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venerdì 4 aprile 2025

La spunta il Pineto: dopo un'ora di noia, la sblocca Chakir. Baldini: linguaggio inqualificabile ai microfoni di Rete 8


Mohammed Amine Chakir, attaccante classe 2000 del Lanciano

Il Pineto raccoglie tre punti preziosi e si lancia verso le zone alte della classifica: è sesto a 55 punti ed insidia anche il Pescara, quarto a quota 58.

Dopo un primo tempo tattico, con poche emozioni e tanta noia e un avvio di ripresa altrettanto stentoreo, Chakir ha trovato lo spiraglio giusto: 

cross di Borsoi e stacco di testa del talento Italo-Marocchino di Guastalla.

Vittoria meritata del Pineto.

Il Pescara non dà l'impressione di poter fare cose importanti, ne' nelle rimanenti quattro partite ne' ai play off. Dopo quattro partite giocate bene, eccone due sottotono, con svogliatezza e mancanza di idee.

Baldini, che si era fatto squalificare anche di recente per un'altra giornata per delle frasi rivolte all'arbitro, se l'è presa ancora con Enrico Giancarli, che è diventato ormai il suo sparring partner.

Il giornalista di Rete 8 gli aveva chiesto quali sono state le ragioni tattiche di schierare tre attaccanti brevilinei. Il Mister gli ha risposto che lui fa giocare chi corre di più: "Chi corre gioca, chi non corre non gioca".

A tal proposito Giancarli, collegato con gli auricolari allo studio, gli ha girato la domanda dell'opinionista ed ex calciatore Fabio Ferraresi:

"Ci sono stati degli screzi con dei giocatori quando ha detto: -Qui si deve correre?-"

La replica: "Poi dopo ci rimanete male se io vi offendo. Tu hai fatto una domanda: se ho fatto una squadra bassa (in termini di altezza degli attaccanti, N.B).

Io ho risposto che metto quelli che corrono. Ho messo quelli che in allenamento ho visto che mi davano un certo dinamismo (..) dov'é lo screzio? (..) Allora, ti posso fare una domanda? Ma per caso tua moglie ti fa le corna?"

In chiusura di intervista andandosene ha poi ripetuto: "Siamo alle solite, siamo sempre alle solite!"

Su queste pagine online abbiamo elogiato il tecnico di Massa quando era doveroso farlo. Baldini è un grandissimo trainer di calcio che meriterebbe la serie A. Ha dimostrato in tante occasioni di essere una brava persona, dalle scelte coraggiose.

Quando la critica è opportuna però, lo facciamo e lo faremo sempre. 

Il coach del Pescara mostra la sua solita "incontinenza", intesa nel senso Dantesco di mancanza di controllo.

Pessimo (e da ripetere: pessimo), è stato il suo comportamento al cospetto della tv locale.

É uno sfogo dovuto alla rabbia da immediato post-gara per una squadra da lui diretta che ha diverse luci ma che non riesce a colmare le sue zone d'ombra.

Pineto vs Pescara: il derby d'Abruzzo si preannuncia equilibrato e agguerrito




Alle 20:30 di stasera si fronteggeranno Pineto e Pescara, due formazioni amiche che collaborano strettamente nel calciomercato e che fanno riferimento a due città distanti meno di 30 km.

Sono due belle città di mare in cui il calcio è molto sentito.

Il Pineto ha consolidato la sua presenza nel calcio professionistico, negli ultimi anni.

Con un budget limitato, i dirigenti sono riusciti a mettere in campo formazioni competitive e da due anni ancorate a metà classifica.

Con il subentrato Mister Tisci il Pineto ha svolto un girone di ritorno strepitoso, rimediando ad un avvio stentato.


Il Pescara di Baldini è quarto ma negli ultimi anni gli scontri diretti tra le due abruzzesi sono stati sorprendenti, con il sodalizio della provincia Teramana che in alcuni casi è riuscito a prevalere.

Entrambe le squadre sono reduci da sconfitte deludenti ma il rendimento generale e il morale dei due gruppi non sono affatto bassi e lasciano presagire un confronto sentito e animato da un sano campanilismo.

Il Pineto farà a meno di Amadio che non appare in piena forma in favore di Tunjov a centrocampo.

Nel Pescara torna Merola come falso centravanti con Ferraris e Bentivegna a fare da supporto. L'assenza di Pellacani e Lancini in difesa si fa sentire ma tra le buone notizie c'è il recupero fisico di Lonardi (che però oggi non giocherà) e un attacco che ha ritrovato condizione ed entusiasmo.

Diretta tv su Rete 8 e su Now

Di Pietro difende la Le Pen: "Lo fanno tutti". Cazzullo risponde a un lettore: "In Francia l'estabilishment esiste"


Non solo i sovranisti si accorgono che si sta passando il segno


Due testimonianze vanno nella stessa direzione di quanto dedotto in questo blog nel precedente articolo su Marine Le Pen. 

Su "La Stampa" un articolo del 2 Aprile riporta: 

"Se Marine Le Pen è stata condannata per i motivi che ho letto allora siamo tutti colpevoli, allora arrestateci tutti"

Antonio Di Pietro, il simbolo di mani pulite è quasi sgomento per quanto è avvenuto in Francia. In una Montecitorio in cui la sentenza ha fatto scalpore e ha riproposto le ombre di una giustizia che interferisce con la politica al punto da far tornare la nostalgia per l’immunità parlamentare, l’ex magistrato più famoso d’Italia non nasconde per usare un eufemismo le sue perplessità. 

"La storia dell’ineleggibilità decisa con il primo grado di giudizio - spiega - è allucinante. E poi per cosa?! Io sono stato parlamentare europeo ed è impossibile tracciare un confine sul lavoro che chiedi di fare ai tuoi collaboratori per il parlamento di Bruxelles e quello per l’attività politica nel Paese di provenienza. 

Alla fine quel giudice francese ha fatto un piacere alla Le Pen: se non potrà candidarsi questa sentenza farà vincere sicuramente uno dei suoi".



Aldo Cazzullo invece su "La Repubblica", rispondendo alla riflessione di un lettore che gli ha scritto, ha implicitamente ammesso che si tratta di una manovra dell'estabilishment che si difende, non di una normale decisione di un tribunale: 

"Cari lettori, era abbastanza ingenuo attendersi che l’establishment francese avrebbe consegnato il Paese, o la Nazione se preferite, a Marine Le Pen. Una presidenza Le Pen significherebbe smontare tutta l’impalcatura europea costruita negli ultimi cinquant’anni, rinunciare al rapporto privilegiato con la Germania che era già un’idea di de Gaulle — i francesi hanno l’atomica e il seggio permanente nel Consiglio di sicurezza dell’Onu, i tedeschi la forza economica —, avvicinarsi pericolosamente a Putin."

Insomma, secondo quanto appena letto, se gli elettori vogliono votare Le Pen, bisogna impedirglielo. Ora finalmente potranno scegliere qualcuno di meno pericoloso e i partiti Europeisti avranno tempo per prendere le contromisure.


Il carteggio è consultabile online su Dagospia: 



Il presuntuoso retropensiero dell'estabilishment


Aggiungo una considerazione personale: 

è chiaro che gli elettori non sono stupidi e comprendono quello che sta succedendo. La "Ubris", ovvero la tracotanza di questi pezzi dello Stato che sono in delirio di onnipotenza produrrà un effetto opposto;

si spera che prima o poi i responsabili paghino per questo inquinamento della democrazia. 

Essi sono mossi da un retropensiero presuntuoso ed elitario: il popolo non deve decidere autonomamente, se necessario dobbiamo impedire che si esprima o dirigerlo in una direzione; 

noi gente colta dell'estabilishment sappiamo meglio del popolo come fare il suo bene  (qualora ce ne fregasse qualcosa perchè noi siamo un gradino sopra di esso).


giovedì 3 aprile 2025

29 Giugno 2012: Il giorno in cui i quotidiani impazzirono

Erano i tempi di Euro 2012

Forse fu l'euforia per la vittoria dell'Italia in semifinale contro la Germania della sera prima; forse fu il clima di gioia estiva; 

L'unica cosa sicura fu il ritrovarsi in edicola con una rassegna stampa irripetibile la mattina dopo: i titolisti si dimostrarono scatenati e un po' folli.

Secondo me la redazione de "Il manifesto" sapeva degli altri titoli e si accodò a questo Carnevale spontaneo ma a modo suo.







"Vaffanmerkel", "Li abbiamo fatti neri", "Ciao Ciao culona", "Due pizze e via", "Vaffancina": credo che una rassegna stampa mattutina così non la vedremo più.

Comunque il quel periodo avevamo delle soddisfazioni e a tal proposito va menzionato il Corriere dello Sport del 30 Giugno 2012.




A quanto pare la stampa Italiana ha vissuto il periodo degli Europei 2012 in maniera gioiosa e in fondo è così che dovrebbe essere sempre, al di là dei titoli pubblicati. Forse i corsivisti Italiani erano ispirati da una Nazionale che giocava bene e che convinceva, con un Balotelli in grande forma e che fece dei bei goal (uno in rovesciata). In finale i nostri ragazzi sembrarono stanchi e persero in malo modo per quattro reti a zero.


mercoledì 2 aprile 2025

Immagini dell'esondazione del Danubio a Budapest (Settembre 2024)

Sulla Le Pen condannata non facciamo i finti tonti



Al di là della colpevolezza o meno della Le Pen, non si può ignorare la repressione del dissenso in atto in Europa e non solo


Marine Le Pen è stata condannata il 31 Marzo dal Tribunale di Parigi alla pena di quattro anni di reclusione, di cui due agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico. Oltre ad una multa di 100 000 euro, sono stati disposti per lei cinque anni di ineleggibilità. Con lei sono stati condannati altri otto eurodeputati.

In sostanza alcuni collaboratori assegnati al singolo deputato avrebbero svolto incarichi per altri colleghi e per il partito.

Marine Le Pen ha definito questa decisione "Una sentenza politica" e ha promesso che andrà in appello.

Non conosco ovviamente i dettagli di tutta la vicenda giudiziaria ne' le carte processuali ma ulteriori elementi sicuramente emergeranno in futuro.

Marine Le Pen e i suoi sodali avranno anche commesso delle leggerezze, staremo a vedere negli ulteriori gradi di giudizio cosa avverrà e quale sarà la rilevanza penale delle loro azioni.

Tuttavia, nella mente di molti si fanno strada delle analogie chiare che non possono essere sottaciute.


Due pesi, due misure. La giustizia sa bene in che direzione colpire. In altri casi chi colpisce è la pallottola.

Un fattore appare certo: tale episodio fa parte di un chiaro indirizzo politico e non si può non tenere conto dei colpi inferti alla democrazia europea, nel momento in cui si colpisce solo un tipo di schieramento politico e non quello a favore degli estabilishment e delle istituzioni europee e globaliste.

Abbiamo visto cosa è successo in Romania, quando con motivazioni assurde si sono annullate le elezioni che Calin Georgescu stava vincendo e poi si è incriminato lo stesso con accuse ancora più ridicole.

Abbiamo assistito alle vicende di Salvini che è ancora sotto processo per avere da Ministro dell'Interno aver difeso i confini italiani ed Europei da sbarchi di migranti irregolari su cui avevano lucrato sia i trafficanti che le ONG. 

Al tempo stesso Carola Rackete, figlia di un potente industriale delle armi, veniva scarcerata in brevissimo tempo dopo aver cercato di speronare le  motovedette della Finanza che le si erano fatte incontro. 

In tale occasione ci fu anche una espressa richiesta di liberazione ad opera della Cancelliera Angela Merkel.


Illustri politici, condannati e non, vengono premiati con un seggio nell'Europarlamento. Per loro nessuna ineleggibilità alla "Le Pen"

Adesso abbiamo illustri esponenti della politica eletti nell'Europarlamento: Mimmo Lucano, condannato a un anno e sei mesi in Cassazione per falso in atto pubblico; lo stesso Lucano è stato condannato dalla Corte dei Conti a risarcire 738 000 euro per danno erariale;

la già citata Carola Rackete;

Ilaria Salis, occupante abusiva di abitazioni pubbliche, condannata per lancio di immondizia e ingiurie nei confronti delle forze dell'ordine, arrestata a Budapest l'11 Febbraio 2023 con un manganello nella tasca del cappotto in seguito a pestaggi avvenuti ai danni di militanti di estrema destra che marciavano pacificamente.


Ursula Von Der Leyen, la donna al di sopra della legge




Ursula Von Der Leyen, presidente della Commissione UE, è invece coinvolta nello scandalo Pfizer gate per presunte irregolarità nelle forniture dei vaccini Pfizer; inoltre avrebbe girato ad una società Italiana facente capo al marito 320 milioni di euro dei fondi del Pnrr per spese di ricerca sulle tecnologie RNA, usate anche per i vaccini.

Per lei e per altre cariche UE le immunità sono molto estese, come si legge dal seguente protocollo: 


https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:12016A/PRO/04


Conclusioni

Da una parte abbiamo dunque forze europeiste e di sinistra che la fanno franca mentre appena una formazione sovranista o antiglobalista emerge essa viene neutralizzata per via giudiziaria o anche peggio.

Per "peggio" ci riferiamo agli attentati a Trump, Fico e Orban e all'uccisione alcuni anni fa dell'ex premier Giapponese Shinzo Abe.

venerdì 28 marzo 2025

Ecco il mio kit di sopravvivenza con "borza" Europeista

Scene di autentica idiozia a Bruxelles

 

Hadja Labib ha di recente pubblicato un video su X in qualità di Commissaria per la Preparazione, Gestione della Crisi ed Uguaglianza. Nel filmato ride e scherza, mostrando una serie di oggetti e scorte che sarebbero utili in caso di gestione di una non ben precisata crisi. 

La scorta è per le prime 72 ore, ma non si specifica cosa fare, dove andare, se ci saranno dei bunker antiatomici e soprattutto cosa fare dopo quei tre giorni 

Visto che le crisi possono essere di natura diversa, resta difficile comprendere l'utilità di simili raccomandazioni. 

É un video surreale, in cui quello che è l'equivalente di un ministro ridacchia istruendoci su un pericolo non ben precisato, mentre la presidente della commissione Europea Ursula Von Der Leyen ci annuncia che ci dobbiamo preparare alla guerra. Sono scene di una idiozia difficilmente pareggiabile. 

Cosa c'è da ridere? 

Tale commissaria Lahbib comprende la natura del suo ruolo? Parliamo di una donna che nel giro di tre anni ha ricoperto cariche di importanza capitale per interi popoli, senza esperienza nel merito e senza mai essere appoggiata dal consenso popolare tramite elezioni.

Traspare la mancanza di aderenza con la realtà della maggior parte delle persone. Sembra che la commissaria viva in una bolla fatata tutta sua, condivisa semmai coi pochi privilegiati che le stanno attorno.

La Von Der Leyen affermava che i Russi non avevano armi e rubavano i semiconduttori dalle lavatrici e dai frigoriferi. Ora sono così pericolosi che dobbiamo armarci per stare al loro livello tecnologico e militare.

La Commissaria Hadja Labib era una giornalista fino a tre anni fa. Nel 2022, a sorpresa e senza una reale esperienza in campo politico, è stata nominata ministro degli esteri in Belgio. Nello scorso Dicembre ha assunto la sua carica di Commissaria UE. Nel 2021 fu contestata dagli Ucraini per aver partecipato ad un evento organizzato da una dei figli di Putin in Crimea.






Gente come la presidente Von Der Leyen (che sta giocando con la terza guerra mondiale con discorsi vacui e incoerenti, vestendosi di giallo e blu come una majorette per supportare l'Ucraina) e come la signora Lahbib, con le loro mossette idiote e autocompiaciute sono pericolose. 

La stupidità di certi atteggiamenti da parte di chi riveste cariche istituzionali del genere mette a rischio 500 milioni di Europei.

Facciamola finita con questa Unione Europea, prima che sia troppo tardi.

mercoledì 26 marzo 2025

Corteo e protesta contro la legge sui Gay pride a Budapest


Nella foto: manifestanti a Ferenciek Tere. Fonte: 444.hu

Nel pomeriggio di ieri alcune migliaia di studenti hanno partecipato alla protesta organizzata da Momentum, un partito di opposizione.

Il motivo del contendere è l'emendamento alla legge sulla protezione dei bambini che stabilisce il divieto di tenere manifestazioni pubbliche a favore dei diritti LGBTQ.

Si tratta dunque di un solo punto sulle decisioni a spettro più ampio prese a tutela dei diritti dei minori.

Si è svolto dunque un lungo corteo, partito nel primo pomeriggio sul Ponte della Libertà. Gli studenti sono stati in un secondo momento allontanati perché bloccavano il traffico sul ponte e tre irriducibili sono stati arrestati.



Nella foto: Ákos Hadházy

Gli è stato poi consentito di manifestare nella Piazza "Ferenciek Tere, dove il leader di Momentum 
Ákos Hadházy e altri politici come Krisztina Baranyi, che opera a livello locale e l'europarlamentare Daniel Freund hanno preso la parola. Tra le accuse più gettonate nei confronti di Orban vi sono state quelle di consegnare i paesi ai Russi, di malversazione dei fondi pubblici e di minare la libertà di riunione e di parola. Durante il blocco del ponte Petofi un attivista politico indipendente che opera a livello locale, Bálint Szabó, si è messo sotto il furgone della polizia suonando la tromba, per poi lanciarsi nel Danubio (forse con l'intento di attraversare il fiume a nuoto). É stato salvato e rianimato.







Nelle foto: Balint Szabo, fonti: 444.hu e police.hu (seconda foto)



Gli scontri sono stati irrilevanti, si è a conoscenza solo di una piccola scaramuccia tra i ragazzi in protesta e dei passanti. Le proteste sono continuate fino a tarda notte, sono stati occupati ben tre ponti della città. I manifestanti rimasti fino a notte, che erano alcune centinaia, hanno terminato la loro protesta in una piazza del  Parlamento buia (le luci vengono spente già alle 22:00 e questo è un vero peccato per turisti e passanti che vogliono ammirarlo). Prima che i ragazzi raggiungessero il Parlamento, la polizia gli aveva bloccato ancora una volta il passo con le camionette al Ponte di Margherita. 


Manifestanti presso il Parlamento. Fonte: andrearusso.net


Adesso aspettiamo le mosse successive. 
Da una parte la maggioranza vuole inserire i provvedimenti sulla tutela dei bambini e sui gay pride in Costituzione. Le opposizioni dal canto loro annunciano altre manifestazioni e il sindaco di centrosinistra Gergely Karácsony promette che il gay pride di Giugno si terrà lo stesso, nonostante le multe previste fino a 200 000 fiorini (500 euro) per chi verrà fermato dalla polizia.





Manifestanti sul Ponte Margherita. Fonte: andrearusso.net