mercoledì 27 luglio 2011

Meneghin a Pescara al seguito del raduno nazionale di basket under 14

C'è un ospite d'eccezione in questi giorni a Pescara: si chiama Dino Meneghin, ieri campione di livello internazionale di pallacanestro, oggi presidente della Federazione Italiana Basket.

Alto oltre 2 metri, col carattere e la tecnica ha fatto la storia di questo sport. E' raro che un presidente di federazione si scomodi per andare al seguito della nazionale under 14, ma questi sono dettagli che fanno intendere la serietà che ispira determinate persone.

Per il raduno nazionale degli under 14 si sono spostati nel capoluogo adriatico diverse decine di persone, compresi staff tecnico e dirigenziale della Federazione Basket.

Sono stati messi a disposizione i palazzetti dello sport cittadini, in particolare il Palaelettra, che è quello più adatto a ospitare tale disciplina.

Ma in primo piano Meneghin mette i valori dello sport, ovvero il senso di sacrificio, lo spirito di squadra in campo e nella vita, il valore educativo per i ragazzi dell'attività agonistica e amatoriale.

" A Milano", ricorda l'ex giocatore della Tracer Philips, "era stato demolito un campo di basket sorto in un parco cittadino, in cui aveva lasciato le sue impronte delle scarpe, come una star di Hollywood, Shaquille O'Neal. I ragazzi che ci giocavano hanno protestato, l'hanno ricostruito e si sono riappropriati di quello spazio per loro così importante"

Gli abbiamo posto una domanda: "

Pensa che le distanze tra l'Italia e le realtà del basket più importanti si sia ridotto rispetto a quando lei giocava? C'è stato il crollo e la divisione anche sportiva dell'Unione Sovietica, dell'ex Jugoslavia, e la defezione dei grandi campioni americani che snobbano la nazionale: sono elementi che possono giocare a nostro favore?

Se parliamo di campionati, ha risposto Meneghin, siamo ancora molto indietro rispetto all'Nba. Per quanto riguarda le nazionali, dopo le Olimpiadi di Seoul del 1988 gli Stati Uniti hanno sostituito la loro rappresentativa Universitaria con quella dei professionisti. Dove c'è qualche defezione da parte dei campioni dell'Nba è ai campionati mondiali, ma gli Stati Uniti restano forti. Il dato positivo degli ultimi anni è che i giocatori viaggiano, fanno esperienze in altri campionati in misura molto maggiore. C'è uno scambio di esperienze: giocatori e tecnici si scambiano metodi di lavoro che arricchiscono entrambi. L'avvento del Cinese Yao Ming ha aperto la strada anche agli sponsors asiatici, costituendo una forma di marketing nuova. Tra gli italiani in Nba abbiamo Gallinari, Bellinelli e Barniani, segno che i bravi giocatori li abbiamo anche noi.




L'assessore allo sport del comune di Pescara Nicola Ricotta ha premiato con una targa in ceramica Meneghin e l'allenatore delle giovanili Capobianco (tecnico di livello internazionale nel recente passato con la Teramo basket). I due tecnici hanno omaggiato l'assessore con l'orologio da polso della Federazione. Da segnalare che Ricotta e Meneghin si fronteggiarono sul campo in un'amichevole tra Pescara e Milano tenutasi proprio in Abruzzo.
Andrea Russo

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