Avvertenza

E' consentito riportare e linkare gli articoli di questo sito, a patto che vengano riportati nome, cognome e fonte. L'autore si avvale della facoltà di tutelare i contenuti qui pubblicati nelle sedi e nei modi che riterrà più opportuni.
Il blog di Andrea Russo è un sito di opinione e di intrattenimento. Non è, nè intende, essere una testata giornalistica e non ne ha le caratteristiche (redazione, periodicità fissa, registrazione presso un tribunale, et cetera).
E' pertanto dispensato dalle regole riguardanti la stampa nei periodi elettorali.

martedì 15 dicembre 2009

Goran Kuzminac, un simpatico vagabondo


Vi consiglio di leggere l'autobiografia del cantantautore sul sito www.gorankuzminac.it

Sono passato dall'essere un cantante emergente a cantante storico senza passare alla cassa

Sono passato dal "Devo fare un disco" al "Voglio fare qualcosa di nuovo"

"I miei dischi escono ad intervalli fisiologici. Prima vivo la mia vita, nel modo piu' intenso possibile per avere qualcosa di nuovo qualcosa da raccontare."La domanda che mi viene più spesso rivolta è perchè non sono piu' conosciuto, trasmesso, programmato?(...) Non telefono ai politici, ho un pessimo carattere, e sono l'ultimo degli idealisti..."

Se c'è una grande verità nella musica moderna, è quella che molte volte gli artisti più bravi vengono messi da parte, per varie ragioni. A volte succede perchè hanno una personalità forte, e sono capaci di resistere ai tentativi da parte degli editori di svilire la propria arte per renderla il più possibile commerciale. Un altro motivo è che si crede, non sempre con buona ragione, che la musica d'autore sia per pochi.

Tutto sommato, ci sono artisti che sopravvivono lo stesso mantenendo integra la propria vena artistica e non scendendo troppo a compromessi.

Goran Kuzminac appare ancora una persona semplice e schietta, e spesso afferma: "Il mio vantaggio è quello di non essermi mai preso troppo sul serio, e per questo riesco a godere della mia musica, a divertirmi e a fare concerti sentendo il feeling con il pubblico".




Il nome ne rivela le origini slave, infatti è nato a Zemun, nell'hinterland di Belgrado, nel 1953.
A soli 6 anni si trasferì con la famiglia a Trento, e frequentò per alcuni anni le scuole medie e il liceo in Austria. Si laureò in medicina a Padova, ma già a 23 anni ebbe il suo primo contratto discografico grazie alla fiducia accordatagli dal produttore Vincenzo Micocci, su segnalazione di Francesco De Gregori.

La sua prima hit di successo, Stasera l'aria è fresca, risale al 1979 e ben evidenzia il suo spirito libero. Kuzminac ha la capacità di mettere in poesia ciò che poetico non è, e questo appare in un suo pezzo successivo del 1980, Ehi, ci stai, allusivo e delicato al tempo stesso, con cui costruì un altro mattone della popolarità e della stima di cui gode tuttora.

Brani forse non famosissimi, ma di alto livello, sono Il Barone Rosso, Stella del Nord e Tempo, brano sulla vita di coppia. La lista potrebbe essere lunga. Nel corso degli anni, dopo un periodo di parziale oblìo, è tornata una certa attenzione nei suoi confronti da parte dei media e del pubblico, e, fattore importante, tanti ventenni oggi ascoltano la sua musica e vanno ai suoi concerti. Questo è un segno che Kuzminac tiene il passo coi tempi, arricchendosi di nuove sonorità e imparando a fare cose nuove.

Suo, ad esempio, è il video di "Amore di malumore" in cui si è occupato di ripesa, montaggio e animazione.
Nuvole straniere è un brano che compare nell'omonimo album.Esistono almeno due versioni, una cantata da solo e una in duetto con Silvia Mezzanotte,cantante dei Matia Bazar dal 1999 al 2004. Il brano compare anche nel disco della cantante bolognese "Lunatica" col nome "Al di là del mare" e anche il testo cambia un po'. E' un brano che più di molti altri si presta ad una coppia di voci maschile e femminile. Anche qui ciò che appare fuori posto, o non è bello da dirsi, viene investito da un raggio di luce: "le gambe belle che comprato hai, per costruire una famiglia da sfamare" si inseriscono in un testo di rara bellezza.


Nessun commento: