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martedì 30 gennaio 2024

La versione di Marianna


Marianna Vyschermiskaya è la ragazza che scese via dall`ospedale di Mariupol in seguito ad una esplosione, col pancione, qualche contusione, ma sostanzialmente in buone condizioni.

La stampa occidentale ha fatto ripetute figuracce su questa foto. Volevano farne uno dei simboli delle vittime dei Russi.

Con pacatezza e vivendo la sua vita di ragazza normale, Marianna li ha smentiti e sbugiardati, semplicemente raccontando di sè, delle cose normalissime che ha fatto dopo quel bombardamento e di quello che le è successo.

Semplicemente è tornata a casa, ha partorito ed è stata con la sua bambina, la sua famiglia e suo marito. La sua normalità consiste da quasi dieci anni in allarmi a tutte le ore del giorno, bombardamenti, una paura che diventa routine.

Inoltre nega che ci sia stato un attacco aereo: lei non ha sentito aerei volare, conosce fin troppo bene il loro rumore e quello delle bombe, oltre al tipo di crateri che esse lasciano.

Lei quando è uscita con le sue gambe dall'ospedale in fiamme viveva già da otto anni sotto i bombardamenti. La sua città, Donetsk, come racconta lei stessa, è passata in poco tempo dal contare oltre un milione di abitanti a soli settantamila.

Alle bombe lei ci è abituata con quotidiano fatalismo e rassegnazione.

Marianna vive in una zona a maggioranza Russofona, dove per molti tra l'essere Ucraini non è molto diverso. E` la zona che dopo varie vicissitudini ha chiesto prima più autonomioa e poi l`indipendenza.

Immaginate da che parte può stare una persona comune come lei che vede arrivare i carri armati Ucraini distruggere la sua città, torturare e uccidere la sua gente. E' vero anche che secondo i report dell'Unesco e di Amnesty International simili azioni sono state prodotte dalle armate Wagner.

Tuttavia resta il fatto che nell`est dell`Ucraina hanno ricevuto l`invasione dei carri armati del loro stesso governo, che ha portato la guerra nelle loro case.

Quello che Marianna afferma conferma chi non la pensa come il mainstream. A dirlo è una donna che vive sul posto, che porta le sue testimonianze dirette.

Questo fa andare di matto la nostra propaganda, che se ne esce con queste sparate:




Questo articolo svela tutti i limiti della nostra stampa. Chiamare traditrice una ragazza che da dieci anni ormai subisce i bombardamenti Ucraini di un governo che se la prende con la parte russofona del paese è semplicemente demenziale. 

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