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martedì 24 settembre 2013

Pescara è sempre più nel caos tra lucciole, senzatetto e immigrati clandestini

Spesso siamo immersi nelle nostre faccende, nei nostri pensieri, e non notiamo certe cose che accadono sotto i nostri occhi. Non si può però fare a meno di notare quanto Pescara sia divenuta una città degradata. 

E’ un posto in cui non si può più camminare senza essere importunati da mendicanti, posteggiatori abusivi, tossicodipendenti in cerca di spiccioli, immigrati comunitari ed extracomunitari senza fissa dimora, ubriachi o sfaccendati. 

Di notte le strade si riempiono di prostitute, e benchè le forze dell’ordine intervengano, tornano libere. Nel frattempo i loro protettori romeni e albanesi girano con le Bmw. 

Vi sono parcheggi a pagamento, che costano cari, gestiti dal Comune. Poi ve ne sono altri teoricamente non a pagamento in cui vi sono stabilmente i parcheggiatori abusivi. Spesso questi signori non chiedono, pretendono che sia dato loro qualcosa, intimidendo gli automobilisti. Nel parcheggio di Via Ostuni, proprio di fronte alla Prefettura, stazionano loschi individui che a volte fanno a botte tra di loro per la gestione del parcheggio. 

Poi vi sono delle sedicenti associazioni che mandano in giro ragazzi trasandati, provenienti dalla Campania e dalla Puglia, che fanno finta di darti un volantino e poi chiedono soldi per presunte donazioni ai ragazzi tossicodipendenti (quindi a loro stessi, probabilmente). 

Nello stop vicino a Ponte Risorgimento si posizionano, da poco tempo, aitanti giovanotti dalla carnagione scura che, senza chiedere, si avventano contro le automobilie iniziano a pulire i vetri. Quello che bisogna chiedersi ora è: vogliamo affrontare il problema o fare finta di niente? 

E’ vero: alcune leggi dello stato non consentono sempre di prendere provvedimenti efficaci. E’ anche vero che i prefetti hanno a disposizione l’opzione del foglio di via, che non utilizzano abbastanza. 

La tendenza degli ultimi governi nazionali è stata di alzare bandiera bianca: bisogna svuotare le carceri, non si fa nulla per mandare a casa gli stranieri che delinquono. Pescara deve dunque rassegnarsi a diventare un posto malfamato e insicuro?

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