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giovedì 22 ottobre 2009

Piazza "salotto", è ora di darle un nuovo volto













A sinistra, Piazza della Rinascita com'era fino ad alcuni anni fa, mentre a destra è fotografata allo stato attuale. Sono tra l'altro visibili i cavi che reggono le palme nuove e sfrondate, probabilmente per un capriccio stilistico del progettista.

"Piazza salotto? Piazza Kabul! Il vecchio salotto non esiste più da tempo!"

Così in un vecchio spot elettorale, Lorenzo Valloreja stigmatizzava lo stato di abbandono della nostra "Piazza della Rinascita", familiarmente ribattezzata dai pescaresi Piazza salotto.

Ma Valloreja, come gli altri pescaresi, non sapeva che il peggio doveva ancora venire.

C'è stato un rifacimento, alcuni anni fa, che ne ha determinato un ulteriore degrado .

Nonostante elementi architettonici e pavimentazione rinnovati, la piazza principale di Pescara si è assai imbruttita, tanto da far preferire i precedenti segni di usura.

Lungi dal farne un caso politico, mi interessa di più analizzare lo sfacelo con un intento costruttivo.

Sono stati cancellati in un solo colpo alcuni pini marittimi, una bella fila di magnolie posta al centro del suo perimetro, una fontanella nei pressi dell' "elefante" che è stata quasi sostituita, a pochi metri, da due orrende pedane.

Stendo un velo pietoso sul "Wine glass", opera che si è rotta da sola dopo pochi giorni dalla sua installazione a colpa di una gelata e rimasta così, all'abbandono, in attesa dello sviluppo di vicende giudiziarie che riguardano il suo finanziamento.

Mi piace confrontare invece le vecchie palme che c'erano prima, circondate da comode panchine, grandi e rigogliose, con quelle rinsecchite, simili a scopettini, che ci sono adesso, qualcuna sorretta anche da cavi metallici.

Gli spazi vuoti rimasti nel salotto di Pescara sembrano simboleggiare dei vuoti metafisici, e francamente ricordano, in brutto, alcuni spazi e piazze vuote presenti nei quadri di Giorgio De Chirico e di Morandi.

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