Negli anni '70 in Italia c'era una corrente di artisti iconoclasti e un po' ribelli che andava per la maggiore. C'era chi giungeva a soluzioni espressive più estreme, e chi invece era più moderato o addirittura aveva inclinazioni chiaramente commerciali.
Ad ogni modo c'era un fermento artistico, di pari qualità rispetto a quello degli anni '60, che ora non c'è più. Questo discorso vale sia per i film che per le canzoni.
Un esempio lampante che si ricollega a questo discorso è la bellissima Liù, degli Alunni del Sole.
Torbida e poetica al tempo stesso, come erano molte canzoni e molti film del tempo.
Una melodia struggente si fonde con un testo incentrato sul ricordo: un uomo ormai adulto ricorda le sue esperienze erotiche a tre con un altro ragazzo e una ragazza.
Abilmente, l'autore non scade mai nella volgarità, ma a dare un forte valore artistico alla storia raccontata.
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