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lunedì 29 novembre 2010

Fantozzi oggi sarebbe un figo

Era il 1975 quando Fantozzi, l`impiegato più bistrattato della storia, fece la sua comparsa sugli schermi cinematografici. Più o meno nello stesso periodo, usciva nelle sale Rocky 1, l`Italia viveva un momemto di consolidamento del benessere acquisito, per certi versi. C'erano però delle crisi da affrontare, non secondaria quella petrolifera. Gli occidentali furono costretti a ripensare al loro modo di utilizzare l`automobile e a proteggere il loro portafogli dall'aumento del costo degli idrocarburi.

La lotta di classe aveva ancora le sue stagioni calde, il terrorismo era un fenomeno con delle forme endogene in Italia che coinvolgevano l`estrema sinistra e l`estrema destra. Gli operai si riconoscevano in linea di massima con il partito comunista, cosa che oggi, soprattutto negli ultimi anni, non avviene più.

La classe lavoratrice avrebbe dovuto sopportare ben altre mazzate, come ad esempio l`introduzione del lavoro interinale e dei contratti a tempo, che senza possibilità di replica sono una oggettiva sconfitta dei seppur potenti sindacati italiani.

Cosa c`entra questo con Fantozzi?
E` presto detto: Fantozzi era un mezzo con cui Paolo Villaggio e i suoi collaboratori mettevano in scena il loro immaginario e le loro convinzioni politiche anticapitalistiche.

Graffiante e geniale, Villaggio, insieme a Salce ed altri autori di primo livello come Enrico Vaime, non solo tramite Fantozzi gia` da anni avevano introdotto una comicita` "cattiva": nei varieta` televisivi si faceva finta di maltrattare il pubblico in barba alla gentilezza e all`educazione del conduttore televisivo di stampo classico.

Sono passati 35 anni dal primo Fantozzi, tante cose sono cambiate. La mia generazione vedeva i propri genitori migliorare in media il proprio status socio-economico rispetto ai nonni. Anche noi da piccoli e da adolescenti ci aspettavamo di fare lo stesso.

Sta accadendo l`opposto, per colpa di dinamiche che affondano le radici più nella politica di Deng Xiao Ping e dei democristiani che nella blanda crisi del 2008.

Oggi non è più molto facile diventare dipendenti statali. Diventare semplici impiegati venti anni fa era considerato poco qualificante e da "persone che si accontentano".

Oggi è un miraggio, per milioni di giovani tra i venti e i trent`anni, spesso anche laureati e con masters costosi alle spalle. Oggi si accontenterebbero di un posto fisso da bidello: la sicurezza dello stipendio mensile, difficile da perdere in un contesto statale, consentirebbe loro di ottenere mutui per la casa , cosa impensabile con i loro contratti trimestrali del call center o dell`azienda fatisciente che spesso li illude.

Pensiamo a Fantozzi: aveva un lavoro fisso in una multinazionale, che gli e` durato fino alla pensione, con il semplice diploma di ragioneria. Abitava in una casa ad equo canone, quindi pagava un modesto affitto per una abitazione che, a giudicare dalle scene dei suoi films, era dignitosa.

Aveva una berlinetta, la tanto bistrattata "Bianchina" che anche nel `76 era del tutto appetibile come mezzo di trasporto. La moglie brutta e la conseguente figlia Mariangela erano frutto di una sua scelta, per cui se andava bene a lui...

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