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sabato 2 settembre 2023

Calciomercato Pescara: il punto alla chiusura dei battenti


Nella foto:lo stadio Adriatico Cornacchia di Pescara dopo la recente ristrutturazione


Il Calciomercato del Pescara si è chiuso ieri alle 20:00. Ho già espresso delle opinioni di recente in merito alla campagna acquisti. Poco è cambiato in seguito. Mancavano una mezzala e un difensore. Sono arrivati Franchini e Di Pasquale, entrambi dal discreto curriculum.

Possiamo già svolgere alcune riflessioni in merito.

La prima è che Lescano, bomber da 21 reti la scorsa stagione, con due mesi e mezzo passati in panchina per motivi disciplinari, non è stato rimpiazzato adeguatamente, almeno sulla carta, dai subentrati Tommasini e Accornero.

La seconda: ci sono degli elementi nuovi e in parte sconosciuti perchè provenienti dalle squadre Primavera o con poca esperienza, per cui bisogna per forza vederli all'opera per saperne di più.

Terza: alcuni elementi possono essere considerati come buoni acquisti: Tunjov, Squizzato, lo stesso Di Pasquale e anche Franchini. Con l'arrivo degli ultimi due si è ribilanciata un minimo una rosa molto giovane.

Quarta: alcuni elementi considerati giovani l'anno precedente hanno un anno in più alle spalle e questo rodaggio potrebbe essere positivo. Plizzari, Mesic (che è in crescita di condizione e l'anno scorso non ha giocato per molto tempo ed era reduce da un infortunio grave). Soprattuto Pellacani, che è un centrale o anche esterno grintoso, non ha giocato per la maggior parte della stagione l'anno scorso e quest'anno si propone come l'uomo in più.

In definitiva, le cessioni di Lescano, Rafia e Delle Monache farebbero pensare ad un indebolimento, ma al di là di chi li sostituisce adesso nei loro specifici ruoli, ci sono parecchi calciatori nuovi che vanno valutati sul campo e che potrebbero compensare le partenze e rendere la squadra al livello dell'anno scorso almeno.

Il Pescara non parte favorito in questo campionato, in questo girone B e soprattutto ai play off dove ci saranno quasi sicuramente corazzate importanti negli altri gironi come Avellino e Catania, tanto per gradire.

Il fattore Zeman, tecnico che quando riesce a trovare la stagione giusta può fare la differenza come già è avvenuto a Pescara nel 2011, potrebbe essere il vero valore aggunto e far rendere un 20-30% in più un parco giocatori sulla carta discreto ma non eccelso.

Oggi, alle 20:30, ci sarà la Juventus Next Generation all'Adriatico. Si possono prevedere forse 5500 - 6000 spettatori. Ieri alle 20:00 i biglietti venduti erano quasi 3000 di fronte ai 1500 abbonamenti. 

Non male, vista la campagna abbonamenti fiacca e la disaffezione cronica della piazza verso la dirigenza del Delfino.

Anche questo fa parte dell' "effetto Zeman"

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