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lunedì 4 gennaio 2010

Lista Teodoro fuori dalla giunta: subentrano D'Ercole e Taraborrelli ai lavori pubblici.

Scherza, Luigi Albore Mascia, coi giornalisti accorsi nel suo ufficio al Comune, che gli chiedono notizie sulla scissione degli ultimi giorni: "Ma perchè, avevo convocato una conferenza stampa? Quanti siete, è una numerosa invasione di campo!"
Tra poche ore infatti, si avrà l'ufficialità dell'avvicendamento tra Gianni Teodoro e Alfredo D'Ercole per la carica di assessore ai lavori pubblici.La rottura si è avuta nel momento in cui il dirigente dell'ufficio ai lavori pubblici Antonio Biase, uomo di fiducia di Teodoro, non è stato riconfermato.

Il sindaco Mascia non è ritornato sui suoi passi e adesso si attende di conoscere il nome del suo successore, che dovrebbe essere l'ingegnere Angelo Bellafronte Taraborrelli, già collaboratore del comune di Montesilvano nel recente passato. "Ringrazio ugualmente Teodoro", afferma il primo cittadino, per il lavoro svolto, non è una frattura irreparabile, io parlerei di un divorzio consensuale a livello politico.

A livello umano prosegue invece un'amicizia e una stima profonda tra noi, e non escludo che in futuro i rapporti si possano ricucire su tutti i fronti. E' probabile, nell'immediato, il passaggio all'opposizione degli altri due componenti della lista Teodoro, Massimiliano Pignoli, vicepresidente del consiglio comunale, e Vincenzo Di Noi.

Mascia mantiene la maggioranza al consiglio comunale, e quindi può proseguire il suo lavoro; risponde poi alle accuse del centrosinistra, che ha definito la sua gestione della città "lasciva": vorrei solo ricordare che in questo periodo in città si parlava di una persona che aveva addotto un certificato medico accampando come pretesto una malattia "ingravescente e permanente" (il riferimento evidente è all'ex sindaco D'Alfonso, n.d.r.).

"La giunta comunale si è già messa in luce per provvedimenti importanti e nel 2010 cambieremo volto alla città, nonostante i debiti lasciatici in eredità dalle due giunte precedenti. In sei mesi abbiamo già dato tanto, di certo non si potevano fare miracoli".

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