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venerdì 5 dicembre 2008

Crisi economica globale: alcune considerazioni

I membri del governo, i dirigenti dei gruppi bancari, oltre a molti noti economisti, sono ottimisti sulla tenuta dell'economia italiana nei confronti della crisi globale. Questo dato non è stato messo in dubbio nemmeno dall'opposizione. Anche da recenti sondaggi, come quello recente del Censis, è confermata questa tesi. Le aziende italiane sono dotate mediamente di una buona liquidità e il sistema bancario è solido.

Non confondiamo la crisi globale con la crisi economica europea degli ultimi anni

Sono due cose differenti. In Italia le ragioni per cui l'economia non vola sono poche e semplici:

-Lo spostamento di risorse economiche italiane all'estero, in paesi in cui la manodopera è più bassa.

-La conseguente concorrenza che giunge da questi stessi paesi.

- l'aumento dei prezzi avutosi con l'euro, a cui i salari non si sono ancora riallineati.

Il motivo principale della crisi economica italiana, però, sono

-Gli sprechi economici di 50 anni al potere di Democrazia Cristiana, Psi e altri vecchi partiti.

Soldi spariti, opere incompiute, collusioni con la criminalità organizzata, corruzione, eccesso di statalismo, inefficienza del settore pubblico, una miriade di enti pubblici, eccessiva ingerenza della politica: sono tutti fattori negativi che hanno origine in quegli anni e che ancora persistono.

La differenza tra ieri e oggi è che oggi c'è una maggiore coscienza di questi errori, ed i politici, in parte, stanno facendo autocritica.

Abbiamo più di 4 milioni e mezzo di dipendenti pubblici: troppi.
Abbiamo in media quesi 50 parlamentari per ogni regione.
20 consigli e giunte regionali
oltre un centinaio di giunte e consigli provinciali
circa 4000 giunte e consigli comunali
una miriade di enti statali e parastatali.

Le tasse sono troppe perchè stiamo pagando i debiti del passato e quelli presenti, e perchè c'è un apparato pubblico elefantiaco, e in molti casi, malfunzionante.

Abbiamo un'università dove i soldi sono elargiti allegramente, e una impostazione di sistema in cui, i professori, se vogliono, possono impunemente fare i lavativi.

La vera crisi è quella dovuta a motivi interni. Ecco alcune proposte

Troppe tasse stanno ingessando l'economia.
le soluzioni sono, in sintesi:
- Privatizzazioni fatte con criterio e regolamentate.
-Tagli agli sprechi del settore pubblico.
- Leggi più severe in molti campi.
- Maggiore efficienza del settore pubblico (comprese le università pubbliche)
- Meno burocrazia
- In conseguenza del risparmio ottenuto dall'attuazione dei punti precedenti, una riduzione delle tasse.

Mentalità
Nondimeno, ritengo che anche un cambio di mentalità gioverebbe a un popolo come il nostro, diventato troppo pigro e molle, e con scarso spirito di iniziativa. Questa stessa scarsa iniziativa si intravede in campo economico, dove c'è poco coraggio negli investimenti e poca fiducia nelle potenzialità degli italiani.

C'è poca presa di coscienza delle qualità di tanti professionisti italiani, tecnici, medici, ingegneri, intellettuali, creativi, che sono sottoimpiegati e non trovano l'opportunità di esprimere il loro alto potenziale.


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