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lunedì 3 giugno 2013

Fuori dall'Euro, subito, si può e si deve.


"Sulle banconote in euro sono disegnati solo ponti e finestre, luoghi da cui, di solito, ci si butta".
Alberto Bagnai, Economista

Uscire dall'euro si può e si deve. Non è vero che comporterà problemi, come la propaganda filoeuropea ci sta dicendo negli ultimi tempi. L'Italia ha bisogno di riappropriarsi della sovranità monetaria, e di nuove politiche valutarie che, come fino a trent'anni fa avveniva, porteranno nient'altro che benessere, perchè pensate per il benessere del popolo.

La Bce è governata dall'alta finanza, così come le istituzioni europee. Lo sapevate che l'Europarlamento non decide quasi niente? Lo sapete che i vertici europei si eleggono tra di loro senza ricorrere al voto dei popoli interessati?

Sapete inoltre che la Bce è posseduta dalle banche private, e che Mario Draghi, Mario Monti, Romano Prodi fanno parte del gruppo Bilderberg, una sorta di loggia massonica dell'alta finanza?

Ricordate la lettera con la quale Trichet, l'ex capo della Bce, chiedeva al nostro governo di tagliare le spese per le pensioni? Con quale autorità interveniva nella nostra vita istituzionale? Con quale diritto Angela Merkel ci ha imposto Mario Monti, con la complicità di una nostra classe politica debole? Con quali argomenti hanno poi cercato di influenzare la nostra campagna elettorale scagliandosi contro i partiti meno europeisti?

Tre cose si possono e si devono fare con facilità e decisione:

1 Fondare la nuova lira ed uscire dall'Euro

2 Rinegoziare i debiti  a tassi più vantaggiosi, convertendoli in lire. Contrariamente a quanto dice una certa stampa ignorante, se i debiti vengono ripagati  in lire, con l'eventuale svalutazione della nostra moneta, i debiti si riducono.

3 Ridiscutere e all'occorrenza recedere dai trattati Europei, nell'ottica, finora non perseguita, di un vantaggio reale per il nostro paese. Finora tali accordi hanno portato all'Italia e ai popoli europei solo miseria e impoverimento


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