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mercoledì 11 gennaio 2017

I divi di Hollywood ci danno lezioni di morale

L'attrice Meryl Streep ritira il Golden Globe alla carriera e trasforma l'evento in una tribuna politica, tirando in ballo una gaffe di Donald Trump avvenuta un anno fa.

La stoccata della Streep


L'altroieri, durante la cerimonia del Golden Globe, non è passato inosservato lo sfogo, condito da un non ben comprensibile piagnisteo, dell'ottima attrice Meryl Streep, premiata con l'ambita statuetta per la sua carriera.

L'attrice ha ricordato il fatto che lei, come gli attori presenti in sala (molte tra le più famose star di Hollywood) si è fatta da sola, provenendo da famiglie normali, spesso di provincia.

Questo le fa onore, come rende merito a tutti i suoi colleghi. Non v'è dubbio che la Streep sia una delle interpreti più apprezzate del pianeta.

Dopo questa lunga introduzione, l'attrice statunitense e pluripremiata ha prodotto una forte stoccata nei confronti di Donald Trump, contro cui sembra ormai alzata una levata di scudi da parte del jet set internazionale.

"Ha insultato", ha detto Meryl Streep piagnucolando, "un reporter disabile imitando la sua voce". Questo istinto è forte perchè viene da una persona potente e sembra dare il via libera agli altri per fare lo stesso. (..)La violenza porta ad altra violenza".


Ecco cosa è avvenuto



Mi sono preso la briga di andare a controllare di che cosa trattasse la vicenda.

Trump, durante le primarie repubblicane, citò il giornalista in questione, il premio Pulitzer Serge Kovaleski, che aveva scritto sul Washington Post la stessa cosa che lui affermava: il 18 settembre del 2001, 7 giorni dopo l'11 settembre, ci furono dei musulmani che organizzarono dei party per festeggiare la devastazione delle torri gemelle.

Ecco infatti l'articolo di Kovaleski:

"law enforcement authorities detained and questioned a number of people who were allegedly seen celebrating the attacks and holding tailgate-style parties on rooftops while they watched the devastation."

Per fare dispetto a Trump e non allinearsi a lui, Kovaleski ha mentito: "Non mi ricordo di aver mai scritto una cosa del genere".

In un altro discorso del  21 Novembre 2015,  Trump ha menzionato questa incoerenza e per qualche secondo ha mimato le movenze del giornalista, che ha dei problemi con i movimenti del braccio e della mano, criticandolo.

Dunque è vero, Trump come al solito ha combinato una delle sue tante "gaffe".

8 punti su cui i radical chic del cinema dovrebbero riflettere

Detto questo, resta da capire una serie di punti:

1 Meryl Streep si sveglia e piange a dirotto da consumata attrice per una vicenda avvenuta un anno fa?

2 Il giornalista Kovaleski, nonostante la sua disabilità, è una persona in gamba, affermata, che non ha paura di lanciarsi in polemiche e di fare scoop importanti mettendo in ginocchio persone molto potenti ma anche al tempo stesso di mentire.

Non mi sembra in una posizione di debolezza e credo che non gli piaccia essere compianto da una attrice di Hollywood.

3 La cerimonia dei Golden Globe non è una tribuna politica.

4 E' una vita che ci facciamo fare la morale da Radical chic, falso-comunisti e affini stracolmi di soldi. Negli anni '70 ce n'erano almeno un paio che plaudivano nelle loro canzoni ai terroristi rossi, in Italia e poi tornavano nelle loro residenze lussuose a fine concerto.

La piccola folla di attori americani che ha acclamato Meryl Streep l'altra sera non può certo dare lezioni di morale, tra una pippata di cocaina e un tuffo in piscina.

5 Donald Trump è un uomo pieno di difetti, ma ha anche creato un impero economico e ha dato lavoro a una enorme quantità di persone.

E'  stato votato dalla maggioranza degli americani e la democrazia va rispettata. La tendenza delle sinistre internazionali è di criminalizzare l'avversario.

6 Se la Streep e le stelle dello spettacolo americano sono così progressiste, perchè non si sono prese a cuore gli operai statunitensi? Trump ha detto "basta" alla delocalizzazione delle aziende Usa in Cina e altrove. Questo elemento ha contribuito alla sua vittoria alle presidenziali.

Il primo effetto si è verificato in poco tempo: la Ford giorni fà ha annunciato che investirà in Michigan anzichè in Messico, creando 700 nuovi posti di lavoro.

7 Gli artisti neutrali hanno spesso paura di non allinearsi alle tendenze sinistroidi dei colleghi.

Un esempio è Andrea Bocelli, che era amico di Trump e venne ospitato da lui, ma poi ha rifiutato di cantare per lui dopo aver accettato inizialmente.

Un altro caso è  quello di Lando Buzzanca, che dopo aver affermato fieramente di essere di destra, ha quasi ritrattato di fronte ad un intervistatore televisivo "shhh non diciamolo, devo lavorare".

Una scena simile si ebbe quando Ignazio La Russa si ritrovò su un palcoscenico insieme a Max Pezzali, che aveva scritto l'inno di Alleanza Nazionale. Il Buon Max bofonchiò qualche parola. "Mm sì...mm non diciamolo..mmm".

8 Dov'era la signora Meryl Streep quando Bill Clinton mentì e poi ammise di aver avuto rapporti sessuali nella Sala Ovale della Casa Bianca con Monica Levinski? Dov'era quando lo stesso Clinton bombardò i Balcani? 

Non mi sembra poi che l'attrice si sia mai risentita del fatto che Obama abbia fatto bombardare migliaia di civili inermi in Libia. 

Non mi ricordo suoi interventi in lacrime quando il presidente statunitense uscente promise di chiudere il carcere delle torture di Guantanamo e non l'ha fatto.

Questo è il moralismo a senso unico di certa sinistra radical chic, che si asciuga le lacrime finte con una banconota da cento dollari.

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