Li vedo spesso in giro, mentre , approfittando del poco tempo libero, camminano per la città.
Sono calciatori in trasferta delle squadre avversarie del Pescara,dei tornei under 21 o di altre competizioni che si svolgono a poca distanza dalla mia città occasionalmente.
Sono alti. Troppo alti. Mi sembrano marziani, e mi danno molto da pensare.
Il calcio li vuole sempre più fatti così: alti, piazzati fisicamente. Meglio se poco fantasiosi e più ligi alle dottrine tattiche.
Il calcio scolastico, quello bionico e delle sostanze è il Verbo in Italia.
Anche sulla crescita fisica spropositata dei calciatori adolescenti mi viene molto da pensare.
Esistono infatti ormoni che sviluppano la crescita e che possono essere somministrati per creare atleti più forti.
Il calcio però non è solo un fatto di fisico. Nessuno sport lo è se ci riflettiamo.
Il fisico, quando si tratterà di fare una serpentina, un passaggio o un lancio preciso, un tiro in porta, una punizione, non li aiuterà, come anche le pasticche non fanno la qualità nel mondo del pallone.
Ci siamo forse scordati che Maradona era sull'1 e 68 e forse anche di meno, Baggio più o meno come Maradona, Rivera 1,70, Pelè 1,70.
In italia il calcio muscolare vince e la nazionale muscolare ha vinto anche i mondiali.
D'altro canto c'è però da dire che tante squadre dalle caratteristiche diverse hanno vinto in tempi recenti: la Spagna con un gioco fatto di fraseggi e tanti tocchi, il Liverpool con una squadra schierata a "testuggine", coriacea ma non certo fatta di giganti.
Il caso di Borgnovo, affetto da sclerosi laterale ameotrofica non è il primo, si innesta in una lunga serie di ex calciatori che si ammalano.
Non può essere un caso se giocatori professionisti si ammalano in buon numero dopo alcuni anni dalla fine della carriera.
Cannavaro, che era stato filmato con una flebo di fosfocreatina nelle vene, pochi giorni fa ha detto: "Bisogna analizzare la situazione, e fare qualcosa".
Ecco come secondo la convenvienza del momento, per gli eroi del calcio moderno, il vento cambia.
Il calcio è ormai la quintessenza di come i valori dello sport, a livello agonistico, siano calpestati.
Ma si ricordino i tecnici e i coloro che reggono le fila di questo sport che le giocate di un giovane di talento non le darà nessuna pasticca. La fantasia, la giocata fuori dagli schemi, è uno schiaffo alla loro idiozia che, purtroppo, (dato che fa vincere le partite) qualche volta salva la loro panchina.
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