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mercoledì 15 febbraio 2017
Arriva Zeman, l'arma a doppio taglio
Arriva Zeman e ci riporta in serie A, dove prenderemo 4 goals a partita
Forse (e solamente forse) giá da domani potrebbe giungere nella cittá del Vate Zdenek Zeman, che ha giá portato la squadra locale in serie A con un'annata esaltante.
Il presidente Daniele Sebastiani e il boemo si sono incontrati oggi a Roma e domani il tecnico scioglierá la riserva.
Il Pescara é ormai e spacciato e nemmeno l'arrivo in contemporanea di Messi e Mourinho lo salverebbe dalla retrocessione. Bisognerebbe rimontare uno score di 13 punti (14, a meno di una vittoria con goleada nel match di ritorno) all'Empoli quart'ultimo.
Dunque perché arriva Zeman a campionato in corso?
Per dare una scossa alla piazza e galvanizzare i tifosi. Il cambio d'allenatore rimotiva in genere i calciatori e almeno Il Delfino potrebbe concludere il campionato dignitosamente, magari vincendo due o tre partite di quelle restanti e prendendosi qualche piccola soddisfazione.
L'anno prossimo si ripartirá dalla serie B. Qui le cose si fanno complicate.
Ripartire con Oddo, che ha ancora due anni di contratto? Ripartire col Boemo?
Entrambi fanno un bel gioco offensivo, che in serie B funziona, visto che il Pescara puó permettersi giocatori di categoria. Entrambi hanno portato i biancazzurri in serie A.
Zeman ha raggiunto delle salvezze importanti con Foggia e Lecce, nella massima serie. Ha affrontato peró anche retrocessioni e grossi capitomboli.
L'offensivismo non paga, per le squadre deboli
Una regola non scritta del calcio, che deriva dall'esperienza e dai casi concreti, dice che la squadra piú debole nel calcio deve difendersi, soprattutto quando le differenze tecniche e fisiche sono molto grandi (come nel caso del Pescara di quest'anno).
Quello che prevedo é quanto avvenuto nel 1992, con Galeone, nel 2012 dopo Zeman e quest'anno con Oddo.
Il Pescara stravince il campionato di B con un bel "calcio champagne", magari con ottimi giovani che Juve, Inter, Milan e Roma a noi biancazzurri danno molto volentieri, perché li valorizziamo.
Arriviamo in serie A, schieriamo la stessa modesta difesa dell'anno prima, non rinforziamo la squadra a dovere e soprattutto attacchiamo a testa bassa. Risultato: ne prendiamo 4 a partita e alla 14a giornata per noi il campionato é giá finito.
Ricordiamoci che il Foggia dei miracoli spese 36 miliardi in serie A e anche il Lecce Zemaniano aveva fior di giocatori. Il Pescara di Galeone del '92 oggi sarebbe fortissimo, per i valori tecnici di oggi: Righetti, Dunga, Borgonovo, Pagano, Massara et cetera.... eppure retrocesse lo stesso.
Come si dice spesso nel calcio: "Prima non prenderle"! Per il Pescara é un cambio di mentalitá auspicabile, almeno nelle prossime stagioni in serie A.
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