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giovedì 16 luglio 2015

Unione Europea: il risveglio tardivo e inutile del Pd

Negli ultimi mesi stiamo assistendo ad un ravvedimento, almeno a parole, della sinistra, che ha smesso di sostenere il solito ritornello secondo cui la crisi non deriva dall'euro, ma dal fatto che siamo "brutti, sporchi e cattivi", perchè siamo corrotti, cialtroni evasori fiscali e furbi in quanto italiani.

Prima l'ex consigliere economico del Pd Fassina ha iniziato ad ammettere il fallimento dell'euro, in maniera onesta e amara, ma forse tardiva, visto che lui è un economista e avrebbe dovuto capire molto tempo prima in che direzione si stava andando.

Pochi giorni fa poi, in una rete all news in cui si commentava la crisi in Grecia, ha stupito tutti una intervista di D'Alema che ha spiegato brillantemente, meglio di un professore universitario, il modo in cui la Germania si avvantaggia dell'euro e di come i debiti della Grecia verso le banche le pagano i popoli dei paesi creditori tramite il Mes (Meccanismo Europeo di Stabilità)

Già da tempo Prodi ammonisce la Germania, accusandola di essere poco solidale e di voler asservire gli altri paesi con la sua forza economica e la sua visione strategica.

Proprio loro dicono queste cose.

Proprio D'Alema che giustificava la flessibilizzazione del lavoro introdotta dal primo governo di centrosinistra negli anni '90 e che ha avallato le tasse e le politiche repressive dell'economia degli esecutivi di centrosinistra.

E che dire di Prodi, che ha negoziato il cambio euro-lira a 1936,27 lire, causando un raddoppiamento dei prezzi?


Proprio quest'ultimo disse: "Con l'euro lavoreremo un giorno di meno e guadagneremo come se lavorassimo un giorno in più".

Il punto è che D'Alema e Prodi hanno avuto la loro parte nella crisi Italiana attuale. Quando poi si ravvedono e ammettono il fallimento dell'Euro e dell'Europa delle banche, così lontana dagli ideali di Spinelli e del manifesto di Ventotene, non fanno il passo ulteriore e risolutivo.

L'euro non funziona? Bene, smantelliamolo, usciamone. 

Ed ecco qui che torna indietro D'Alema: "Eh no, uscire dall'euro sarebbe un disastro per l'Italia". Se ha capito la lezione, è difficile credere che lo pensi davvero. In questo modo, dopo l'ottima premessa, D'Alema torna a fare il gioco di Angela Merkel e dell'euroterrorismo: "Se uscite dall'euro ogni tipo di disgrazia vi colpirà".

Sappiamo benissimo che non è vero, perchè uscire dall'euro è l'unico modo per liberarci dallo schiavismo dell'austerity e di una politica che fa gli interessi della Germania.

Crediamo davvero che i Teutonici ci consiglino per il meglio o vogliamo forse prendere atto, visto quello che sta succedendo in Grecia, che le cose continueranno a peggiorare perchè l'Europa non è solidale e c'è chi fa il proprio interesse a danno degli altri?

E con queste premesse, i Soloni della sinistra, quelli che insieme a Berlusconi ci hanno portato allo stato attuale delle cose, dicono che ci vuole più Europa. Per la serie: la Germania ci schiavizza? Facciamoci schiavizzare di più, così le cose si aggiusteranno.

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