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lunedì 10 settembre 2012

Comunicato di La Destra-Pescara su: urbanistica, biblioteche, parchi cittadini e impianti sportivi


LA DESTRA
FEDERAZIONE PROVINCIALE DI PESCARA


Proposte su: urbanistica, spazi culturali, gestione del verde, impianti sportivi

1 Degrado urbanistico

Quando il malcostume diventa prassi, le persone si abituano e non ci si fa più caso. E' per questo che sentiamo la necessità di riaprire un dibattito sull'attuale questione edilizia a Pescara.
Dopo la crescita tumultuosa degli anni 60'-70', anche successivamente v'è stata una massiccia opera di cementificazione volta a coprire ogni singolo spazio libero.
Visto che la popolazione non cresce ormai da una quarantina d'anni (basti pensare che nel 1975 la Città del Vate contava duemila abitanti in più) viene da sè che si è costruito più per speculazione che per reali esigenze abitative.
Inoltre, il modo in cui spesso gli operatori edili hanno operato lascia sconcertati.

Siamo, purtroppo famosi nel mondo dell'architettura, come la città dove tutto è lecito, dove vicino a un palazzo in stile liberty si può tranquillamente trovare  un edificio con pareti a vetro ultramoderno o un plesso altrettanto moderno, tutto di colore  nero, con velleità metropolitane.

Abbiamo documentato tale scempio con alcune immagini simboliche, che sono a disposizione della collettività e delle forze politiche che vorranno dialogare, con atteggiamento assolutamente amichevole e volto al bene comune, per creare metodi più stringenti di pianificazione della città.

La coerenza urbanistica ed estetica deve essere tutelata da più parti, con un risveglio da parte degli organi di tutela paesaggistica e ambientale, che hanno peccato di inerzia ultimamente; con un nuovo piano regolatore non più influenzato da qualche amico dei costruttori; con il coinvolgimento di tutte le forze politiche cittadine e della popolazione stessa.




2  Spazi culturali: il modello Millennium Library di Norwich

A Norwich, dopo un rovinoso incidente che vide incendiata la vecchia biblioteca e decine di migliaia di testi, Il Comune, la BBC ed altri investitori hanno creato un gioiello del business e dell'architettura, oltre che un esempio di buona amministrazione.

La Millennium Library di Norwich è una sorta di centro commerciale in cui la principale attrazione è la biblioteca stessa, che ha, tra l'altro, 60 postazioni internet gratuite. Gli investitori guadagnano da questa struttura: al contrario di quanto succede qui, grazie all'affitto dei posti macchina, all'affitto dei locali commerciali e degli spazi per eventi pubblici, il bilancio è in attivo di centinaia di migliaia di sterline all'anno, come è riportato nella relazione del 2010 in cui si registrava un avanzo di 300 000 sterline circa

La Regione Abruzzo invece, secondo quanto riportano alcune fonti, ha speso 7000 euro al mese in passato per l'affitto dei locali vicino Piazza della Rinascita, per poi chiudere la biblioteca senza trovare un'altra sistemazione adeguata. Peggiore ancora è stato l'atteggiamento di Provincia e Comune che sono rimasti nel silenzio più totale in merito.




3 Gestione del verde migliore grazie ad un maggiore spirito imprenditoriale

Proponiamo l'insediamento di strutture non impattanti nel parco d'Avalos (gestito dal Comune) e nella Pineta Nord (gestito dal ministero delle politiche agricole e forestali), come chalet di legno, che fungano da attività commerciali e da introito per finanziare la cura del verde pubblico.

Gli chalet, oltre a dare lavoro,  sarebbero un fattore importante da affiancare ad altre misure per il recupero di tali spazi boschivi, che al momento sono quasi del tutto inutilizzabili da parte dei cittadini per la loro scarsa cura e la presenza di attività illecite.

Sarebbe bello poter fare pic-nic nella Pineta Nord, nel parco D'Avalos o in altri spazi come ad esempio il Parco Calipari che versa in condizioni pietose, sebbene sia di recente istituzione.




4 Grandi risorse dissipate per avere poco o nulla

Per le opere e l'organizzazione dei Giochi del Mediterraneo del 2009 sono giunti in città fondi forse superiori a 100 milioni di euro, e poi ci ritroviamo:

-lo Stadio Adriatico con la copertura solo nella tribuna dei Vip;

-lo stadio del tennis con scalinate ripidissime e senza ringhiere per sorreggersi nei comparti centrali; si intuisce facilmente il potenziale pericolo per le persone che lo frequentano.

Ricordiamo che prima che lo stadio Adriatico venisse rifatto, negli anni precedenti una multinazionale tedesca aveva proposto di rinnovarlo gratuitamente,  in cambio  di spazi commerciali da ricavare sotto gli spalti, come nello "Juventus Stadium" e nei migliori impianti sportivi del mondo.

I rappresentanti di tale azienda non vennero nemmeno ricevuti dalle autorità dell'epoca, forse perchè non finanziavano la campagna elettorale di nessuno

Sul sito http://ladestra-pescara.blogspot.it/ abbiamo documentato alcuni degli  scempi fin qui esposti,  e rinnoviamo l'invito sia all'attuale Amministrazione, che alle altre forze politiche a riaprire un dibattito serio su tali questioni.

Il Segretario Provinciale
Alessandro Baldati

Il Coordinatore della sezione "Portanuova"
Andrea Russo



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