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giovedì 21 luglio 2011

Parcheggio "Bingo": Attenti alla sbarra.

(In collaborazione con la testata  giornalistica online: Abruzzoblog.it)

Talvolta ci imbattiamo in piccoli disservizi, episodi che non sono certo da prima pagina, pur avendo una certa gravità. Se bastasse segnalarli a chi di dovere, e quest'ultimo si attivasse per risolverli, non valrebbe la pena di scriverne.

Ma visto che le mie segnalazioni sono cadute nel vuoto, ecco che allora la questione si fa più ampia: non si tratta del singolo disservizio, ma della prassi che c'è in molti di sbagliare e di non curarsi di porre rimedio ad un errore.



Il fatto: qualche settimana fa mi reco nel parcheggio di fronte alla Sala Bingo, laddove inizia Viale Bovio. E' Domenica, e mi viene il dubbio se sia necessario pagare il parcheggio anche quando esso non è custodito. Scendo dalla macchina e mi avvicino alla vettura vicina per vedere se aveva sul cruscotto il ticket del pagamento avvenuto con l'orario dell'inizio e della fine della sosta. Mentre lo faccio inciampo, il pantalone corto estivo si straccia, impigliandosi in un ferro piantato per terra. L'altro ginocchio batte contro l'asfalto, perdo l'equilibrio.



Mi rimetto in piedi e guardo l'oggetto in questione: un tubo di quelli che si mettono nei blocchi di cemento armato, piantato stranamente in maniera verticale nell'asfalto.E' visibilmente arrugginito. Un gesto ottuso e senza senso, quello di lasciarlo così.



Vado al Pronto soccorso, mi viene somministrato il siero antitetano (ho ancora oggi, a distanza di diverse settimane, una striscia di venti centimetri come souvenir: una ferita superficiale, ma probabilmente mi resterà a lungo una cicatrice ben visibile sullo stinco della gamba destra).



Non mi interessa sporgere denuncia, ma faccio una segnalazione ai vigili.



A distanza di un mese quel ferro è ancora lì, ho controllato. Un parcheggiatore che lavora lì mi ha detto che: "Sono stati quelli dell'agenzia pubblicitaria che posseggono il cartellone luminoso situato giusto lì di fronte a piantare il ferro. In questo modo pensavano di scoraggiare il parcheggio delle automobili: gli operai della manutenzione lavorano meglio, senza auto tra i piedi".



La società Pescara Parcheggi gestisce l'area del parcheggio Bingo, è responsabile di ciò che avviene lì e avrebbe dovuto esercitare il suo controllo.



Il direttore di Pescara Parcheggi adesso deve rispondere: Quando verrà tolta quella sbarra così pericolosa? Come mi sono ferito io può succedere ad altri. Perchè rischiare di prendere il tetano per incidenti così ottusi?

Andrea Russo

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