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lunedì 7 novembre 2011

Combattere l'evasione fiscale

C'è chi, in questi giorni, per arginare il debito pubblico e rimpinguare le casse statali propone una patrimoniale. Ma gli italiani, anche quelli ricchi, sono già abbastanza tassati. Il problema è che c'è chi le tasse non le paga. Un'evasione che si aggirerebbe attorno ai 200 miliardi di euro ogni anno. Se si recuperasse soltanto la metà di tale somma si potrebbero reinvestire questi soldi per detassare cle imprese e invogliarle ad assumere nuovo personale e si potrebbero utilizzare altri fondi per le varie voci di spesa essenziali dello stato.

Carcere per gli evasori
Innanzitutto l'evasione vera, non quella di pochi spiccioli o ad una errata compilazione dei moduli, tramite una nuova legge dovrebbe diventare un illecito penale, e non di diritto civile.
Sopra il 15 % si rischierebbe il carcere. La paura fa novanta e in molti eviterebbero di fare i furbi.
Prima dell'entrata in vigore di questa nuova legge, però, si dovrebbe fare un condono, in modo da far emergere spontaneamente  tanti evasori; inoltre , oltre a recuperare una parte dei soldi evasi da questi ultimi, si recupererebbero anche quelli che avrebbero evaso in futuro.

Pagamenti tramite versamento bancario
Come secondo passo si dovrebbe istituire l'obbligatorietà per i liberi professionisti del pagamento degli onorari tramite versamento bancario; I soldi avrebbero così una tracciabilità.

Tribunale dei reati fiscali
Si dovrebbe poi istituire una sezione dei tribunali riservata esclusivamente ai crimini fiscali, in modo da rendere agevole e rapido il recupero dei soldi evasi. Ogni libero professionista ogni 6-12 mesi dovrebbe presentare in questi uffici del tribunale,  obbligatoriamente una lista dei propri clienti e dei loro rispettivi pagamenti.

Tassare la prostituzione
La prostituzione non è reato, e di fatto è consentita dalla legge. Ciò che la legge non consente è il suo sfruttamento. Tanto vale far pagare le tasse alle prostitute che esercitano il proprio mestiere senza costrizione.L'economista Eugenio Benetazzo ha calcolato che se si tassasse la prostituzione si otterrebbero tra i 25 e i 30 miliardi di euro l'anno

Essa dovrebbe essere riorganizzata,
-con discrezione, ovvero tutelando il buon costume pubblico;
-nel rispetto delle regole, istituendo una specie di albo professionale;
-con controlli medici,
-con interventi a tutela dell'incolumità.

Parallelamente, lo stato dovrebbe attuare campagne di incentivazione all'abbandono di tale attività con programmi di reinserimento sociale.

In definitiva, se si recuperasse anche solo il 50% dell'evasione fiscale,  il 50%  dei soldi sprecati in vitalizi, pensioni di parlamentari e consiglieri regionali,  il 50% di quanto si spreca con il mantenimento in vita delle province e degli enti inutili, l'Italia non solo sarebbe fuori dalla crisi, ma vivrebbe probabilmente un nuovo boom economico.

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