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lunedì 1 maggio 2023

Festa della Liberazione: il suo significato nel 2023


Nel video: Sandro Pertini parla della sua idea di libertà (in una conversazione più ampia sul socialismo, sulle sue idee e i suoi valori)


Trovo grottesco il fatto che non si possa discutere pacatamente, mettendo in dubbio anche le versioni retoriche e ufficiali pro governative in tema di Liberazione.

Ricordo brevemente che per "Festa della Liberazione" si intende la liberazione dalle truppe naziste del territorio italiano da parte dei partigiani e degli Angoamericani.

Piccolo particolare: in una decina giorni, dopo l'Armistizio di Cassibile dell'8 Settembre 1943, l'Italia è passata dall'essere alleata dei nazisti per poi stare al fianco degli Alleati.

Scendemmo in guerra, a furor di popolo e convintamente, tra strepiti di gioia in Piazza Venezia, contro Francesi e Inglesi, pregustando la vittoria e salendo sul carro del prossimo vincitore Hitler. Poi le cose andarono diversamente. Facile dire che gli Italiani fossero costretti e sotto le resrizioni della dittatura. 

A quell'odioso regime hanno cooperato attivamente milioni di Italiani e prima e durante l'insediamento del Fascismo ci sono voluti anni prima che tutte le libertà fossero soppresse. In quel periodo ci sono stati milioni di simpatizzanti e di soggetti attivi nella creazione della dittatura, con l'appoggio di industriali e della Chiesa stessa. Lo fecero anche in chiave anticomunista, giacchè la Rivoluzione di Ottobre spaventava ed era cosa recente; i movimenti operai scioperavano anche in Italia ed erano una minaccia credibile per l'alta borghesia.

In parole povere una minoranza robusta, consistente e determinata ha voluto instaurare il fascismo; in seguito una maggioranza in parte plagiata, in parte convinta ha voluto l'alleanza coi nazisti, con una opposizione costretta al silenzio, uccisa, epurata, esiliata, incarcerata e confinata.

Nel 2023 quale libertà dobbiamo festeggiare? Ci sono tassi di disoccupazione enorme e una qualità delle condizioni lavorative scarsa. Libertà vuol dire anche libertà dalla povertà, dall'umiliazione e dal bisogno. Questo lo sosteneva anche Sandro Pertini, capo partigiano prima e poi Presidente della Repubblica.

Abbiamo una piena democrazia? Riflettiamoci.

Abbiamo libertà di parola e di fare molte scelte. Non possiamo però votare il nostro deputato o senatore, perchè ci sono liste bloccate. Quando vanno al governo gli eletti fanno l'opposto di quello che promettevano in campagna elettorale, senza che nessun cittadino possa rivalersi di questo e farli dimettere.

Non possiamo votare il Presidente della Repubblica direttamente (viene scelto dai parlamentari).

Non possiamo votare direttamente per il nostro Presidente del Consiglio, cosicchè ci ritroviamo maggioranze innaturali destra-sinistra non volute da nessuno, se non dai politici,  con Draghi, un banchiere ben visto dai poteri forti internazionali, come Capo del Governo.

I grandi media spesso mentono spudoratamente per servire la politica e le lobbies.

Dobbiamo prendere ordini da Bruxelles, con leaders come Ursula Von Der Leyen che nessuno di noi Italiani prima conosceva e che noi non abbiamo scelto minimamente.

Abbiamo quindi la libertà di trovare un lavoro spesso misero, in cui con molte difficoltà e non molto spesso il più bravo emerge. 

Qualcuno con un salario o una pensione decente c'è ancora. Ci sono imprenditori che ce la fanno e che si creano un posto al sole, tra mille difficoltà, ma il quadro generale non migliora di certo, anzi.

Una vita dignitosa dovrebbe essere alla portata di tutti, non di una minoranza.

Abbiamo la libertà di usufruire di servizi pubblici in buona parte sono scadenti (salvo qualche eccezione) e a fronte dei quali paghiamo tasse alte e di vario genere.

Abbiamo la libertà di emigrare. Abbiamo la libertà di viaggiare coi pochi soldi che ci rimangono (i benestanti sono una minoranza e diventano sempre meno). Abbiamo la libertà di lamentarci e di protestare in piazza (tanto i vari governi non ascoltano e fanno lo stesso ciò che vogliono).

Il processo democratico è monco.

Dai tempi della seconda guerra mondiale, siamo influenzati pesantemente dalle decisioni di Washington. Abbiamo sul nostro territorio 19 basi Nato. In relazione ai tentati Golpe Di Lorenzo e Borghese, a Gladio, all'omicidio Moro, al dc9 Alitalia esploso sui cieli di Ustica e a tante troppe pagine oscure della nostra storia,  la regia occulta apparteneva a potenze straniere fuori dal nostro controllo.

Per i suddetti motivi: basta con questa maleodorante retorica, siamo nel 2023. Basta con questo fascismo morto e sepolto e con questo antifascismo che sa di fascismo e appoggia le angherie degli ultimi anni di matrice neocapitalista.

Festeggiamo pure la libertà il 25 Aprile, ma come valore da difendere ogni giorno e in parte da riconquistare.

L'austerity teutonica UE non ce l'hanno imposta i fascisti. I licenziamenti, le aziende e i negozi falliti grazie ad estremi lockdown e Green pass non li hanno portati i nazionalisti. Semmai coloro che oggi si definiscono antifascisti hanno appoggiato tutto questo e lodano come patrioti e intellettuali i nazisti di Azov e di Pravj sektor (non che l'armata Wagner sia da meno di tali ceffi).

Festeggiamo dunque la libertà, ma senza la cieca e stupida retorica odierna. Piuttosto, compiamo, ognuno nel proprio piccolo, gesti concreti per il suo raggiungimento. E a tal fine bisogna che tutti si comportino onestamente. Troppe volte reclamiamo diritti, troppo poco parliamo dei nostri doveri.

mercoledì 16 novembre 2022

Ecco perchè non mi fido dei "Professionisti dell'informazione"



É apparso oggi sul sito de Il Giornale il titolo: "Lavrov evitato da tutti e in ospedale".

Ecco uno stralcio: (Lavrov (evitato dagli altro partecipanti al vertice e nessuno voleva apparire con lui nella foto ufficiale, che è stata per questo abolita) appare in bermuda mentre sta lavorando su un balcone.

Tempo.co ci fornisce una versione diametralmente opposta, con tanto di foto:


"Jokowi welcomes Russian Minister Sergei Lavrov" - Jokowi (presidente dell'Indonesia dà il benvenuto  al Ministro Russo Sergei Lavrov.

Nella parte iniziale leggiamo: Il presidente indonesiano Joko Widodo o Jokowi ha accolto 17 capi di stato e capi di organizzazioni internazionali nel primo giorno del vertice del G20 all'Apurva Kempinski, tra cui il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov che, secondo quanto riferito, è stato portato in ospedale dopo essere arrivato a Bali.

Il rappresentante degli Affari Esteri Russo è stato talmente isolato che qui lo vediamo in una conversazione ufficiale con Antonio Gutierres, segretario generale delle Nazioni Unite.

Qui abbiamo Lavrov ancora messo da parte e visibilmente scontento.


Qui invece beve un caffè "Turco".



Qui invece Lavrov annuncia di aver avuto un colloquio con Macron, il quale ha affermato di voler continuare a mantenere i rapporti con Putin. Non abbiamo ragione di non credergli poichè sarebbe facilmente smentibile da parte Francese. Il video è stato pubblicato ieri su numerose testate ed ha una traduzione in Italiano.



Potrei addurre migliaia di altri casi di completa disinformazione come questo, in cui si disinforma con la volontà esplicita di farlo.

É per questo che da decenni dubito sempre dei media Italiani e cerco sempre di fare la tara di quello che leggo, vedo e ascolto.

Vi invito a fare lo stesso.

domenica 13 novembre 2022

Due serate a Budapest per Mario Biondi: teatro pieno e pubblico entusiasta.

 



Al Teatro Ram, pochi giorni fa, ho avuto la possibilità di seguire un concerto di Mario Biondi del suo tour "Romantic".

In fase di prenotazione quasi tutti i biglietti erano esauriti, sia nella prima che nella seconda serata.

Il Teatro Ram di Budapest è un centro polivalente con una sala concerti di 600 posti, ottima sia nella visibilità che nell'acustica, come nuova, tenuta in perfette condizioni e con tanto di gallerie.

Mario Biondi non ha bisogno di presentazioni anche nella capitale Magiara e non si è risparmiato. Oltre alla sua iconica "This is what you are" ha sciorinato per poco meno di due ore un bel mix di standards del jazz moderno, del pop e della musica Brasiliana. 

Smooth Operator di Sade e What's going on di Marvin Gaye, nella sua versione, dimostrano quanto mestiere ed esperienza abbiano raggiunto lui e il suo abbastanza giovane ensemble nel riarrangiare in chiave jazzistica dei brani già di per sè intensi e raffinati.

Il suo ultimo disco, pubblicato nel 2022, è Romantic, con inediti e covers, di cui alcuni brani sono stati eseguiti nelle serate dell'attuale tour.

Il musicista Catanese ha colloquiato col pubblico e lo ha coinvolto, alternando inglese ed Italiano, giacchè sapeva che in città ci sono molti turisti e residenti del nostro paese, che in effetti hanno scherzato con lui e hanno fatto sentire la propria presenza in sala.

L'interazione è riuscita ed ha reso il concerto un evento vivo, ricco di partecipazione, con tanti assoli dei singoli musicisti, che insieme al cantante per scherzo hanno eseguito canzoni note e fuori repertorio a richiesta.

A fine esibizione, mentre le parole della canzone che scandiva dicevano: I am coming to you, con molta educazione e senso dell'empatia, l'artista ha fatto il giro della platea stringendo la mano al pubblico.

Quest'ultimo era molto omogeneo, oscillante nella stragrande maggioranza tra i 40 e i 55 anni ed appariva molto distinto. Conosco però diverse persone al di fuori di questa fascia di età che apprezzano la musica di Mario Biondi, per cui non penso che sia solo questo il target.

Tutto sommato è stata una serata divertente, briosa, con pochi brani lenti, con gente divertita ma con stile sia sul palco che in platea.

sabato 12 novembre 2022

In un periodo storico come questo lo Stato deve assumere forza lavoro




Negli ultimi decenni si è fatta strada, anche a sinistra,  una retorica del settore pubblico brutto, sporco e cattivo. Come se tutti i dipendenti pubblici fossero fannulloni. Come se non ci fossero persone di grande intelletto e dai solidi valori nella amministrazione statale. Come se poi nel settore privato tutto fosse bello e non vi siano miserie di ogni sorta.

Questa campagna è stata funzionale a svendere aziende statali a privati e a ridurre il numero dei dipendenti pubblici (330 000 in meno rispetto al 2000)

Se a ciò si assomma: la precarizzazione del lavoro sia nel pubblico che nel privato partita negli anni '90, il mancato adeguamento del salario al costo della vita degli ultimi decenni, ne conviene un generale impoverimento dei lavoratori.

Non sono i privati il solo motore dell'economia. Prima del privato viene il pubblico. Se un sistema istituzionale solido non creasse i presupposti per fare impresa, quest'ultima andrebbe incontro alla legge della giungla e difficilmente andrebbe lontano.

Lo Stato crea le leggi che fanno ordine e regola la concorrenza. Lo Stato crea infrastrutture, porti, centrali elettriche, aeroporti, strade e quant'altro che servono a far nascere un tessuto industriale e commerciale.

I dipendenti pubblici spendono, creano mutui, acquistano case. Una intera porzione della libera impresa vive grazie ai dipendenti pubblici: 

bar e ristoranti nelle prossimità degli uffici, negozi di articoli medici, floreali e funebri accanto agli ospedali, fotocopisterie nei pressi di anagrafi, università e tribunali, et cetera et cetera.

Giorgia Meloni in campagna elettorale ha parlato come Berlusconi e Salvini: gli imprenditori sono il vero motore dell'economia per lei e questo è inesatto.

Pubblico e privato non possono prescidere l'uno dall'altro.

L'Italia non ha recuperato dalle ultime crisi, complici i piani di austerity e i mancati investimenti, anche a deficit, necessari a riprendersi.

Euro, Crisi del 2008, Covid, Crisi Energetica del 2022. Di fronte a questo non abbiamo visto capacità di ripresa.

Se ci sono milioni di disoccupati, lo Stato deve assumerne una parte. E non è vero che non ce n'è bisogno. I nostri ospedali ne necessitano, come la pubblica amministrazione e i nostri lentissimi tribunali. 

L'assistenza sociale ha bisogno di menti, braccia e investimenti.

I nostri beni culturali potrebbero essere sfruttati per portare ancora più turisti.

Potremmo incrementare musei, restaurazioni, personale addetto all'accoglienza, alla divulgazione, alla documentazione e alla preservazione della cultura e dell'arte.

Lo Stato deve spendere investendo sia in infrastrutture che in dipendenti pubblici, anche a deficit e perfino superando le stupidi e nocive regole di austerity europee che hanno fatto avvitare il tessuto economico e aumentare il debito pubblico.

Una spesa a deficit ben fatta porta i suoi frutti e le risorse a lungo andare aumentano. Per far questo lo Stato deve ricominciare a fare lo Stato e non obbedire ai dettami neoliberisti del "meno istituzioni e più finanza". 

E se qualcosa non funziona, nell'uno e nell'altro settore, si lavori per migliorare. 


Credete davvero che le ritirate dei Russi siano una vittoria degli Ucraini?



Contestualmente al referendum tenutosi a Dontsk e Lugansk i Russi si sono ritirati spontaneamente da Kherson e da altre zone contingue ad est dei territori di guerra. 

I tg ci mostrano la guerra coi videogiochi, spacciandoli per bombardamenti notturni.

Scambiano la piantina di Azovstal con la foto di un gioco da tavolo.

Danno per certo come di provenienza Russa un missile caduto a Donetsk che, almeno ufficialmente, è un tipo in dotazione agli avversari. 

Affermano che il personale dell'Isola dei Serpenti non si è arreso, in un atto di sacrificio eroico ma così non è stato.

Danno per certa la versione degli Ucraini e Americani su Bucha nonostante le palesi contraddizioni messe in luce da esperti del settore.

Affermano che il referendum nel Donbass è stato una farsa.

Secondo voi una popolazione quasi tutta russofona, uccisa e torturata dai militari Ucraini, ha avuto problemi a votare alla quasi unanimità per l'annessione alla Russia?

Tali torture sono documentate da agenzie Onu e da Amnesty International.

Il Cremlino lo ha detto chiaramente dopo la consultazione popolare a suo favore: - Adesso possiamo negoziare - 

Smobilitare, ridurre il proprio spazio ai territori che veramente interessavano e di cui tutto sommato volevano difendere la popolazione, è del tutto coerente con quanto accade. 

Nessuno nega le aspirazioni territoriali di Putin, che si è accorpato un altro territorio, d'altro canto.

Tuttavia, viene smentito chi dava il nuovo Zar come malato di mente e di corpo. Il Cremlino ha inteso sin dall'inizio condurre una guerra a basso voltaggio, pur sempre con migliaia di morti e tanta distruzione, ma infinitamente meno dannosa e letale di quella che avrebbe potuto portare a termine.

Ora Putin vuole negoziare e anche Biden sta spingendo Zelensky alla mediazione. La pace vera si avrà però quando i capi delle due superpotenze alzeranno il telefono e si metteranno d'accordo sulla paternità dei territori e sulla collocazione Nato o meno dell'Ucraina.

venerdì 11 novembre 2022

Quando un paese fa i propri interessi, lo scontro talvolta è necessario




La Francia ha una percezione abnorme di sè. Pensa, di essere una grande potenza geopolitica, al pari di Stati Uniti, Russia e Cina.

Questa dissociazione dalla realtà e da una equilibrata valutazione di sè stessi ce l'ha da secoli. Basti ricordare di quando, il 22 aprile 1849, marciando  verso la Repubblica Romana,  arrogantemente i loro generali dichiararono: - Gli Italiani non si batteranno perchè sono dei codardi -  Furono sconfitti e rincorsi dai Garibaldini. 

Potremmo fare menzione di quando inopinatamente Napoleone tentò la sua ben nota campagna di Russia.

L'Italia di inizio duemila, invece, è prona e servile anche nei confronti di realtà modeste come Egitto, Francia, Germania ed altre.

Verità e giustizia per Giulio Regeni non le abbiamo avute, Cesare Battisti (il terrorista) ha goduto per molti anni di protezione politica da Francia e Brasile con tutti gli onori (scrittore di romanzi noir addirittura).

Gli accordi internazionali sui migranti in parte sono stati scritti male anche grazie a Renzi e alla mentalità  del centrosinistra.

C'è stata mollezza nel farsi rispettare oltralpe, lasciando che la barbarie della polizia gallica inviasse indietro i migranti a suon di manganellate.

Per non parlare poi della acquisizione dei nostri marchi industriali o del tratto di mare donato ai nostri cugini transalpini.

Una vergognosa calata di braghe ha caratterizzato i nostri rapporti recenti coi Francesi, corollati dalle risatine di Sarkozy con la Merkel.

Ora la musica è cambiata. Dopo la solidarietà praticamente nulla della circense Europa, che esiste come entità politica solo quando deve autolesionisticamente prendere sciagurate decisioni che danneggiano i suoi cittadini, 

la Francia ha deciso di far sbarcare una nave di migranti a Tolone ma preannunciando fulmini e saette. Ha detto che straccerà gli accordi sui migranti e invita gli altri stati europei a fare lo stesso, contro l'Italia.

Il bello è che quando qualcosa anche di piccolo non va bene ai governanti francesi loro mica usano il linguaggio della diplomazia e della politica. No, loro urlano in faccia ai nostri rappresentanti.

Atteggiamento arrogante e presuntuoso. Alcuni ci accusano di essere disumani. Loro che ancora oggi sfruttano l'Africa in mille modi diversi, più di tutti gli altri paesi occidentali. Ci vuole una certa faccia di bronzo.

Ma se bronzea è la loro faccia, d'acciaio saranno le nostre braccia.

La pacchia è finita. Che sia per mano della Meloni o di un altro, che sia finita per davvero. Il governo attuale, a cui pure non risparmio alcune critiche, si fa rispettare.  Quelli precedenti mandavano i Sandro Gozi di turno a prestare servizio per il governo di Parigi.

lunedì 7 novembre 2022

Io non dimentico Mister DPCM


I Movimento 5 Stelle gode di ottima salute. Lo vota il 15% della popolazione, ottiene consensi su reddito di cittadinanza e pacifismo.

Non è ormai però ne' il M5S di Grillo, ne' quello di Di Maio.

É il nuovo corso di Giuseppe Conte, con un approccio più da partito che non si presenta ormai come una forza antisistema (ma probabilmente non lo è mai stata).

Il professore di Diritto, elegante, maturo, pacato, di bell'aspetto, raccoglie consensi e sta imparando a fare politica sul serio.

Io però non dimentico di come ha privato gli Italiani delle proprie libertà e di quante ottuse e controverse regole cambiavano quasi ogni giorno.

Mai visto niente di simile prima. Se ti recavi ad un supermercato di 500 metri più lontano da quello vicino a casa tua, venivi multato.

Per mesi tu, Italiano, non sei potuto uscire di casa, con provvedimenti di nessun valore scientifico e che dati alla mano non hanno fermato quella che poi si è rilevata poco di più di una influenza stagionale.

Multe a poveri anziani che passeggiavano da soli, autocertificazioni a go go, milioni di negozi chiusi e migliaia di essi falliti.

Potremmo andare avanti per ore. Conte si è piegato al clima di terrorismo pandemico, avallandolo con le sue decisioni. 

Logica conseguenza ne è stata la speculazione delle case farmaceutiche, che senza adeguata sperimentazione hanno inoculato il loro siero inefficace, ripetuto diverse volte e ancora inefficace, che ha portato miocarditi, morti precoci, infarti, astenie varie e tanto altro.

Conte voleva difendere la popolazione? Può darsi. Il risultato però è stato: ospedali intasati dove gente anziana è morta da sola senza il conforto dei parenti, intubazioni inopinate, cure domiciliari snobbate, cura del plasma ignorata altrettanto, economia distrutta, garanzie costituzionali violate.. 

Grazie Mister DPCM.


domenica 6 novembre 2022

Ucraina, l'altra verità

Documentario in due parti del regista Massimo Mazzucco
Documentario del regista Massimo Mazzucco in due parti 

Ecco la seconda parte, che riguarda gli sviluppi più recenti. Ecco come un paese, in cui convivono due 

popolazioni, Russa e Ucraina, diventa una polveriera e scivola verso la guerra civile prima ed un 

conflitto internazionale dopo. Ripeto anche in questo post: auspico pace, salute e serenità al popolo 

Ucraino, che è incolpevole un buona parte di quanto succede. Al tempo stesso auspico pace per la

popolazione del Donbass, che vive da 8 anni nelle cantine, con i bambini che perdono i denti per 

mancanza di vitamina D. Quello che però assolutamente non va bene è la narrazione dei nostri media a

senso unico, spesso disonesta, sciatta e infantile.


Video di Zelensky in grave stato di alterazione

Quando il dittatore Vladimir Putin sosteneva che a capo dell'Ucraina ci sono un manipolo di nazisti, gay e di drogati aveva torto?

Non c'è nulla di male ad essere gay, mentre sulle altre due cose, visto che si tratta di statisti e uomini di potere e non di cittadini qualsiasi, avrei qualche dubbio.

Sulla droga, giudicate voi








Il bello è che la propaganda nostrana ed occidentale si ostina a dipingere Putin come malato, anche dopo le sue ultime apparizioni pubbliche dove nulla lo lascia mentale, ne' fisicamente ne' mentalmente, mentre tace quasi sempre sulle condizioni del leader Ucraino (delle condizioni di Biden già sappiamo)

Comprendiamoci: io non esulto se una persona sta male. vorrei vedere Zelensky in buone condizioni psicofisiche condurre il proprio popolo verso la pace e la prosperità.

Altra cosa è scrivere numerosi articoli ed interi libri di elogio al suddetto politico.

É lui l'uomo a cui stiamo donando soldi, armi e che dovrebbe condurci verso una pace onorevole?