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lunedì 23 aprile 2012

Il successo di Marie Le Pen e del Fronte Nazionale: uno schiaffo all'Europa delle banche e delle multinazionali

La vittoria della destra sociale in Francia è un messaggio valido anche per L'Italia e l'Abruzzo.
Ecco il comunicato stampa redatto da me e dal segretario provinciale di La Destra Alessandro Baldati

Lo strepitoso risultato elettorale di Marine Le Pen in Francia e del suo Fronte Nazionale non fa altro che darci ragione: L'Europa Unita, non tanto come idea ma così com'è strutturata, è un grosso buco nell'acqua. Non a caso nei giorni scorsi il nostro leader Francesco Storace l'ha incontrata personalmente e le ha espresso tutto il suo appoggio. La globalizzazione dei mercati e l'ingresso nel mercato comune europeo dei paesi "low cost" ha creato un boom di disoccupazione in Italia e in tanti altri paesi europei del blocco occidentale. Succede, infatti, che le nostre aziende, quando possono, emigrano nei paesi dell'est per trovare manodopera a basso costo, con lavoratori sottopagati anche per i loro standards nazionali e il cui lavoro è molto meno protetto da accordi sindacali e da leggi statali rispetto a noi.


Il risultato di questo malinteso senso della globalizzazione, è, in estrema sintesi, che gli italiani perdono il lavoro, alcuni romeni o croati lo trovano ma ci sopravvivono a malapena e in condizioni di semisfruttamento, e gli unici a guadagnarci sono i grossi gruppi industriali.

Oggi in un momento in cui tanti personaggi della vecchia guardia si presentano alle elezioni comunali di Montesilvano, chiediamo a loro: cosa avete fatto per evitare il declino di questa città? Mentre infatti in Abruzzo chiudevano le fabbriche e si perdevano posti di lavoro, alcuni politici di maggioranza si sono recati, in tempi recenti, in visita ufficiale nei balcani, seguiti da un codazzo di imprenditori, a dire agli amministratori croati e albanesi: garantiamo noi per questi industriali, aiutateli ad esportare le loro fabbriche ( e i posti di lavoro) nel vostro territorio.


In pratica, hanno fatto l'opposto di ciò che dovevano fare: invece di studiare strategie per attrarre investimenti e lavoro qui, hanno aiutato gli imprenditori a fuggire dall'Abruzzo. E visto gli stipendi da fame degli operai oltre-adriatico, costoro non si arricchiranno e non saranno nemmeno in grado, economicamente, di comprare i prodotti italiani, fatto che avrebbe almeno in piccola parte compensato il nostro impoverimento.


In definitiva, noi siamo contro quest'Europa che sta esportando il connubio imprenditori-politici al di fuori dei confini nazionali per esportare il malaffare business-politica su scala europea. Molti cittadini europei si sono impoveriti e hanno detto no da molto tempo anche con dei referendum, in alcuni paesi come Francia ed Olanda, a questa Europa degli imprenditori e dei banchieri. Il voto a Marine Le Pen è stata solo l'ultima delle risposte dei cittadini a ciò che non va, dopo che, invece di rendere la banca centrale europea prestatore di ultima istanza, si preferivano mettere governi tecnici non eletti dal popolo in Italia con Mario Monti ed in Grecia con Papademos.

Siamo sicuri che i cittadini di Montesilvano alle urne sapranno riconoscere chi tra le forze politiche difende i prodotti, l'economia e i posti di lavoro nel loro territorio e chi invece ha contribuito ad esportarli altrove.

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