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venerdì 30 aprile 2010

Mademoiselle - Do you love me?



Mademoiselle, duo francese electro-punk imbevuto di cultura letteraria, qualche anno fa si pose all'attenzione del grande pubblico con un video abbastanza folle e ritmato. La musica è accattivante e nella piena tradizione "dance", la clip musicale che l' accompagna le dà un valore aggiunto grazie ad una notevole coreografia.

Il brano si chiama "Do you love me". Uscito nel 2001, fece da traino al disco "Black sun" (2002)

JJ Cale: Magnolia



JJ Cale è una delle voci più importanti del country-blues. "Magnolia", delicata e intensa, è ispirata dalla persona amata, verso cui ritornare,nella città di New Orleans. "You are the best i ever had", è una frase della canzone: "Sei il meglio che io abbia mai avuto". Qui ve la ripropongo in versione discografica, sicuramente più godibile dal punto di vista musicale, e in versione "live", in cui è possible vedere l'artista in azione.

http://www.youtube.com/watch?v=h6FnMKx5crs
In calce a questa versione, c'è anche il testo in inglese.


http://www.youtube.com/watch?v=9D2nuzhIfHY

giovedì 29 aprile 2010

Nuovi appuntamenti al Teatro Immediato

Il Teatro Immediato è una compagnia teatrale a cui fa riferimento la sala omonima recentemente sorta in Via Gobetti, a Pescara.
Molto attivi, dotati di una vivacità culturale rara (per l'abbinamento di qualità e quantità degli spettacoli mandati in scena) i suoi componenti rappresentano ormai una realtà di rilievo che arricchisce il panorama culturale cittadino.
Domenica 2 Maggio alle ore 17.30, su un adattamento di Giacomo Oliva, Roberto Melchiorre e Francesco Vitelli veranno letti "I canti" di Giacomo Leopardi, in cui vengono evocate alcune tra le persone più care al poeta, come la sorella Paolina, il papà Monaldo e gli amici Antonio Ranieri e Pietro Giordani. Interpreti: E. Oliva, che è anche regista dello spettacolo, E. Budini, V. Ferri e L. Spoglia. Al termine della rappresetazione verrà servito un piccolo rinfresco.
Si tratta dell'ultimo appuntamento con lo spazio denominato: I classici all'ora del the.
E' consigliabile la prenotazione, visto che i biglietti vengono esauriti, in genere, già in fase di prevendita. E' possibile farlo sul sito: www.teatroimmediato.it .
Il 7, l'8 e il 9 Maggio andrà in scena "Riflessioni postume" di Achille Campanile, interpretato e diretto da Ezio Budini.

martedì 27 aprile 2010

"L'uomo che verrà", il film "gotico" di Giorgio Diritti.

In un paesino del Piemonte (siamo nel 1943) una parte della popolazione inizia a ribellarsi ai tedeschi, che spadroneggiano invadendo spesso con arroganza le abitazioni dei poveri contadini.

Nel frattempo, una banda di partigiani prende l'iniziativa per organizzare la resistenza armata. Per ripicca, i tedeschi fucilano l'intero paese, comprese donne e bambini. Si salvano in pochissimi, tra cui una bambina con problemi relazionali (non parla dalla morte del fratellino). Si trova pradossalmente sola, dopo lo sterminio della famiglia, ad accudire l'ultimo nato prima che alla madre tocchi la peggiore delle sorti. Ritornerà ad usare la voce per cantare la ninna nanna al neonato. E' una scena di speranza di recupero per lei, e di un futuro migliore per colui che diverrà un uomo, partecipe e artefice, si spera, di un mondo cambiato.

Un film molto cupo, recitato interamente in dialetto piemontese, sottotitolato.
All'inizio sembra quasi ambientato in un nord Europa medioevale, con la popolazione contadina vestita di stracci e una tecnologia quasi assente.

Il sole, forse è anche una scelta simbolica, non c'è quasi mai.
Dapprima si assiste a un tentativo di convivenza tra i fattori e i soldati, poi c'è una escalation di violenze toccante.

Dal punto di vista artistico, il film (uscito nel 2009) è fatto molto bene. Tra gli autori più noti, Maya Sansa nella parte della madre e il comico Vito (Stefano Bicocchi) in un insolita parte drammatica. Recitazione ottima, estremo realismo, nessuna sbavatura.

Si esce dal cinema col volto triste e pensoso, ma vale la pena riflettere, anche in virtù di un prodotto artistico ineccepibile e, come spesso avviene in questi casi, poco pubblicizzato.

Napolitano: "La magistraura faccia autocritica"

(Dal sito dell'Ansa)


ROMA - "Occorre adoperarsi per recuperare l'apprezzamento e il sostegno dei cittadini. E a tal fine la magistratura non può sottrarsi ad una seria riflessione critica su se stessa, ma deve proporsi le necessarie autocorrezioni, rifuggendo da visioni autoreferenziali". Così il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si è rivolto ai magistrati in tirocinio incontrati stamattina al Quirinale.

Nel duplice ruolo di presidente della Repubblica e di presidente del Csm, Napolitano evidenzia alcuni problemi che "in materia di giustizia continuano a creare apprensione". Innanzitutto, afferma il Capo dello Stato, "come ho già rappresentato al Csm lo scorso 9 giugno, il problema della crisi di fiducia insorta nel Paese sia per il funzionamento insoddisfacente dell'amministrazione della giustizia sia per l'incrinarsi dell'immagine e del prestigio della magistratura". Occorre dunque adoperarsi, sostiene Napolitano, "per recuperare l'apprezzamento e il sostegno dei cittadini e a tal fine la magistratura non può sottrarsi ad una seria riflessione critica su se stessa, ma deve proporsi le necessarie autocorrezioni, rifuggendo da visioni autoreferenziali". E' il percorso, ammette il Presidente della Repubblica, "non facile al quale può darsi positivo inizio se si stemperano le esasperazioni e le contrapposizioni polemiche che da anni caratterizzano il nodo "delicato e critico" dei rapporti tra politica e giustizia".

"Fate attenzione a non cedere a esposizioni mediatiche o a sentirvi investiti, come ho detto più volte in questi anni, di missioni improprie e esorbitanti oppure ancora a indulgere ad atteggiamenti impropriamente protagonistici e personalistici che possono offuscare e mettere in discussione l'imparzialità dei singoli magistrati, dell'ufficio giudiziario cui appartengono, della magistratura in generale". E' il consiglio che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha rivolto ai magistrati.

SCELTE CONDIVISE,STOP CONFLITTI - "Do volentieri atto al Governo al Consiglio superiore, alla magistratura e all'avvocatura di aver dato, nell'ambito delle rispettive competenze, concreto impulso all'accelerazione delle procedure giudiziarie. Vi è ancora molto da fare". Ha affermato Napolitano. "Vanno individuate strategie di intervento condivise che siano frutto di un confronto anche acceso ma costruttivo e che non risentano di un atteggiamento pregiudizialmente conflittuale". Napolitano resta convinto "come ho avuto modo di dire più volte, che la politica e la giustizia non possono e non debbono percepirsi come 'mondi ostili guidati dal reciproco sospetto'. Deve prevalere in tutti il senso della misura, del rispetto e infine della comune responsabilità istituzionale nella consapevolezza di essere chiamati solidalmente a prestare un servizio efficiente, a garantire un diritto fondamentale ai cittadini".

lunedì 26 aprile 2010

Il fiume, la distesa verde, l'orizzonte lontano



Foglie e fiori galleggiano sul fiume. Attorno la primavera irrompe come un tumulto. I prati sono verdi, è un verde innaturale, smeraldo. L'erba è una massa indistinta, quai una moquette.
La scena è onirica, affascinante ma non propriamente allegra.
Si nasconde in una dimensione autoctona, quella di una persona giovane che fantastica orizzonti e progetti lontani.

In un futuro non lontano, c'è una vita da vivere in coppia liberati dalle costrizioni imposte società, liberi come cavalli selvatici.

Due linee orizzontali attraversano la vista proiettata verso l'ininito: un fiume vicino e una spianata di alberi che non delimita lo spazio, ma è l'inizio di un nuovo paesaggio, e si fonde coi colori del cielo grigio.

Nel mezzo la conversazione tra due giovani, in uno spazio immenso in cui possono giocare per conto loro anche i cavalli.

(L'autore della tela, risalente al 1984, è Antonio Di Fabrizio. Titolo: non disponibile.

domenica 25 aprile 2010

Mai più scene così.

Al termine del "Derby della capitale" Roma-Lazio si è assistito a scene di guerriglia urbana, con una madre aggredita in macchina che è riuscita a fuggire poco prima che esplodesse, e un tifoso accoltellato alla gola.

Nonostante le forti misure prese dal Ministero degli Interni e, settimanalmente, dalle prefetture locali, ecco che l'incubo si ripete.

Di fronte ad episodi del genere, bisogna stringere il cerchio contro le associazioni di ultras, con cui spesso le istituzioni dialogano come se si trattasse di normali associazioni, e procedere allo svolgimento delle gare sucessive a porte chiuse. A livello legislativo, si dovrebbero configurare reati più specifici con pene severe per questo tipo di episodi.

Lancio di oggetti su Renata Polverini durante le celebrazioni del 25 Aprile.

La neo-Presidente della Regione Lazio Renata Polverini è stata aggredita oggi a Porta San Paolo, a Roma, durante le celebrazioni per la Festa della Liberazione, da alcuni manifestanti che, al grido di Polverini fascista", l'hanno bersagliata con lancio di oggetti e uova. Il presidente della provincia di Roma, Nicola Zingaretti e fratello di Luca, uno degli attori più in voga degli ultimi anni, è stato ferito al volto, senza gravi conseguenze.

La statuetta del Duomo di Milano sul volto di Silvio Berlusconi (che gli ha procurato tra l'altro la rottura di diversi denti) aveva fatto il paio con l'aggressione del "treppiedi" di qualche anno fa.

Vergognosamente, alcuni personaggi importanti dell'opposizione e numerosi loro seguaci si sono divertiti nel seguire tali eventi. Ci hanno ironizzato su invece di deprecarli.

Senza contare libri in cui gli autori si sono sbizzarriti a fantasticare sulla morte di Berlusconi, se non ad auspicarla apertamente. Films come "Shooting Silvio" o concorsi letterari con tema ispiratore la frase "La notte in cui morì Berlusconi" completano quest'opera poco edificante.

E' una ragione di più, per me, per non stare dalla parte di certa sinistra, penalizzata da tali atteggiamenti alle urne con sconfitte a dir poco pesanti.

sabato 24 aprile 2010

Claudio Lolli al "Primo Maggio", un pò di cantautorato in più in una festa che appartiene a tutti.

Finalmente Claudio Lolli ricomparirà sulle grandi scene in occasione del megaconcerto del Primo Maggio. Ad accompagnarlo ci saranno gli ottimi Paolo Capodacqua alla chitarra e il sassofonista Nicola Alesini, all'interno di uno spazio gestito da Vinicio Capossela.
Torna così uno dei pochi esponenti della musica italiana dotati di spessore artistico che non sono scesi ad eccessivi compromessi con la mercificazione della loro arte.
Qualcuno si rallegra del fatto che finalmente ci sarà un vero uomo di sinistra sul palco.
Ma chi ha detto che il Primo Maggio è una festa di sinistra?
Sarà una giornata in cui tutti potranno identificarsi, da chi lavora in nero a chi lo fa con tutte le garanzie, a chi contribuisce alla vita della propria famiglia gestendo le faccende domestiche. Sarà soprattutto il giorno di chi è precario o disoccupato, o è un giovane a cui si fa incontro un futuro incerto.

Liberazione degli ostaggi di Emergency, governo italiano presente.

La vicenda degli ostaggi dell'associazione di Gino Strada ha dimostrato ancora una volta come il governo italiano sia sempre estremamente attivo nella liberazione dei propri cittadini in situazioni di guerra e di instabilità politica. Non dimentichiamo che a tal fine è morto (e non è l'unico eroe in vicende simili) il funzionario Nicola Calipari, in seguito ad una drammatica svista dei militari americani in un posto di blocco.
L'attivarsi delle forze di governo non è assolutamente scontata, visto che alcuni paesi come la Gran Bretagna hanno lasciato morire in mano ai sequestratori diversi compatrioti.

Le divisioni nel Pdl offrono spiragli alla democrazia interna

La vivace dialettica degli ultimi giorni tra "Finiani" e "fedelissimi" del premier ha prodotto finalmente un clima di discussione democratica all'interno del Pdl.

Ciò non può far altro che bene ad un centrodestra che si rimette in discussione, ed è pronto ormai per passare alla fase due: non più "Un uomo, un partito", come è stato fino ad ora, ma una realtà più sfaccettata, come si conviene ad una fazione con milioni di voti a proprio favore e svariate decine di migliaia di iscritti in tutta Italia.

Sarebbe il caso, in un futuro non lontano, di procedere su questa strada, introducendo le primarie per i leaders del partito nazionali e locali. Al voto però dovrebbero accedere solo coloro che alle vicende del partito hanno dato un reale contributo.

Non dunque aderenti sulla parola, ma persone che hanno la tessera del Pdl e che dimostrano di fare qualcosa di concreto per portare avanti progetti per il paese.

martedì 20 aprile 2010

lunedì 19 aprile 2010

Il dopopartita. Di Francesco: e ora a Foggia con determinazione. Dominissini: abbiamo troppi infortuni e il Pescara è in gran forma.


Di Francesco ha negli occhi una luce particolare in sala stampa. E' pieno di grinta, confortato dal 3 a 0 dei suoi; la stessa energia che trasmette è quella espressa dai ragazzi in campo."Sono da tanti anni nel mondo del calcio e so che nulla si può dare per scontato. Oggi abbimo raggiunto Verona e Portogruaro, siamo primi ma non dobbiamo abbassare la guardia. "C'è stato un miglioramento psicofisico da parte dei miei giocatori, ed è una fortuna, non sempre ci si riesce. La Reggiana di oggi non era male, l'altra volta ci avevano messo in difficoltà, ma noi ci troviamo bene con le squadre che giocano e lasciano giocare. Ci aspetta un Foggia in salute, dotato di esterni molto bravi: un avversario da tenere d'occhio"Ganci ha ricevuto la targa dello sponsor "Humangest" come giocatore migliore in campo."Siamo stati bravi e abbiamo fatto una partita pressochè perfetta. La Reggiana si è resa pericolosa pochissime volte, il gioco l'abbiamo tenuto in pugno noi".Dello stesso avviso è Coletti, che ha segnato, dopo Tognozzi e Ganci, il terzo goal: "Siamo in forma, andremo avanti con questa convinzione fino alla fine, e speriamo che la dea bendata ci aiuti con risultati positivi dagli altri campi"Sportivo e garbato come sempre, l'allenatore ospite Loris Dominissini ammette i meriti avversari: "Il pescara era in grande forma, l'unica csa da fare ora è allenarci bene e spero che i giocatori assenti tornino presto a disposizione. Il difensore Danilo Zini fa notare i problemi di organico che attraversa il sodalizio granata: è stata una settimana travagliata, non è stato facile prepararci e lavorare con serenità, e i risultati si sono visti in campo.Spero che col ritorno di pedine importanti come Anderson e la guarigione di altri che anche oggi hanno giocato al 50% della condizione, le cose vadano meglio.
Andrea Russo
Pubblicato anche su Abruzzoblog.it

domenica 18 aprile 2010

Splende il sole sull' "Adriatico". 3 a 0 alla Reggiana e biancazzurri primi.


Splende il sole sull' "Adriatico". Nonostante la pioggia battente che ha accompagnato il secondo tempo della contesa infatti i volti di dirigenti, giocatori e pubblico biancazzurri sono raggianti alla fine dell partita.
La tifoseria si gode la sua bella squadra ritrovata nello spirito e nel gioco, e supportata da una forma fisca finalmente ottimale. Finisce 3 a 0, ma già dopo una tentina di minuti i conti sembrano chiusi, grazie a due inzuccate di Tognozzi e Ganci.
La Reggiana, dal canto suo, combatte per un tempo, poi si abbandona al proprio destino.
Al 7' la formazione di casa è già in vantaggio. Tiro potente di Sansovini ribattuto in angolo. Sul cross dalla bandierina svetta indisturbato Tognozzi. La retroguardia emiliana non se ne avvede e per lui è facile beffare Tomasig.
Si susseguono poi azioni da una parte dall'altra e gli attaccanti ospiti si infilano rapidi tra le maglie della difesa. Solo gli interventi all'ultimo momento degli ottimi Olivi e Mengoni evitano il peggio.
La partita potrebbe cambiare volto, e invece è ancora il Pescara a segnare: Dettori si fa largo sulla fascia sinistra, si aggiusta comodamente il pallone e con molta bravura pesca Ganci; colpo di testa non facile e Tomasig nuovamene battuto.
Il vantaggio viene poi legittimato dal fatto che la Reggiana non riesce a reagire nella ripresa. La partita diventa una passeggiata per gli uomini di Di Francesco, che concentratissimi non concedono niente all'avversario.
La rete di Coletti è la ciliegina sulla torta dopo un lungo monologo Pescarese. La palla finisce in rete dopo che Alessi si è tuffato a prenderla con le mani, come se fosse lui il portiere.
Il giudice di gara Del Giovane di Albano Laziale concede il goal e lo grazia: solo un cartellino giallo per lui.
Al fischio finale i giocatori vanno sotto la curva, vezzeggiati da un pubblico contento, oltre che divertito.
Andrea Russo

sabato 17 aprile 2010

Sergio Caputo - Un sabato Italiano

Mines - Per diventare gay

La Juve di Galia e Tricella era molto più forte di quella attuale



Una Juve-Inter molto diversa dallo spettacolo pietoso visto ieri sera. Le squadre giocavano molto meglio e soprattutto si vedeva la mano degli allenatori dietro le geometrie dei protagonisti in campo.
Per la cronaca ieri è finita 2 a 0 per l'Inter, grazie a una perla di Maicon e un goal a porta vuota di Eto'o allo scadere dei novanta minuti. Il Brasiliano, in particolare, ha avuto il merito di sbloccare il risultato in un momento in cui i compagni erano molto imprecisi sotto-porta e la partita era ancora aperta. Ha saltato Felipe Melo palleggiando e dopo il terzo tocco ha scagliato un preciso bolide dal limite dell'area alla destra di Buffon.Un grandissimo goal, raro per il pregio del gesto tecnico.

http://www.youtube.com/watch?v=e5fdQ4eAZnI

venerdì 16 aprile 2010