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domenica 6 giugno 2010

Finisce in parità al Bentegodi. 90 minuti di passione ancora per sapere chi andrà in B.

Splendida cornice di pubblico al Bentegodi, coi tifosi che prediligono la parte alta degli spalti, al riparo dal sole. Presenti anche circa 2000 supporters pescaresi.
Parte bene il Verona che al 3' è già in vantaggio con Ciotola. Il Pescara tiene in mano il pallino del gioco, ma la sua manovra è sterile. Anzi, il passivo potrebbe farsi più pesante quando al 25' Berrettoni si trova libero sulla sinistra, potrebbe accentrarsi e tirare meglio, invece spara alto.

Il tecnico gialloblù Vavassori, cosciente del fatto che gli ospiti hanno tre trequartisti, imbottisce di uomini la loro porzione di campo, inibendo l'iniziativa avversaria. La partita si sblocca al 54', quando Pugliese respinge col braccio un tiro destinato in porta.

Espulsione per lui e rigore per il Pescara. Ganci realizza spiazzando Raphael con una finta.
Il Pescara prende coraggio e infila una serie di azioni pericolose.

La sua supremazia è sancita dal tocco di Sansovini che devia con la parte alta della testa un preciso cross proveniente dalla fascia destra.
E' il 68' e siamo sul 2-1. Sembra fatta per il Pescara, forte della sua superiorità numerica; e invece al quarto minuto di recupero c'è una punizione sulla fascia destra per il Verona: Russo si inserisce bene in area e con una bella rovesciata riapre i giochi.

Se ne riparlerà tra sette giorni allo stadio Adriatico, dopo questo precedente che ha visto le squadre equivalersi non solo sul piano del risultato, ma anche su quello del gioco.
Andrea Russo

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