Nella notte tra Mercoledì e Giovedì scorsi è stato appiccato un rogo con fiamme alte alcuni metri. E' successo presso il cavalcavia di Via Rio Sparto, che divide il quartiere di Porta Nuova da quello di San Donato.
Già da diversi giorni lo spiazzo antistante veniva fatto oggetto delle attenzioni di qualcuno che lo aveva adibito a discarica personale: vecchie reti per i letti, poltrone, frigoriferi.
Poi evidentemente qualcun altro in vena di scherzi balordi, magari sotto effetto di sostanze, ha completato l'opera dando fuoco a quei mobili e a un piccolo cassonetto lì vicino. Il fumo sprigionatosi ha invaso anche lo spazio sovrastante, dove a una decina di metri di altezza passano i binari della ferrovia. In caso dell'eventuale passaggio di un treno il macchinista avrebbe avuto problemi di visibilità.
Sono intervenuti i vigili del fuoco allertati dai residenti della zona; la loro caserma si trova tra l'altro a poche centinaia di metri. Hanno spento in una decina di minuti le fiamme, e l'episodio si è così ridimensionato nei suoi potenziali effetti dannosi.
A distanza di tre giorni, come se nulla fosse successo, sono riapparsi altri mobili: le poltrone erano dello stesso tipo (verdi e a fiori), di quelle andate a fuoco. Recidivo, il vandalo non si è curato dell'incendio. La vicenda ha come protagonisti almeno due individui: visto che nel rogo non c'era nulla di compromettente (fattore che avrebbe spinto il proprietario stesso a bruciare tutto) si può intuire che qualcun altro, per puro divertimento, abbia voluto movimentare la spenta notte di periferia. Eppure sarebbe bastato chiamare la Attiva s.p.a, società comunale che si occupa dei rifiuti, per fissare un appuntamento e far ritirare a domicilio tutti i mobili ingombranti.
La vicenda sembra cosa da poco, ma unicamente perchè le fiamme si sono sviluppate in una zona dove c'è solo cemento. Cosa sarebbe successo però se il fatto fosse avvenuto in un'area verde, magari annessa a delle abitazioni?
Già da diversi giorni lo spiazzo antistante veniva fatto oggetto delle attenzioni di qualcuno che lo aveva adibito a discarica personale: vecchie reti per i letti, poltrone, frigoriferi.
Poi evidentemente qualcun altro in vena di scherzi balordi, magari sotto effetto di sostanze, ha completato l'opera dando fuoco a quei mobili e a un piccolo cassonetto lì vicino. Il fumo sprigionatosi ha invaso anche lo spazio sovrastante, dove a una decina di metri di altezza passano i binari della ferrovia. In caso dell'eventuale passaggio di un treno il macchinista avrebbe avuto problemi di visibilità.
Sono intervenuti i vigili del fuoco allertati dai residenti della zona; la loro caserma si trova tra l'altro a poche centinaia di metri. Hanno spento in una decina di minuti le fiamme, e l'episodio si è così ridimensionato nei suoi potenziali effetti dannosi.
A distanza di tre giorni, come se nulla fosse successo, sono riapparsi altri mobili: le poltrone erano dello stesso tipo (verdi e a fiori), di quelle andate a fuoco. Recidivo, il vandalo non si è curato dell'incendio. La vicenda ha come protagonisti almeno due individui: visto che nel rogo non c'era nulla di compromettente (fattore che avrebbe spinto il proprietario stesso a bruciare tutto) si può intuire che qualcun altro, per puro divertimento, abbia voluto movimentare la spenta notte di periferia. Eppure sarebbe bastato chiamare la Attiva s.p.a, società comunale che si occupa dei rifiuti, per fissare un appuntamento e far ritirare a domicilio tutti i mobili ingombranti.
La vicenda sembra cosa da poco, ma unicamente perchè le fiamme si sono sviluppate in una zona dove c'è solo cemento. Cosa sarebbe successo però se il fatto fosse avvenuto in un'area verde, magari annessa a delle abitazioni?
1 commento:
ma perchè buttare via dei mobili e darsi tutto quel daffare per bruciarli..
non potevano
1)regalarli
2) PORTARLI IN QUalche mercatino
3) se erano proprio messi male, un'idea NUOVA
PORTARLI IN DISCARICA!
(è UN'IDEA UN Pò AZZARDATA, NE CONVENGO, MA, TANTO PER FARE UNA COSA NUOVA: LA DISCARICA EH??
FIORELLA
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