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giovedì 4 maggio 2017

Piccoli consigli "climatici" per sopravvivere a Budapest



Quando ho trovato l'opportunità di lavoro che mi ha spinto a trasferirmi a Budapest, una delle considerazioni che ho fatto è che il clima continentale non mi dispiace affatto. D`estate avrei potuto trovare un po` di sollievo e non patire il caldo afoso tipico dell`Adriatico.

Sono giunto qui a fine Agosto e la temperatura media, tutto sommato, non era molto diversa da quella delle mie parti. Inoltre la cattiva sorpresa fu che in molti centri commerciali l'aria condizionata era pressochè inutilizzata.

Ho maturato la convinzione che agli Ungheresi piace il caldo: nelle stagioni tiepide e quando fa freddo, ti capita di entrare in un bar o in un ufficio e devi rapidamente rimuovere cappotto e/o altri indumenti pesanti e maglione per la corrente sahariana che parte dagli impianti di climatizzazione.

I trasporti pubblici sono pieni di persone che si reca in ufficio e lavora con maglietta e calzoncini,
benchè molti di loro dispongano di moderni impianti di aereazione, chissà perchè sottoimpiegati.

Un mio amico che vive qui da dieci anni e ormai sà il fatto suo, mi ha invitato a prendere qualcosa in un bar.

Appena entrati nel locale, si è tolto il cappotto invernale, sciarpa e berretto ed è rimasto con una semplice t shirt, come se fossimo in piena estate.

Bisogna tenere conto di questi fattori quando si va a Budapest per non prendersi o produrre sudate memorabili, che tutto sommato fanno anche bene, fatta eccezione per alcuni contesti in cui si vuole essere eleganti.

Personalmenteil mio vissuto a Budapest ha tra le sue componenti il sudore. Non manca mai una bella camminata tra un tram e l`altro da prendere, specialmente quando vado di corsa in ufficio al mattino.

Le ultime stagioni poi sono state più calde della media ed io il freddo vero e proprio non l`ho visto. Qualcuno mi aveva parlato di temperature che raggiungevano i -20 gradi celsius, ma non ho potuto partecipare a questa piacevole esperienza fornita dagli elementi elementi terrestri.

Nel periodo più freddo, quando il Danubio si è ghiacciato tra Dicembre e Gennaio, sono stato altrove.

L`Inverno è entrato in classe, ha fatto l`appello e mi ha trovato assente.

"Sarà per il 2018".

A Febbraio e Marzo la pioggia è stata ben poca e di scarsa intensità e c`è stato anche quelche giorno di sorprendente tepore.

L`esperienza predice però  che probabilmente nei prossimi anni il freddo non si farà desiderare.

A me, francamente, il clima del nord è cosa grata, per cui un po` di fresco e anche di neve non farebbero male.

L`aria di Budapest è mediamente piuttosto inquinata, come può esserlo quello di una metropoli. Qui ho avuto per la prima volta una tosse molto secca "da inquinamento".

Il corpo ha le sue difese e le vie respiratorie anche. Le mie si erano riempite di una sostanza asciutta e ci sono volute 6 settimane abbondanti per far passare la tosse.

Budapest ha meno automobili delle capitali dell`ovest, nelle sue strade. Gli ottimi servizi pubblici smaltiscono il traffico di molto, ma le auto che circolano sono in maggioranza vecchi carcassoni che inquinano per tre.

E` per tale ragione che un po` di neve o di vento in più non sarebbero sgraditi in una città come questa.

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