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sabato 31 gennaio 2009

Mike Francis e Mino Reitano, la musica italiana perde due punti di riferimento




In alto: Mike Francis a sinistra, a destra Mino Reitano
Due morti premature, di due artisti che ancora avevano tanto da dare alla musica.
Mino Reitano era sulla scena da più di 40 anni, era l'incarnazione del "ragazzo di calabria che con la valigia da emigrante aveva tentato il successo presso le case discografiche e lo aveva ottenuto.
"Era spontaneo e sincero come un bambino" dicono alcuni suoi amici.
Aveva suonato con i Beatles, tra le tante cose fatte nella lunga carriera. Ancora due giorni fa però, qualcuno ironizzava su questo mentre ne scriveva il necrologio. Ma Mino ci aveva suonato per davvero con i quattro ragazzi di Liverpool, e lo diceva con una sincerità entusiasta che smontava qualsiasi sospetto di pomposità. Un po' preso in giro negli ultimi anni perchè poco alla moda in Italia, all'estero conserva, ancora adesso che è scomparso, una grande popolarità.
Mike Francis, biondo, nome d'arte americano, all'anagrafe era un italianissimo Francesco Puccioni.
Era una sorta di meteora della musica internazionale. Nel 1983 con la bellissima "Survivor", una delicata melodia dance, si era imposto all'attenzione del grande pubblico.Nel 1984 balzò in vetta alle classifiche internazionali con un brano scritto per Amii Stewart, "Friends".
Dimenticato lentamente, ma costantemente negli anni successivi, ha comunque continuato a fare buona musica fino ad oggi. E' scomparso prematuramente ieri, il 30 Gennaio a soli 47 anni per un cancro ai polmoni, ovvero la stessa malattia letale che è toccata al 64enne Reitano, spirato il 27 nell'affetto dell'Italia mediatica.



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Notizie-Pescara - L'associazione Co.Di.Ci. denuncia Aracu


(Articolo pubblicato su "La Cronaca di Tutto Abruzzo Oggi")

L’associazione Co.Di.Ci. denuncia Aracu.
Il presidente D’Andrea: “Fa un uso personale delle proprie
cariche”.

“Compensi spropositati agli organizzatori dei Giochi del Mediterraneo”, “conflitto d’interessi derivante dal fatto di essere parlamentare e presidente dell’associazione nazionale pattinaggio e Hockey”, “spese personali come cene e acquisti dal gioielliere pagate con la carta di credito dell’associazione”.

Sono pesanti le accuse dei membri del comitato pescarese di Co.Di.Ci., (Centro per i diritti del cittadino) che, con ducumentazioni inviate alla magistratura, chiedono un intervento nei confronti di Sabatino Aracu, parlamentare del Pdl presidente del comitato organizzatore per i giochi del mediterraneo e della federazione italiana Hockey e pattinaggio.

Gli esposti sono due: uno alla procura della repubblica di Pescara sul versante penale, e uno alla “Giunta delle elezioni presso la Camera dei Deputati” per il lato amministrativo.

Il segretario regionale di Co.Di.Ci, Giovanni D’Andrea, asserisce che “Senz’ombra di dubbio ci sono prove certe della cattiva condotta di Aracu, il quale, contro le disposizioni legislative, non può essere al contempo presidente di una federazione sportiva e deputato.

Abbiamo fatto una denuncia circostanziata alla magistratura, con documenti che riportano i compensi esorbitanti dati agli organizzatori dei giochi del mediterraneo, nonché le spese personali ottemperate con i fondi della Federazione nazionale di pattinaggio e Hockey a rotelle di cui è presidente”.

Molto decisa è la denuncia di Mariacristina Piccioni, affiliata alla federazione di cui Aracu è presidente nonché allenatrice in una scuola di pattinaggio.
“Sono tante, troppe, le persone che Sabatino Aracu stipendia con la sua associazione, senza che abbiano i requisiti minimi per operare. C’è addirittura chi è allenatore senza avere nemmeno un diploma isef o un titolo che ne giustifichi l’assunzione.

Nel mirino dell’associazione Co.Di.Ci. ci sono anche i dirigenti del comitato per i Giochi del mediterraneo Mario Di Marco , che, da quanto si legge nella documentazione da loro prodotta, avrebbe intascato 26.000 euro, e il vice direttore Paolo de Angelis, che avrebbe percepito 15.000 euro.
Andrea Russo



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mercoledì 21 gennaio 2009

Notizie - Pescara Anche a Pescara cresce la passione per il Texas Hold'em

Sulla scia del successo di numerosi spettacoli televisivi stranieri, italiani e, recentemente, anche locali, e della nascita di riviste specializzate, si sta sviluppando anche in Abruzzo l’interesse per il Texas Hold’em, che è una delle varianti del poker.
“The club”, locale sito in Via Carducci che ha già all’attivo l’organizzazione di manifestazioni analoghe, e segnalandosi anche nel settore del biliardo professionistico, ha già avviato, da diverse settimane, un ciclo a cadenza fissa di incontri per gli appassionati del genere.
Gli incontri si svolgono il Lunedì, il Giovedì e il Venerdì e si avvalgono di “croupier” di comprovata esperienza.
Il Texas Hold’em, per rendere l’idea a chi non lo conoscesse, è abbastanza simile al gioco che viene chiamato con i due nomi di “telesina” o “teresina”, che per alcuni sarebbero l’italianizzazione di “Tennessee” .

Hold’em è una abbreviazione di “Hold them”, (tienile), con riferimento alle carte. In questo gioco vengono assegnate due carte ad ogni partecipante e sul tavolo ne rimangono 5 che sono di utilizzo comune, e che gradualmente vengono scoperte.

Questa formula, più adatta ad un contesto televisivo e ad essere seguita dagli spettatori rispetto al poker a carte coperte, ne ha decretato il successo. Se in Italia è un fenomeno abbastanza recente, negli Stati Uniti conta dei veri e propri professionisti, capaci, grazie agli sponsors, di guadagnare anche un milione a serata, al di là dell’esito del gioco.

Chi volesse iscriversi ai tornei o volesse informazioni in merito può telefonare allo 085/29 24 132 o al 333/ 96 60 901

sabato 17 gennaio 2009

Musica - Kaliopi, il suo nuovo video

Mi è rimasto impresso nella memoria, negli ultimi giorni, il video di Kaliopi Bukle, Ljubi.
Grazie alla tv satellitare e a questa clip ho avuto il piacere di scoprire questa cantante Macedone, ignota all'Italia.

Nei tempi della globalizzazione forse qualcuno crede che il meglio della musica internazionale venga alla ribalta, ma non è così.
Ciò vale soprattutto se si canta in lingue poco internazionali. E così, se si va a scavare nelle realtà di ogni singola nazione, dalla più famosa alla meno importante e conosciuta, vengono fuori numerosi talenti. Alcuni esempi ce li forniscono Andrius Mamontovas e il suo ex gruppo Foje, Sel (lituani), il Romeno Florin Chilian, il gruppo lettone Brainstorm, noto anche come Prata Vetra.

Kaliopi Bukle è stata proiettata nel mondo della musica già da giovanissima, quando a soli 9 anni vinse il suo primo premio in una gara di giovani talenti.
Macedone di origine Armena, classe 1966, registrò col suo gruppo Kaliopi alcuni dischi inizialmente in Macedonia e nel resto della Jugoslavia ancora non divisa dalla guerra, e poi anche all'estero. Numerosi sono stati i suoi tours, tra cui uno di grande successo in Russia.
Nel 1989 si ritirò dalla grande ribalta per alcuni anni, vivendo in Svizzera ma continuando ad apparire nei media macedoni.
Nel 1996 tornò però sulle scene, stando attenta a non rinchiudersi troppo nel ristretto territorio della Macedonia. Cantare nella propria lingua è bello, ma è anche controproducente se si proviene da uno stato molto piccolo.
L'ultimo disco di Kaliopi, intitolato Zelim ti reci è del 2008, ed è trainato anche dal già citato video Ljubi, divertente e ironico, e soprattutto supportato da una bella melodia e un arrangiamento accattivante.

http://www.youtube.com/watch?v=xzQ--JRjviM

Kaliopi ha qualche chilo in più rispetto a qualche anno fa, ma la voce è sempre la stessa, se non anche migliorata, vista la maggiore esperienza e maturità artistica. Ljubi è cantata in croato, lingua che le permette di essere compresa in territori più vasti della ex Jugoslavia.

Kaliopi ha partecipato comunque a diverse edizioni di Eurovision, il festival internazionale della canzone di Europea, che ha una storia più lunga di San Remo. La Rai lo ha trasmesso per pochi anni, temendo probabilmente che potesse fare concorrenza al Festival dei fiori.

Grazie anche ad Eurovision, però, si può dire che Kaliopi sia una cantante internazionale, appellativo che si aggiunge a quelli derivanti dalle sue evidenti doti artistiche.

giovedì 15 gennaio 2009

I Gipsy Fint, una ventata di allegria


Vi confesso che mi fanno ridere fino alle lacrime.
Li ho scoperti, come molti, nelle loro comparsate su Mediaset, al Tg delle vacanze, a Striscia la Notizia e a Buona Domenica.

I Gipsy Fint sono un gruppo musicale e comico napoletano, e vanno in scena vestiti da messicani.
I loro testi sono arguti ed esilaranti.
La qualità dei loro arrangiamenti è anch'essa di buon livello.
Sono senz'altro un gruppo che da allegria, adatti all'ascolto quando si è giù di umore o ci si vuole distrarre.

Sul loro sito :
http://www.gipsyfint.it/ si possono ascoltare tutte le loro canzoni interamente e gratuitamente.
Solo a titolo di esempio, ve ne posso citare qualcuna: papparì papparà con il suo scioglilingua " e cantamme p'apparì e apparimme p'apparà" (apparare vuol dire stare al pari, allinearsi, mettersi in pari).

Accattivante è chattame, in cui il protagonista ha un computer così intelligente che sa anche gli orari del tram, la scheda madre non la trovi perchè accompagna i bambini a scuola, e "se s'accorge che tu turn'acasa ti viene incontro e ti dice -Trase- (entra!).

Tutti i pezzi mescolano una lamentevolezza tipicamente napoletana sulla mancanza dei soldi e su condizioni di vita precarie, e una travolgente allegria che mette in burletta questi argomenti tristi.
Da ascoltare.

Notizie - Politica /Pescara - I nuovi scenari dopo le dimissioni del sindaco.

Nella foto: il municipio di Pescara

D'Alfonso dà le dimissioni e si dichiara malato. Al suo posto subentra il vicesindaco Camillo D'Angelo.
Le ire del centrodestra.
Faccio una agile cronistoria degli sviluppi degli ultimi giorni sull'empeachment che ha riguardato il sindaco di Pescara.


-Il 16 Dicembre Luciano D'Alfonso aveva presenta le dimissioni da sindaco e da dirigente regionale del Pd, in seguito al suo arresto.
Il Pd verrà affidato ad un commissario straordinario, il senatore Massimo Brutti.


-il 22 Dicembre viene scarcerato (era agli arresti domiciliari). Tra le motivazioni di tale revoca per il pm vi è il fatto che, dando le dimissioni, il dirigente del Pd non può più inquinare le prove ed esercitare ancora le sue funzioni di sindaco.
-Il 5 Gennaio, ultimo giorno utile per ritirare le dimissioni, va in scena il dramma nel dramma: D'Alfonso ritira le dimissioni, ma contestualmente riaffida l'esercizio delle funzioni di sindaco al suo vice, Camillo D'Angelo, accampando la motivazione di essere malato, e presenta un certificato medico redatto da un dottore che è anche consigliere comunale, Giancarlo Perfetti.Un editoriale del quotidiano Il Centro, notoriamente vicino al centrosinistra e appartenente al gruppo editoriale Repubblica-L'Espresso, definisce tale gesto "una furbata".


- Il 6 Gennaio l'Idv esce dalla Giunta, e il suo esponente Mascitelli definisce la situazione farsesca. Nei giorni successivi, la linea dell'Idv sarà comunque quella di rimanere nella maggioranza tramite le azioni dei consiglieri, pur confermando l'uscita dalla giunta.
- Viene istituita una riunione del consiglio comunale, con il provvedimento del sindaco all'ordine del giorno.
I consiglieri d'opposizione chiedono che venga letto in assemblea il certificato medico, per verificare se ci sia scritto che d'Alfonso è affetto da una patologia permanente. Tale requisito renderebbe automatica l'indizione di nuove elezioni, verosimilmente nelle prime date disponibili, ovvero quelle del 6 e del 7 giugno.La maggioranza mette ai voti la proposta, ma vota contro e la richiesta viene respinta. Viene approvata, nella stessa riunione, la decisione del sindaco D'Alfonso di ritirare le dimissioni e di delegare le sue funzioni per malattia. Tuttavia, i consiglieri, in forma privata, possono prendere in visione il documento della discordia.


- Il centrodestra non ci sta, e, creando ulteriore pathos, studia diverse soluzioni per far commissariare la città e non far svolgere, da una maggioranza ritenuta indegna, il consueto lavoro di governo.


Alcune considerazioni
1 Vicesindaco o Commissario prefettizio?
La differenza tra l'avere un vicesindaco facente le veci del sindaco e un commissario prefettizio inviato da Roma è sostanziale:
Il vicesindaco può continuare tranquillamente le opere pubbliche in corso, senza limitazioni particolari. Queste opere potrebbero fungere anche da spot elettorali impliciti, secondo alcuni membri dell'opposizione .Un commissario prefettizio, invece, si dovrebbe limitare a svolgere funzioni di ordinaria amministrazione.
E' una differenza grande, anche perchè, allo stato attuale delle cose, il sindaco teoricamente potrebbe rientrare in carica.
Inoltre potrebbe non essere scontato il ritorno alle urne, che vedrebbe favorita, a giugno, l'attuale opposizione di centrodestra.
C'è da tener conto che i Giochi del Mediterraneo inizieranno il 26 Giugno, ovvero pochi giorni dopo le eventuali elezioni.

2 D'Alfonso potrebbe ricandidarsi
Grazie al suo escamotage, Luciano D'Alfonso potrebbe addirittura ricandidarsi.
Un sindaco infatti può essere eletto una terza volta, a patto di rispettare alcune condizioni.
Tra queste, quelle che D'Alfonso è riuscito ad aggirare sono due:
1 Non si può candidare a sindaco chi è dimissionario in forma definitiva.
2 Non si può ricandidare a sindaco per la terza volta chi ha governato una città in entrambe le volte per oltre due anni e sei mesi (e la seconda legislatura è iniziata solo da 8 mesi).
3 Il futuro incerto di PescaraSulla città e sui cittadini, che si sentono spiazzati dalla situazione di empasse creatasi, pendono almeno cinque spade di Damocle:

-L'interpretazione da parte del Ministero degli Interni sulla validità dell'escamotage di D'Alfonso

-Il futuro dell'amministrazione cittadina, la cui durata è incerta e la cui stessa guida è messa in discussione.

- La data delle prossime elezioni. Non è affatto scontato infatti che ci saranno le elezioni anticipate.

-La decisione della Corte dei Conti in merito al ricorso presentato dal centrodestra sulla validità dell'esito delle elezioni comunali dell'aprile 2008.

-Gli sviluppi giudiziari del caso D'Alfonso, ovvero ulteriori provvedimenti da parte della magistratura.



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venerdì 2 gennaio 2009

Attualità - Errori grammaticali


Bisogna riscontrare, purtroppo, che in tempi di alta alfabetizzazione, molte persone continuano a parlare in un italiano poco corretto.

Il congiuntivo e il condizionale sono sempre stati una trappola per molti.
Un errore che però non viene rilevato, e in cui cadono persone insospettabili, come uomini di cultura, sceneggiatori televisivi, politici di livello nazionale, è l'uso dell'Imperativo declinato in terza persona.

Come è noto, l'Imperativo viene coniugato solo alla seconda persona singolare e alla seconda persona plurale:

Vai e Andate (con il tu e il voi posposti)

Per la terza persona singolare e plurale si ricorre al Congiuntivo presente, mentre per la prima plurale si usa l'indicativo (es: andiamo!)

Che Egli (o Ella, o lui, lei, esso, essa) vada

Ci sono in molti che usano invece il congiuntivo imperfetto
Che "andasse" a quel paese oppure: Lo "chiedesse" a un altro.
Sbagliato.

Stranamente, quando si da un ordine a una persona a cui si da del "Lei" (e a cui quindi ci si rivolge in terza persona) tutti ritornano ad usare il congiuntivo correttamente.

Esempio: "Signorina: mi faccia 30 fotocopie di questo documento" oppure il famoso: "Ma mi faccia il piacere!" di Totò.

L'ordine impartito in terza persona non è altro che una derivazione grammaticale del "congiuntivo esortativo" usato dai romani.

Altri errori comuni sono ad esempio: elèva, (al posto del corretto èleva), persuàdere (al posto di persuadère), mentre c'è chi storce il naso se dici, correttamente, estràssi o tràssi (passato remoto di tràrre e di estràrre)

Attualità - Bilancio dei morti e feriti dai botti di Capodanno


Sono molti anche quest'anno i feriti dai cosiddetti "botti" per il festeggiamento dell'anno nuovo.
Il bilancio è di un morto e di e 382 feriti, tra i quali in 28 hanno una prognosi superiore ai 40 giorni.

Nel comprensorio di Milano si sono avuti tre casi di persone colpite da pallottole vaganti: una bambina di 10 anni, una donna di 35 e un uomo di 42. Sono ricoverati in condizioni gravi, ma non rischiano la vita.
E' andata peggio a Nicola Sarpa, di 24 anni, che poco dopo la mezzanotte ha aperto la finestra per richiamare in casa il fratellino di 8 anni, che giocava all'aperto nonostante ci fossero ancora gli spari. E' stato raggiunto da una pallottola all'altezza degli occhi, e per lui non c'è stato nulla da fare.
Il fatto è avvenuto nel "Vico Lungo Trinità", nei Quartieri Spagnoli.

Il bilancio complessivo di questo macabro computo è stato meno grave dell'anno scorso, complice probabilmente la grande opera preventiva delle forze di polizia, che hanno sequestrato decine di tonnellate di fuochi pirotecnici illegali.

Anche i fuochi venduti legalmente però, come si può facilmente evincere, hanno provocato numerosi danni, amputazioni, ustioni e via dicendo.

Anche quest'anno il prezzo da pagare per l'idiozia è stato alto.

Stanno facendo il giro delle emittenti nazionali le riprese di Canale9, emittente napoletana, che mostrava in diretta i festeggiamenti per strada: coperto alla testa da un casco da scooter, il presentatore era andato a fare interviste a caldo proprio allo scoccare della mezzanotte, e sotto la pioggia dei fuochi di fine anno scagliati dai balconi.

Senza stupirsi, ha avvicinato un uomo con una pistola in mano, che gli ha mostrato come stava festeggiando: ha sparato tre colpi in aria, come nei film sul far west.

Possiamo concludere tranquillamente, guardando questa scena, che l'imbecillità non ha limiti.

Molto si può fare, però, a livello di prevenzione e di sensibilizzazione, affinchè le tragiche conseguenze dei festeggiamenti per il Capodanno si riducano drasticamente.
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Questo blog ha compiuto un anno

Risale al 31 Dicembre di un anno fa il primo post con cui ho inaugurato questo blog.

L'impegno nel curare questo sito internet è rimasto inalterato, così come la voglia di esprimere opinioni e curiosità a 360 gradi.

Ritengo che il blog mi sia utile per definire con più chiarezza le mie opinioni su tematiche di attualità e come pretesto per approfondirne la conoscenza.
Spero che sia d'aiuto anche a voi in termini d'informazione e di intrattenimento.

Nell'augurarvi un Buon Anno, che, a dispetto di tante voci disfattiste, credo che per molti possa essere positivo, vi invito a spulciare l'archivio del blog, perchè la stragrande maggioranza dei post riguarda spunti che difficilmente diventano desueti, ed essendo di vario genere, possono riscuotere l'interesse un po' di tutti.

Vi invito altresì a mandarmi commenti in calce ai post, perchè mi interessa confrontare le mie opinioni con quelle degli altri.

Uno dei vantaggi che per fortuna un blog possiede, è che le sue pagine non sono statiche, ma cambiano e si rigenerano di nuovi spunti e correzioni che scaturiscono da un rapporto di scambio coi lettori, che possono dire la loro e non leggono con atteggiamento passivo ciò che viene scritto.