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mercoledì 21 febbraio 2024

Reazioni dei Russi alla morte di Navalny

A quanto pare a diversi media e bloggers locali e stranieri in Russia è venuta in mente l`idea di interpellare la gente per strada sulla morte di Navalny. 

Nel video di Radio Free Europe gli intervistati parlano con una certa tranquillità, ma non senza timore.

In altri video la paura e gli accorgimenti per evitare ritorsione sono presenti eccome.

Una ragazza si dice a favore di una opposizione in Russia, deve esserci per lei. Non si tratta tanto di Navalny come politico, ma ci vuole una opposizione, bisogna poter esprimere un pensiero critico.



 


Qui invece abbiamo un videoblogger alquanto bonario in genere, ma arguto e simpatico. Normalmente il gentiluomo di madrelingua inglese si dedica alle bellissime donne del posto, per fare piccoli esperimenti sociali. Ricordo chiaramente un video in cui distribuiva rose rosse con un po` di placida furbizia.

Il suo canale si chiama Sam`s Russian Adventures.


 



Altre reazioni sulla morte di Navalny. Qui abbiamo diverse persone, in mezzo ad altre indifferenti o impaurite, che supportavano Navalny e ne ammiravano il coraggio. 

L`uomo magro col berretto si dice scosso e di non aver dormito durante la notte. Ha tratto ispirazione dalle parole di Navalny e dai suoi ideali. Posizioni simili sono espresse dalle due ragazzine, dalla signora con gli occhiali neri, dalla signora col berretto colorato e dall`uomo con viso scavato, occhiali e vestiti marroni.


   



Questo invece è un video recente girato a Rostov. La domanda è brutale: Putin ha ucciso Navalny? 

Qui a Rostov la situazione è un po` diversa: troviamo diversi supporters di Putin. Per alcuni Putin non avrebbe tratto alcun beneficio dall`uccidere Navalny ad un mese dalle elezioni. 

E` probabile per loro che sia stato qualcuno che vuole mettere Putin nei guai. 

Un ragazzo accenna al fatto che Rostov è vicina alla Crimea e non lontana dalla guerra e che è meglio votare Putin affinchè si continui a stare vigili militarmente, altrimenti si rischia un arrivo del nemico.


   



Questo invece è un video in cui si chiedeva una opinione ai passanti su Navalny quando era ancora vivo, due anni fa. C`è addirittura qualcuno che dice: "E` pericoloso parlare di questo in questo paese!"


   


Questo invece è un video di sei mesi fa in cui si chiedeva un parere alla gente sulla  condanna di Navalny  a diciannove anni di prigione. 

Anche qui c`è rassegnazione, indifferenza, un retropensiero del tipo: non è giusto, ma è meglio che non sia capitato a me. C`è anche chi parla di Sergei Furgal, di cui parleremo in futuro. L`ultimo intervistato sul muretto è stato così coraggioso che hanno pensato bene di oscurargli il volto per la sua sicurezza.


   



L`ultimo contributo filmato riguarda la condanna di Navalny a diciannove anni di prigione, girato a Mosca. In molti rispondono con timore. La coppia di vecchietti verso la fine è sardonica: "Bene, sta in prigione, è trattato bene, mangia e beve, lo fanno lavorare e questo è educativo". E gli mandano anche un video-saluto in stile Cristiano Militello. 


Un ragazzo con gli occhiali da sole verso la fine del filmato, viene pressato dal videoblogger: "Non ha senso lottare per opporsi, non si ottengono risultati. Bisogna lavorare su se stessi, liberare le catene della propria mente prima di quelle vere. Bisogna studiare, migliorarsi, evolvere".


- E` difficile evolvere stando diciannove anni in carcere - ribatte il biondo videoblogger. Il malcapitato ragazzo chiamato a rispondere sembra non poter davvero dire quello che vorrebbe, è in difficoltà e vorrebbe solo andare via. 

Non può certo lui fare la rivoluzione per tutti, di sicuro non vuole farsi incarcerare per aver parlato troppo davanti a un hippy col microfono. L`hippy ossigenato del canale youtube, va ammesso, ha però un grande coraggio.




 

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