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lunedì 12 gennaio 2015

Io NON sono Charlie Hebdo

Tutti abbiamo assistito attoniti alle vicende di violenza che hanno riguardato i fratello Kouachi e Amedy Koulibaly.

Sono morte diciassette persone per causa loro, vi sono ancora dei feriti gravi inoltre. Comprendendo i tre terroristi, i morti salgono a venti.

Domenica 11 Gennaio in molti sono scesi in piazza a Parigi e altrove, per dire: "Io sono Charlie". Molti giornalisti e politici hanno indicato i vignettisti di Charlie Hebdo come degli eroi della libertà di espressione.



Disegnare Gesù e Maometto in pose oscene è un gesto di odio

Io NON sono Charlie e sono fiero di essere diverso da quella scellerata redazione.

Disegnare la Trinità in una immagine porno è dimostrazione di libertà? Offendere in numerose vignette il sentimento religioso di miliardi di persone tra cristiani, musulmani ed ebrei è un segno di civiltà e di superiorità?

Io credo nel rispetto, tali vignette sono un gesto di volgarità, di stupidità e di odio. Se mai entrassi in una moschea, in una sinagoga o in un tempio buddhista mostrerei rispetto e seguirei le loro regole di comportamento.


Il terrorismo è frutto anche  delle guerre di Europei e Americani

L'occidente non è esente da colpe, se oggi i terroristi si sono moltiplicati. Gli stati occidentali hanno bombardato l'Iraq e la Libia.
Hanno deposto dei dittatori crudeli, che mantenevano però l'ordine in due paesi che non erano pronti culturalmente per la democrazia.

Ora in Iraq e in Libia regna il caos, c'è una guerra civile incontrollabile e gli estremisti islamici uccidono, arruolano fanatici, trovano l'appoggio di altri arabi disposti a finanziarli e portano avanti una battaglia nei confronti dell'occidente.

L'occidente deve aprire gli occhi di fronte alle sue responsabilità. Sarkozy spinse molto per bombardare la Libia e fu il principale artefice della rimozione di Gheddafi. Oggi dalla Libia partono tanti islamici, tra cui anche qualche fanatico, diretti in Italia, in Francia e nel resto d'Europa.

Tra l'altro, secondo alcune fonti, lo stesso Sarkozy avrebbe avuto affari con lo stesso Gheddafi. Il figlio del dittatore giocava nel Perugia, la sua famiglia era proprietaria del 5% della Juventus.

In Italia, fino a poco prima della guerra che lo rovesciò, il rais libico fu accolto come una star dai nostri governi in numerose occasioni. Piantò la sua tenda a L'Aquila in occasione del G8. In un'altra occasione catechizzò un gruppo di modelle e ne convertì due all'islam.

Ma come, non era un feroce criminale? Quando ci sono gli idrocarburi di mezzo, si fa presto a cambiare parere.


Dobbiamo rinforzare il dialogo e risolvere le cause dell'odio

Bisogna dialogare con l'Islam, fare in modo che gli immigrati musulmani che hanno diritto di restare in Europa si integrino nella società. Nelle periferie di Parigi, da cui venivano i tre terroristi in questione, si pone da molti anni il problema di un miglioramento delle condizioni di vita.

Hollande, Renzi, la Merkel e gli altri capi di stato occidentali, invece che fare retorica in piazza, dovrebbero implementare la sicurezza nei loro rispettivi paesi e ascoltare le voci del disagio che provengono dagli ambienti simili a quello dove sono nati i tre Jihadisti.

Le questioni internazionali non si risolvono con le guerre e questo non l'ha capito nemmeno Obama, che se non fosse stato per Putin avrebbe bombardato anche la Siria.

L'occidente non può essere il dominatore del mondo. Deve dialogare con le altre culture, come ad esempio la Cina e il sud est asiatico. Deve instaurare rapporti di pace con tutti i paesi islamici e deve produrre uno sforzo anche per pacificarsi con l'Iran, con la Palestina e con tutti gli stati definiti "canaglia".

Se l'Africa è nel caos, con milioni di persone che muoiono di fame e malattie, con governi corrotti o con leadership militari e sanguinarie, forse è perchè gli Europei prima e gli americani dopo hanno colonizzato questo continente e continuano a farlo in forma più discreta.

L'odio, anche quello più fanatico, non nasce dal nulla. Se Europa e Stati Uniti cambieranno strada, il terrorismo islamico non avrà più ragione di esistere.

Andrea Russo


2 commenti:

Miranda Assandri ha detto...

Caro signor Russo,anch io non sono un Ciarli,ma una bella querelle alla faccia di non me la lascio negare,sono felice che i cristiani abbiano un papa finalmente, e in quanto alle ragazze...so giovani ,loro,ma che dire dello stato?! Meglio tacere,io non possiedo tutto il suo buon senso .cordialita',Miranda.

Miranda Honauer ha detto...

Buona sera signor Russo, mi sono riletta e ho visto di aver scritto "querelle",ma intendevo fare una quenelle che è tutta un'altra storia.Chiedo scusa. Lei sarà antico ma io sono una dinosaura.Buon anno anche a Lei e grazie.Miranda. PS : sto aspettando il burka che ho comandato, si sa il nero sfina e poi finalmente potrò nascondere rughe e capelli grigi.......un sorriso!