavorare duro e a far quadrare i conti, comprando e rivendendo materiale e vendendo i prodotti della terra e delle proprie fattorie.
Sebbene il vezzo di dare dello "stupido" a chi non vota come noi sia generalizzato e riguardi tutti gli elettori di qualunque credo politico, è un dato di fatto che è più frequente da parte degli elettori di sinistra il disprezzo sia di tipo sociale che intellettuale nei confronti dei poveri, degli abitanti delle periferie e delle campagne.
Questo va spesso a contraddire con le loro ideologie di difesa dei deboli e della inclusività.
La Brexit
Già in passato ebbi modo, all'indomani del referendum sulla Brexit, di menzionare gli atteggiamenti inquisitori della sinistra e dei giovani Britannici.
Se la prendevano con gli abitanti delle province e con gli anziani, rei di avere votato per la Brexit.
Peccato che: il sindaco di Londra era stato fino a poco prima e per due mandati il conservatore Boris Johnson e che i giovani in buona parte non fossero andati a votare per il referendum.
Ricordo poi il cinismo di certi ragazzi intervistati dalla tv Britannica: "Il futuro è nostro, perchè devono decidere i vecchi per noi?"
Mi viene in mente di replicare: forse perché tu, giovane, avresti fatto meglio ad andare a votare, perché i vecchi hanno diritto di voto sancito dalle leggi dello Stato anche se dovessero vivere un mese, perché tanti anziani hanno prospettive di vita di altri dieci, venti o addirittura trent'anni e perchè il tuo tono è insensato e offensivo; diresti a tuo nonno "Non andare a votare, tanto morirai presto?"
In definitiva: E' segno di evoluzione comprendere che un individuo che ha idee diverse dalle nostre è solo un altro essere umano come noi, che ha il diritto di non essere giudicato per le sue scelte. Sembra un concetto ovvio, ma nel 2024 ancora non è così.
Nessun commento:
Posta un commento