Nella foto: Birkir Bjarnason, il migliore in campo oggi all'Adriatico
Negli scorsi articoli sul Pescara avevamo azzardato una ipotesi: se la squadra di Bergodi avesse prediletto un modulo più difensivo, le cose sarebbero andate meglio.
La partita di oggi col Genoa ci dà ragione, almeno per ora.
I biancoazzurri sono stati attenti a superare indenni i primi dieci minuti, spazio temporale in cui generalmente subiscono il vantaggio avversario. Hanno poi fronteggiato alla pari nel primo tempo un discreto Genoa, che ha badato molto al possesso del pallone.
Nel secondo tempo il Delfino, insolitamente preciso nei passaggi, ordinato nelle idee di gioco e attento ai raddoppi in fase difensiva, ha capitalizzato quanto di buono aveva mostrato nella prima frazione. Ispirati dall'Islandese Birkir Bjarnason, un po' lottatore e un po' uomo d'ordine, i padroni di casa hanno steso con uno-due micidiale per il Genoa, decretando probabilmente l'esonero di Del Neri.
Le Azioni
Il Genoa giunge al tiro per ben tre volte, con Vargas al 17', che coglie la traversa, Kucka al 18' e Borriello al 24' (ottima parata di Perin).
Dopo un paio di conclusioni dalla distanza di Weiss e di Bjarnason ancora Kucka, nel finale, coglie la traversa.
Si tratta di occasioni da goal per lo più dalla distanza, visto che le squadre si scoprono poco. Il match procede con un gioco elegante e ordinato da entrambe le parti.
E' l'eclettico Weiss a liberare gli spazi e servire Abbruscato in avvio di ripresa, e il buon Elvis, a due passi dalla porta, non può sbagliare: 1-0, i tifosi del Delfino possono sfogarsi una volta tanto, dopo tante tribolazioni.
Raddoppia poi Vukusic, con un tiro non irresistibile che Frey non trattiene, e la partita può dirsi conclusa.
C'è qualche buono spunto di Borriello, ogni tanto, che però non incide.
Gigi Del Neri, dicevamo con molta probabilità, sarà esonerato, e prenderà il suo posto in rossoblu colui che lo aveva preceduto in avvio di stagione, ovvero Luigi De Canio.
Andrea Russo
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