Avvertenza

E' consentito riportare e linkare gli articoli di questo sito, a patto che vengano riportati nome, cognome e fonte. L'autore si avvale della facoltà di tutelare i contenuti qui pubblicati nelle sedi e nei modi che riterrà più opportuni.
Il blog di Andrea Russo è un sito di opinione e di intrattenimento. Non è, nè intende, essere una testata giornalistica e non ne ha le caratteristiche (redazione, periodicità fissa, registrazione presso un tribunale, et cetera).
E' pertanto dispensato dalle regole riguardanti la stampa nei periodi elettorali.

giovedì 25 aprile 2024

Cortei a Milano del 25 Aprile


Ciò che vedete nel video sono le cosiddette celebrazioni del 25 aprile a Milano, o almeno una parte di esse.

Avvengono tanti altri tipi di commemorazioni e di eventi oggi e sicuramente ce ne sono di più edificanti. 

Quello che è certo è che questo paese non riesce a ragionare serenamente sulla sua storia.

Un dibattito serio richiederebbe apertura mentale, ascolto, accoglienza delle idee e del retaggio sociale, culturale ed etnico altrui.

Al contrario, più parti vogliono intestarsi l'esclusiva di questa festa nazionale, giorno non lavorativo, momento dell'anno che dovrebbe essere dedicato alla riflessione e ad una maggiore ricerca del silenzio.

Ci sono Scurati di nome e scurati nel pensiero



Scurati, chi è costui?

Chi di voi fino a pochi giorni fa aveva mai sentito parlare di Antonio Scurati?

Lo scrittore avrebbe dovuto parlare in un noto programma televisivo Rai il 20 Aprile, facendo il solito monologo con cui politici e intellettuali di sinistra utilizzano una celebrazione nazionale per intestarsela prima di tutto e poi per accusare il governo in carica.

Aggiungo una considerazione del tutto personale: ora che lo conosco un poco come autore, devo dire che scrive davvero bene. Ha un`ottima penna, come si diceva una volta. Oggi faremmo bene a dire che ha un`ottima tastiera, ma il senso è quello: ha uno stile elegante e appropriato, calzante, che va diritto al punto.

L`autogoal di Rai e Governo

Ben conosciamo, adesso che la polemica è scoppiata (non prima) le simpatie nette di Scurati in fatto di politica.

Discutibile è il fatto che si debbano dare a questo signore ombroso 1800 euro per 60-90 secondi di monologo.

Passi pure la ricostruzione che una volta intavolate delle trattative, il governo e la Rai si siano fatte un autogoal nel non fargli fare la sua mini apparizione televisiva.

Scurati ha detto che lui si guarda a destra a sinistra quando esce di casa, perchè teme pestaggi squadristi. Forse immagina violenze di gruppo in sei contro uno, come quello che vede accusata Ilaria Salis nei fatti di Budapest.

Scurati è davvero convinto che questo governo rischi di riportare in auge il fascismo.

Del resto lo dicono in molti a sinistra, in Italia. Non ci credono, ma lo dicono. Devono mordersi le labbra per non ridere, ma lo affermano e lo scrivono pure.

Si rassicuri, il neofamoso Scurati.

Se veramente fosse fascista, Giorgia Meloni difenderebbe almeno in parte l`orgoglio e l`interesse nazionale.

Al contrario, il suo è  l`ennesimo governo che obbedisce servilmente a Stati Uniti e Unione Europea, oltre ad una varietà di poteri privati e pubblici.

Addirittura uno Zelensky sofferente nello spirito e nella mente, dal colorito giallognolo ed emaciato gli ha annunciato, in un incontro bilaterale Ucraina-Italia, liste di gente da ridurre al silenzio, vere e proprie proscrizioni da portare avanti nel Belpaese.

Avete capito bene: Zelensky vuole decidere chi a casa nostra può parlare e chi no.

La nostra Giorgia  non ha battuto ciglio, è rimasta muta, come se questo fosse normale.

Il ridicolo "Al lupo al lupo" sul ritorno del fascismo. a cui non credono nemmeno quelli che lo proferiscono,  

si accompagna ogni 25 aprile ad un appello: Meloni, La Russa ed altri sono chiamati a rinnegare il fascismo e a dichiararsi fieramente antifascisti.

Potremmo ribaltare la domanda tuttavia.

I cosiddetti Democratici, antifascisti, Woke, aderenti a Black Lives Matters, liberal, globalisti, condannano i fatti del 1956 in Ungheria? 

Hanno disprezzo della pulizia etnica di Tito in Istria a danno di Italiani civili inermi?

Se li ricordano i carri armati in Cecoslovacchia nel 1968? 

Ricordano gli orrori dei regimi della Germania Est, di quello Cinese, di quello Nord Coreano et cetera, et cetera et cetera?

A dire il vero alcuni a sinistra hanno conservato simpatia solo per gli aspetti peggiori del pensiero socialista.

I lavoratori comuni possono pure annegare nella miseria. 

Quei poveri pezzenti non guadagnano mica come tanti giornalisti ben fedeli al loro padrone editore, 

col cuore spesso a sinistra ma col portafoglio ben saldo a destra.

In molti di quelli che si dicono antifascisti albergano simpatie per i terroristi. 

Quante volte abbiamo visto una certa tolleranza per i Toni Negri, per Adriano Sofri che ha scritto per tanti anni per testate nazionali?

Ci siamo scordati di Cesare Battisti? Non parlo del patriota ottocentesco, ma del criminale suo omonimo, protetto per tanti anni dalla Francia e dal Brasile di Lula e di Rousseff.

Ilaria Salis "se la sono litigata"

Ilaria Salis "se la sono litigata", per dirla alla romanesca. Il Pd voleva candidarla alle Europee e poi non se n`è fatto niente.

Se la sono aggiudicata Alleanza Verdi e Sinistra dei vari Bonelli e Fratoianni e quindi "la portatrice sana di manganello",

già condannata in cassazione prima e in attesa di giudizio ora,

sarà capolista alle elezioni Europee nella circoscrizione Nord-Est.

Potrei sbagliarmi, ma credo che sia stata la Salis a scartare il Pd e non viceversa, viste le sue idee estreme.

La sinistra che ama la finanza e Mario Draghi

L`antipatia per le disparità sociali e per la legge del più forte lascia spazio all'aperto apprezzamento verso uomini delle banche come Mario Draghi o nei confronti di tanti imprenditori ricconi che muovono i fili della politica senza esporsi troppo.

Potremmo citare la laurea "honoris causa" a Soros presso un ateneo di Bologna e i suoi finanziamenti ad associazioni e a partiti come Più Europa. La lista di magnati patroni della moderna sinistra sarebbe lunghissima.

Antonio Scurati scriveva così durante l`ultima crisi di governo:

https://quotidianocostiera.it/ravello-scurati-scrive-a-draghi-caro-presidente-ecco-perche-non-deve-mollare/

Ricoprendo Draghi di elogi e successivamente prendendo garbatamente in parte distanza dal suo governo, lo invitava a restare, considerandolo una persona superiore che scende in una arena fatta di ambizioni sudicie.

Conclusioni

In definitiva: il governo in carica è legittimo e democratico, seppure criticabilissimo per il suo operato corrente.

Qualcuno è attaccabile per le sue lontane origini post fasciste, come lo è il Pd, che ha solo cambiato nome più volte ma è la continuazione del Partito Comunista Italiano, finanziato per decenni dai Russi e dai paesi del Patto di Varsavia (vedi dossier Mitrokhin).

La Rai, una volta invitato Scurati, avrebbe fatto bene a farlo parlare, senza dar vita al pasticcio a cui abbiamo assistito.

Detto questo, sappiano le parti in causa che a molti Italiani di questi pseudoscontri destra-sinistra non interessa molto: hanno ben altri problemi creati da lunghi decenni di cattiva politica.

Infine: qualcuno si è accorto del caso Varoufakis? L`ex Ministro delle Finanze Greco non ha potuto presenziare a una conferenza in Germania perchè gli è stato negato l`accesso al paese.

Il motivo sono le sue critiche verso la spropositata reazione del governo Nethanyahu, che sta facendo bombardare Gaza massicciamente, con decine di migliaia di vittime.

Anche questa è censura e di ben altro livello.

giovedì 11 aprile 2024

Stasera Senza Riguardo alle ore 21:15


Stasera non perdete Senza Riguardo per approfondire i temi di politica e di attualità più importanti. 

Come al solito, saranno presenti giornalisti ed esperti di vari settori. 


domenica 10 marzo 2024

Cosa stiamo facendo per Gaza?




Come ho sempre detto e scritto, sono un mondo in cui la libertà dei popoli e il loro diritto a vivere in pace sia garantita. Questo vale ovviamente tanto per la gente di Israele che per quella Palestinese.

Mi ero preparato una serie di argomentazioni per descrivere il massacro in atto in Palestina.

Decine di migliaia di vittime civili a Gaza sono un crimine contro l'intero genere umano.

Questi pezzenti (politici e soldati) hanno cercato di giustificarsi, di minimizzare, anche quando hanno sparato su una folla inerme che chiedeva cibo.

Non servono argomentazioni filosofiche, lo capisce anche un bambino. Solo chi non vuole vedere non vede.

Uccidere decine di migliaia di persone e radere al suolo buona parte di una città di due milioni di abitanti sono uno dei peggiori crimini avvenuti negli ultimi anni.

L'occidente leccapiedi ha paura di Israele, non vuole inimicarselo, non condanna. L'Onu soltanto, insieme a qualche paese non occidentale e il papa resistono in una ricerca di umanità che presso il governo Israeliano è perduta.

Sono ridicole e terribili le argomentazioni filo-governative da varie di esponenti dello Stato di Israele: "Dobbiamo distruggere Gaza perchè da quando abbiamo avuto la Shoah nessuno deve toccare Israele";

"Gli abbiamo dato la opportunità di andare via dalle loro case, tra un po' bombardiamo";

"Loro ci hanno fatto un attacco terroristico uccidendo centinaia di innocenti, quindi siamo giustificati".

"I terroristi Palestinesi hanno i tunnel e si servono di scudi umani, per cui siamo giustificati" (come se il fatto che usino persone per farsi scudo sia una buona ragione per uccidere i bambini che nulla hanno a che fare con i terroristi).

La nostra Presidente, Giorgia Meloni, che fa a parte viaggiare?

Non ha il coraggio di fare qualcosa che dispiaccia agli Israeliani? Non ha il coraggio di fare qualcosa per mediare?

I metodi di Israele sono democratici?

I terroristi Palestinesi, o meglio i loro capi, non si curano del fatto che quello che decidono espone la propria gente alla ritorsione violentissima di Israele. Tanto loro se la godono nella ricchezza nei grattacieli e nelle ville del Qatar.

Quello che accade in Palestina è una offesa per le vittime della Shoah, che sono morti sognando un mondo in cui queste cose non si ripetessero.

L'atteggiamento di alcuni giornali e del nostro governo in merito è inqualificabile.

venerdì 1 marzo 2024

Pleasantville, un film piacevole e con un messaggio ben preciso

Pleasantville è una storia fantasy che ricorda vagamente The Truman Show, per via della riflessione che propone: il rapporto tra realtà e sogni, tra aspettative e risultati, tra un mondo immaginario mediatico rassicurante ma limitante e finto e la vita vera, piena di sfumature e complessità. E' una realizzazione del 1998, stilisticamente è figlia della sua epoca, con attori che sono i migliori frutti maturi di quegli anni. Abbiamo Tobey Maguire, con la sua faccia da bravo ragazzo che buca lo schermo. 

Non da meno è Reese Witherspoon, allora poco più che ventenne, oggi 47 enne ma sempre in forma e con un viso dolcissimo. La Witherspoon ha fatto incetta di premi (Oscar incluso) qualche anno dopo con Walk the line, un film che a suo stesso dire appariva non congeniale a lei ma che si è rivelato il suo maggior successo, in cui ha dimostrato professionalità e grinta.


Abbiamo poi William Macy, specializzato in numerosi splendidi film d'autore. Macy fa parte della crema del cinema americano, quello che unisce incassi e qualità artistica. Due esempi: Boogie Nights e Magnolia sono solo due dei numerosi film in cui ha figurato questo attore molto solido e dal viso inconfondibile.

Altro volto scolpito e inconfondibile è quello di Don Knotts, che in Pleasantville è il fiammifero che innesca la storia, giacchè è il tecnico della tv matto e stregonesco che proietta i due giovinetti in un mondo parallelo: quello di un telefilm perbenista degli anni '50.


Mary Sue è una ragazza dedita al divertimento e superficiale. Bud è suo fratello, quasi coetaneo, di poco più grande. E' l'opposto di sua sorella: timido, impacciato con l'altro sesso, sognatore ma anche un po' rinunciatario.

I due si ritrovano in questo telefilm loro malgrado, con dei personaggi che sono sì esseri umani, ma molto limitati nelle conoscenze e nel comportamento.

L'avvento dei due ragazzi del mondo reale rivoluzionerà il telefilm ed avrà una funzione liberatoria, risvegliando la consapevolezza nei cittadini di Pleasantville.

Al tempo stesso, fratello e sorella cambieranno essi stessi, trovando la parte mancante della loro personalità.


Non scendiamo troppo nei dettagli della trama. Per chi non lo avesse visto possiamo dire che si tratta di un film divertente e al tempo stesso riflessivo, che gioca col lato ingenuo del genere umano e con la sua tendenza a farsi manipolare, sospeso tra la curiosità di nuove scoperte e i rassicuranti riti quotidiani conditi da tenaci pregiudizi.

I due giovani protagonisti, benchè tali, non si prendono troppo la scena, lasciando spazio alla presenza di molti personaggi che ne fanno un film quasi corale.

Pleasantville, per intenderci, ricorda abbastanza la Springfield dei Simpsons, che difatti è anche citata. Negli Stati Uniti esistono numerose Springfield sparse in vari stati. Sono piccoli posti dove il senso della comunità e dei ruoli all'interno di essa sono più definiti.

Non è un caso che si sia scelta l'America di provincia. E' quella più conservatrice e meno propensa alle novità, cionondimeno c'è tanta passione che cova sotto la cenere.

In definitiva Pleasantville è un film per tutti, ben costruito, con una trama che regge senza sbavature. Il messaggio c'è, anche se si può dire che non abbia grandi sfumature filosofiche. Anche i personaggi, sia quelli provenienti dalla realtà, che quelli inizialmente limitati che vivono nel telefilm, non hanno una grande caratterizzazione psicologica.

Tanto però basta per avere un lavoro fresco e leggero. Interessanti sono anche le grafiche e la fotografia, in un gioco tra bianco e nero e colori. Come in The Truman Show, gli autori invitano il pubblico a non vivere di sogni, a mettersi in discussione, a cambiare se necessario, rinunciando a limitanti certezze.

Il messaggio arriva, altrettanto la voglia di intrattenimento dello spettatore e più o meno questo è un film che fa quasi tutti contenti.

giovedì 29 febbraio 2024

Senza Riguardo del 29 Febbraio 2024


Una panoramica sui maggiori temi correnti: le liste di proscrizione di Zelensky, le analisi politico-militari del generale Capitini, le elezioni locali, le strategie dei vari partiti europei nel 2024, con le elezioni della Ue, di vari paesi europei e degli Stati Uniti in vista.

lunedì 26 febbraio 2024

Sebastiani, fine di un`era. Una presidenza ricca di successi ormai diretta verso un vicolo cieco


Daniele Sebastiani è di fronte ad un bivio. La contestazione non è immotivata, ma un giorno il tempo sarà galantuomo con lui. Del resto anche Scibilia è stato rivalutato


La contestazione verso Daniele Sebastiani di Sabato, in cui il presidente non si è nemmeno recato allo stadio nella propria città, la dice lunga sulla situazione in corso.

Girava voce che i tifosi, che non sono entrati sugli spalti per tutto il primo tempo, volessero dirigersi verso la tribuna per contestare a muso duro e da vicino il numero uno del sodalizio biancazzurro.

Non stupisce dunque che Sebastiani non si sia presentato.

Diciamoci la verità: il Delfino negli ultimi anni ha avuto un progetto finanziario, ma non tecnico. La dirigenza è stata brava a scovare, valorizzare e rivendere giovani talenti, tenendo le casse e i dividendi in attivo.

I risultati sportivi inizialmente lusinghieri con due promozioni in serie A (una da subentrante a metà stagione e la seconda costruita e studiata seguendo le proprie convinzioni) hanno visto poi il declino sportivo della dirigenza attuale. 

Dopo uno scampato pericolo nella finale dei play out di cinque anni fa, è giunta la retrocessione in terza serie dei biancazzurri.

Il Pescara è al terzo anno di serie C e la città diserta lo stadio. Sia la tifoseria organizzata che gli altri appassionati del Delfino hanno perso l`entusiasmo.

Il Pescara negli ultimi decenni ha gravitato per di più in serie B, con qualche puntata nella massima serie. Ci sono state delle retrocessioni in terza serie ma sono state allestite squadre combattive, capaci di risalire in pochi anni.

I Pescaresi non hanno fiducia nella squadra attuale, perchè è troppo giovane e mancante della giusta cattiveria per vincere, nonostante il non disprezzabile sesto posto in classifica.

In pochi ci credono, perchè per tre anni la squadra è stata stravolta, anzichè mantenere almeno alcuni dei più forti ed esperti ed aggiungere gradualmente altri pezzi pregiati, ovvero uomini di talento e carisma.

Quest'anno la rosa è più scarsa rispetto alla fine del campionato scorso. Se Delle Monache e Rafia erano talmente forti, giovani e promettenti da non poter essere trattenuti, il maturo e non costoso Lescano, che aveva segnato più di venti goal l'anno scorso, poteva rimanere o quantomeno essere sostituito adeguatamente.

In serie C non ci sono grandi introiti. Chi vuole salire in B deve investire soldi freschi, magari una piccola parte di quelli intascati con le cessioni eccellenti e multimilionarie degli anni scorsi (Verratti, Torreira, Lapadula, Di Matteo et cetera).

Non vogliamo sostituirci al presidente, giacchè sappiamo che fare l`imprenditore è difficile.

I clienti però, che sono i tifosi, vogliono il risultato sportivo. Se questo manca non comprano il biglietto dello stadio, l`interesse verso la squadra viene meno, gli sponsors si ritirano, gli incassi si riducono.

I tifosi si sentono molto più che clienti. Per loro il calcio è sogno, sentimento, gioia, sofferenza.

Ci vuole un giusto punto di incontro tra le possibilità imprenditoriali dei dirigenti e le aspettative dei tifosi.

Se ciò non è possibile è meglio che il nocchiero molli il timone e che il capitano di tante avventure e tante cacce alla balena bianca chiamata serie A si faccia da parte.

La vita è fatta di cicli, prima o poi un nuovo acquirente con voglia di fare e progetti nella mente arriverà.

Sebastiani, tanto criticato in questo momento, tra meno di dieci anni sarà rimpianto e rivalutato, come lo fu Pietro Scibilia.

Zelensky: "Troppi Italiani filoputiniani, stiamo preparando una lista"

La Meloni non ha risposto, condiscendente verso i partners stranieri e verso ogni forma di lobby.  Altro che pericolo-Russia, ci stiamo sottomettendo ad uno stato distrutto come l`Ucraina



Grave, molto grave è quello che succede nel nostro paese. Giorgia Meloni, tra viaggi e viaggetti, pacche sulle spalle, vede il nostro paese perdere ogni forma di prestigio e di principio.

Io non voglio una Presidente così, non serve alla mia patria, non la voglio preda di lobby straniere fatte di megalomani straviziati e negativamente visionari.


Dichiarazioni di un leader sconfitto e visibilmente provato



Durante l`incontro del G7 tenutosi a Kiev il 24 Febbraio, Zelensky ha pronunciato le seguenti frasi:

La premier Giorgia Meloni senza dubbio sostiene l’Ucraina, l’ho appena incontrata in veste di presidente del G7 e abbiamo anche firmato l’accordo di cooperazione bilaterale. Le siamo immensamente grati. 

Sappiamo però che in Italia ci sono tanti filo-putiniani e in Europa anche. Stiamo preparando una loro lista, non solo riguardo all’Italia, da presentare alla Commissione europea.

(...)“Vedete cosa succede quando i russi si trovano in un Paese, vedete la guerra in Ucraina, per questo credo che dovreste mandarli via”, ha detto Zelensky.

Riuscirete a zittirli? Riuscirete a fare capire alle vostre opinioni pubbliche che la Russia non è solo una minaccia per l’Ucraina, ma per tutti voi? Le società europee sono pronte a questa sfida? Vedo che non lo siete ancora, voi italiani i tedeschi e gli altri.

Queste sono parole pericolose.

Zelensky preannuncia liste di persone a lui sgradite che risiedono nel territorio Italiano, con la relativa giurisdizione che ne consegue.



L`Italia è una democrazia, sia pure imperfetta. L`Ucraina no. Lezioni e ordini da Zelensky violano ogni senso della decenza







In Italia, a differenza dell`Ucraina, vige la libertà di parola.

Quando Zelensky parla di liste bisogna stare molto attenti. In Ucraina esistono ben note liste di proscrizione,  come Myrotvorets, dove vengono presentati i presunti nemici dell`Ucraina. 

Molti di loro sono stati uccisi. Tra loro c`era il noto presentatore televisivo Oles Buzina e il nostro giovane fotoreporter Andrea Rocchelli.

Con che titolo Zelensky si mette a giudicare cosa fanno gli Italiani? Con quale autorità vuole addirittura ridurre al silenzio costoro?

Forse vuole farlo con i metodi che sono cari al regime Ucraino, come nel caso di Gonzalo Lyra o quello di Darya Dugina?

Perchè Giorgia Meloni non parla? Da quando è Presidente del Consiglio non ha mai avuto un sussulto di orgoglio, non ha mai difeso fino in fondo le istanze degli Italiani ne` internamente, tassando gli extra profitti di banche e degli enti energetici, ne` all`estero, sottomettendosi ad ogni volere di Joe Biden, della Ue e adesso prostrandosi perfino a Zelensky, con cui ci sarebbe ora un accordo scritto "non vincolante" di cui non si sa ancora nulla.

Riferisca in parlamento di questo accordo, chiarisca che noi le liste di proscrizione non le facciamo verso nessuno e che non perseguiamo chi ha le proprie opinioni.

domenica 25 febbraio 2024

I fascisti buoni e quelli cattivi

 

Fino alla cosiddetta guerra in Ucraina molti esponenti dei partiti di sinistra erano pronti a dare del fascista o del nazista a chiunque non la pensasse come loro.

Bastava veramente poco per venire etichettato. Poi è arrivato il conflitto Russo-Ucraino e si è dovuto scoperchiare il vaso.

Bisognava dunque giustificare: 

la lunga storia di simpatie naziste in Ucraina, il Banderismo, i campi estivi nazionalisti per ragazzi, le gang squadriste ben tollerate che si sostituiscono alla polizia nelle città Ucraine, i cecchini che sparavano sui poliziotti durante Euromaidan, il Rogo di Odessa, il battaglione Azov,

i giornalisti dissidenti uccisi in Ucraina, le liste di proscrizione come Myrotvorets,

la "Lustracja" (ovvero la cacciata di migliaia di burocrati non graditi)

e, non da meno, la soppressione dei partiti politici e dei media di opposizione da parte del governo Zelensky.

E' nata dunque la figura del Nazista buono, che legge Kant.

Iniziano le scusanti da parte di molti verso Navalny: "In fondo il nazionalismo fa parte della cultura Russa" "A sinistra non c'è posto in Russia, quindi si ci deve mettere a destra per fare opposizione" "Ha cambiato idea dopo".

Ed è così che abbiamo visto marce con il Pd in prima fila a manifestare per un nazionalista che diceva che i Caucasici erano scarafaggi da sparare, che appoggiava l'annessione di Crimea e le guerre contro Ucraina e Georgia. 

Se una personalità della destra Italiana avesse detto un decimo di quello che ha affermato Navalny e con un decimo della sua veemenza, sarebbe stato messo alla gogna mediatica.

Postilla: Navalny ha addolcito le sue posizioni in seguito, ma, guarda la coincidenza, quando sono arrivati i fondi occidentali e i nostri media hanno incominciato a tesserne le lodi.