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martedì 27 aprile 2010

Napolitano: "La magistraura faccia autocritica"

(Dal sito dell'Ansa)


ROMA - "Occorre adoperarsi per recuperare l'apprezzamento e il sostegno dei cittadini. E a tal fine la magistratura non può sottrarsi ad una seria riflessione critica su se stessa, ma deve proporsi le necessarie autocorrezioni, rifuggendo da visioni autoreferenziali". Così il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si è rivolto ai magistrati in tirocinio incontrati stamattina al Quirinale.

Nel duplice ruolo di presidente della Repubblica e di presidente del Csm, Napolitano evidenzia alcuni problemi che "in materia di giustizia continuano a creare apprensione". Innanzitutto, afferma il Capo dello Stato, "come ho già rappresentato al Csm lo scorso 9 giugno, il problema della crisi di fiducia insorta nel Paese sia per il funzionamento insoddisfacente dell'amministrazione della giustizia sia per l'incrinarsi dell'immagine e del prestigio della magistratura". Occorre dunque adoperarsi, sostiene Napolitano, "per recuperare l'apprezzamento e il sostegno dei cittadini e a tal fine la magistratura non può sottrarsi ad una seria riflessione critica su se stessa, ma deve proporsi le necessarie autocorrezioni, rifuggendo da visioni autoreferenziali". E' il percorso, ammette il Presidente della Repubblica, "non facile al quale può darsi positivo inizio se si stemperano le esasperazioni e le contrapposizioni polemiche che da anni caratterizzano il nodo "delicato e critico" dei rapporti tra politica e giustizia".

"Fate attenzione a non cedere a esposizioni mediatiche o a sentirvi investiti, come ho detto più volte in questi anni, di missioni improprie e esorbitanti oppure ancora a indulgere ad atteggiamenti impropriamente protagonistici e personalistici che possono offuscare e mettere in discussione l'imparzialità dei singoli magistrati, dell'ufficio giudiziario cui appartengono, della magistratura in generale". E' il consiglio che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha rivolto ai magistrati.

SCELTE CONDIVISE,STOP CONFLITTI - "Do volentieri atto al Governo al Consiglio superiore, alla magistratura e all'avvocatura di aver dato, nell'ambito delle rispettive competenze, concreto impulso all'accelerazione delle procedure giudiziarie. Vi è ancora molto da fare". Ha affermato Napolitano. "Vanno individuate strategie di intervento condivise che siano frutto di un confronto anche acceso ma costruttivo e che non risentano di un atteggiamento pregiudizialmente conflittuale". Napolitano resta convinto "come ho avuto modo di dire più volte, che la politica e la giustizia non possono e non debbono percepirsi come 'mondi ostili guidati dal reciproco sospetto'. Deve prevalere in tutti il senso della misura, del rispetto e infine della comune responsabilità istituzionale nella consapevolezza di essere chiamati solidalmente a prestare un servizio efficiente, a garantire un diritto fondamentale ai cittadini".

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