Avvertenza

E' consentito riportare e linkare gli articoli di questo sito, a patto che vengano riportati nome, cognome e fonte. L'autore si avvale della facoltà di tutelare i contenuti qui pubblicati nelle sedi e nei modi che riterrà più opportuni.
Il blog di Andrea Russo è un sito di opinione e di intrattenimento. Non è, nè intende, essere una testata giornalistica e non ne ha le caratteristiche (redazione, periodicità fissa, registrazione presso un tribunale, et cetera).
E' pertanto dispensato dalle regole riguardanti la stampa nei periodi elettorali.

giovedì 27 gennaio 2011

Curiosità sul Giappone

(Dal sito: Manganet.it . Foto: veduta del quartiere di Shinagawa, a Tokyo)
Mangiando pietanze in brodo è consuetudine fare rumore. Questo viene considerato un modo per complimentarsi con chi ha cucinato, esprimendo a pieno il proprio gradimento!
La cosa è assai frequente anche in locali pubblici.

Molti ristoranti espongono all’esterno delle vere e proprie riproduzioni in plastica dei piatti preparati dallo chef… la cosa può rivelarsi davvero utile se non si conoscono lingua e piatti tipici del Paese.


Sollevare il piatto avvicinandolo alla propria bocca è buona regola… quindi non è il cibo che va alla bocca… ma la bocca che va verso il cibo!



E’ assai frequente imbattersi in distributori automatici di bevande… ma può risultare assai particolare trovarsene uno ogni 100 metri! Eppure, è proprio ciò che accade in ogni città…


Come si evince anche dalle nostre pagine relative al fuso orario, in Giappone non esiste l'ora legale. Fu sperimentata nel dopo guerra, ma venne ritenuta inadeguata al proprio stile di vita.



Come è strana la vita… nonostante l’avvento dei telefoni cellulari, in Giappone non è raro incontrare cabine telefoniche. Ma la cosa più “strana” è che in molte di esse vi si possano trovare anche dei distributori automatici di tessere telefoniche… della serie, se ci pensavo prima!



Nonostante quel che si possa immaginare, la vita in Giappone scorre abbastanza lentamente: benché i giapponesi siano grandi lavoratori, svolgono le loro mansioni sempre a “passo di lumaca”… proprio per questo molti di loro lavorano fino a tardi… in modo così da poter rimanere in pari con il lavoro!



La puntualità per prima cosa. E’ un dato di fatto… la puntualità è alla base della quotidianità in Giappone; tutto è scandito al millesimo: basta recarsi alla metropolitana di Tokyo per scoprire che, se un convoglio dovrà arrivare alle 14:32 i suoi fari sbucheranno dalla galleria esattamente alle 14:31:50 e le sue porte si apriranno in stazione alle 14:32:00! Provare per credere…



A proposito di pulizia… nelle scuole giapponesi non esiste personale addetto alle pulizie; sono gli studenti e gli insegnanti stessi a riordinare e pulire le aule.



A proposito di pulizia… la vendetta… trovare una cartaccia per terra è praticamente impossibile… e pensare che a Tokyo non vi sono neppure i cestini per strada! Sono stati tolti negli anni 90 a causa del rischio di attentati terroristici, ma il decoro della metropoli non ne ha risentito… tutt’oggi, se mangi una caramella, stai pur certo che la tua cartina, torna a casa con te!


In molti posti, e comunque per ogni via non considerata un’arteria principale, alle strade non viene dato un nome: non si può essere sempre avanti su tutto! Girare una metropoli Giapponese, aiutandosi solo con i punti cardinali, il riferimento al Quartiere e a qualche negozio di zona, non è proprio il massimo! Immaginiamoci un postino che deve consegnare lettere e cartoline…

Lunedì 12 gennaio 2009 - In Giappone si celebra il Seijin no Hi, ovvero il "Giorno della Maggiore Età": vengono festeggiati i giovani che durante l'anno scolastico in corso (aprile 2008 - marzo 2009) hanno compiuto o compiranno 20 anni, evento che in Giappone significa diventare maggiorenni, il che dà la possibilità di bere nei locali, votare, ma anche essere perseguiti dalla legge come adulti !

La data di questo giorno di festa cambia ogni anno, essendo celebrato il secondo lunedì di Gennaio.

Mentre da noi la festa dei diciotto anni è un evento molto "personale", nel senso che ognuno ci tiene a fare una festa più bella di quella degli amici coetanei (in genere compagni di scuola e di comitiva), in Giappone la festa della maggiore età è un evento molto più "comunitario", nel senso che nello stesso giorno si festeggia insieme a centinaia di migliaia di coetanei. Quest'anno hanno infatti festeggiato l'evento 1,33 milioni di giovani (680.000 ragazzi e 650.000 ragazze circa), ovvero i neonati nati quando iniziò il regno dell'Imperatore Akihito (1989) e l'attuale era Heisei.

In questo giorno i vari Comuni organizzano delle cerimonie ufficiali per festeggiare i neo-maggiorenni; queste cerimonie (seijin shiki) di solito si tengono al mattino con discorsi ufficiali, vari spettacoli e consegna di regali.

Le ragazze in quest'occasione di solito si vestono in kimono, in particolare indossano lo sbarazzino furisode esclusivo delle ragazze nubili (dopo i 20 anni e dopo il matrimonio si passa al tomesode, con maniche fino alla vita). Dato il costo eccessivo dei kimono da cerimonia, in molte tendono ad affittarlo, non rinunciando però ad acconciarsi i capelli in modo originale. I ragazzi invece si vestono in genere in giacca e cravatta, ma possono anche indossare dei kimono neri maschili

Dopo la cerimonia ufficiale per le strade si vedono gruppetti di ragazzi che se ne vanno in giro a festeggiare, soprattutto bevendo.

Anche a Tokyo Disneyland si è svolta una cerimonia (quest'anno è l'ottavo anno che viene organizzata) per festeggiare i nuovi maggiorenni con la partecipazione sul palco di Topolino e Minnie.

Il Seijin no Hi lo si festeggia da secoli. Durante il periodo Edo (1603-1868) i ragazzi diventavano adulti all'età di 15 anni (veniva loro rasato il ciuffo di capelli che ricadeva sulla fronte) e le ragazze all'età di 13 anni (cominciavano a tingersi i denti di nero). Fu solo nel 1876 che l'età della maggiore età fu portata per ragazzi e ragazze a 20 anni.

Tra le celebrità che oggi hanno festeggiato il Seijin no Hi ci sono le attrici Aragaki Yui, Toda Erika, e Horikita Maki.

1 commento:

Anonimo ha detto...

ciao sai il giapponese?