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lunedì 6 aprile 2009

Dati e considerazioni sul terremoto a L'Aquila.

Riguardo alle notizie precise e dettagliate sul terremoto che ha gravemente colpito l'Hinterland dell'Aquila, ormai si stanno dispiegando le energie di intere redazioni di testate nazionali, televisive, cartacee e on-line

Vorrei solo accennare alcuni dati e cosiderazioni: i morti accertati fino ad ora, 14.47 del 6 Aprile 2009, sono circa 50, ma come è normale in questi casi, questo numero salirà di molto, purtroppo.

Dal 14 Dicembre fino a oggi L'Aquila sta subendo una lunga serie di scosse non particolarmente forti. Quella di ieri notte, avvenuta all'incirca alle 3 e 30, è stata fortissima, e ha raggiunto il grado di 5,8 magnitudo della scala Richter.

I danni si alle case e alle persone si son riscontrati sostanzialmente solo nella zona dell'Aquila.

Anche io però, che vivo a Pescara sulla costa, a 80-100 km dall'Aquila, sono stato svegliato da un forte rumore.Sembrava che vi fosse un vento molto forte che scuotesse le imposte delle finestre.
Per un po' la casa ha tremato.

Proprio ieri avevo letto per caso che nel 1915 l'Abruzzo fu colpito da un terremoto che come potenza superava addirittura quello di Messina, classificandosi tra i più grandi terremoti degli ultimi 100 anni in tutto il mondo, con una rilevazione di 7,5 magnitudo della scala Richter. I morti furono 35 000 circa.

Il terremoto di Messina del 1908, pur essendo meno forte nell'intensità (7,1 magnitudo, provocò oltre 100 000 morti.

Uno tecnico che risiede in Abruzzo, Giampaolo Giuliani, aveva predetto una forte scossa sismica per il 29 Marzo, a Sulmona. Aveva dunque allertato il sindaco.

E' stato denunciato per procurato allarme dalla magistratura.
Secondo lui, i terremoti si possono prevedere, perchèsia lui che i sismologi possono monitorare la fuoriuscita dal sottosuolo di un gas chiamato radon, che si libera prima che un terremoto sia avvertibile da tutti.

La sua vicenda è ben raccontata da un'intervista di ieri, su "Il Giornale":
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=341979


I terremoti sono un evento naturale, che non può essere evitato. Sono ciclici, e in una zona sismica si sa che si ripeteranno, non si sa quando e con quale intensità. Vi è solo la certezza.

Molto però si può fare in termini di organizzazione preventiva, tenendosi pronti il più possibile a queste emergenze e costruendo le nuove abitazioni secondo criteri antisismici.

Questa catastrofe deve servire da monito per il futuro a farci trovare pronti.

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