Tutto si riassume nel sorrisetto di Perluigi Casiraghi, Ct della nazionale, a fine partita.
Sconfitta accettata allegramente, partita affrontata altrettanto allegramente.
L'Italia olimpica, che come le sue avversarie è formata quasi completamente da under 21, perde 3 a 2 con il Belgio nonostante dal primo tempo giocasse in superiorità numerica.
Il terzo goal è stato alquanto insolito per una difesa italiana: difensori sbilanciati ingenuamente in avanti, disordinati nel fronteggiare l'attacco, il giocatore belga che ringrazia e regala ai suoi il passaggio di turno.
Perdere va bene, ma questi sono segnali di scarso impegno, o comunque di attaccamento alla maglia e alle olimpiadi insufficiente.
La prova del nove è il sorriso sereno di Casiraghi: "Abbiamo perso, ma è nello spirito olimpico accettare serenamente la sconfitta senza drammi".
Conosco troppo bene la mentalità degli allenatori italiani, le sceneggiate che fanno, nelle competizioni a cui tengono, per un rigore non concesso o un fallo di mano avversario non ravvisato dall'arbitro.
Casiraghi, se si fosse trattato di un europeo o di un mondiale, sarebbe stato di ben altro umore.
La prestazione con il Belgio è da criticare, non c'è stato sufficiente impegno, non ci si è creduto abbastanza, la prestazione è stata scadente, colpevolmente.
Ora i presidenti dei club che vedono tornare alla base i loro ventenni preziosi sono più contenti, perchè possono riutilizzarli. In fondo, erano "solo" le Olimpiadi, vero?
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