Teodoro incalza il sindaco: "Più risorse per il pronto soccorso".
Gianni Teodoro lancia un monito al sindaco ed alla Asl per un servizio più efficiente
Trecento minuti d'attesa per ricevere le prime cure. Lunghe file in sala d'aspetto per persone vittime di incidenti di vario tipo.Le difficoltà dei medici preposti all'accoglienza degli infortunati nel gestire un reparto dell'Ospedale Civile che richiede sacrificio oltre al normale espletamento del proprio compito lavorativo.
Sono questi i temi su cui batte il consigliere GianniTeodoro (della lista che da lui prende il nome), indignato da tale situazione d'indigenza.
Si rivolge soprattutto al sindaco, che "Sebbene non abbia la diretta competenza nella gestione della Asl e delle strutture ospedaliere, è il sindaco della città dove il Pronto Soccorso in questione è collocato, ed ha quindi il dovere di interessarsi con decisione per trovare le soluzioni migliori, mettendosi in contatto con il manager della Asl Antonio Balestrino".
Il pronto soccorso dell'ospedale ha delle procedure che danno la precedenza ai casi più gravi, per cui anche se qualcuno è in fila da molto tempo, si vede sorpassato nella lista di attesa da un paziente in condizioni più gravi.
Bisogna ottimizzare il servizio, e ciò lo si fa in due modi: in primis assumendo nuovi medici e personale paramedico nel Pronto Soccorso (e a tal proposito, da cittadino, ringrazio l'eroico impegno dei medici di quel reparto, che va oltre le loro normali mansioni). In secondo luogo, bisogna prendere ad esempio gli Stati Uniti, dove chi ha bisogno di cure urgenti subisce tutti gli accertamenti del caso nell'arco di pochi metri, con la sala operatoria anch'essa posta nelle immediate vicinanze.
In Italia, invece, il paziente viene mandato da un reparto all'altro, con grande perdita di tempo, quel tempo che non c'è a disposizione quando è in gioco una vita umana".
Il consigliere dell'opposizione, nell'esporre tali istanze, ribadisce quella che per lui è una cattiva condotta da parte del Primo Cittadino Luciano D'Alfonso: "Sono queste che ho appena elencato le necessità primarie della cittadinanza. Luciano D'Alfonso, invece, non ha fatto altro, nei cinque anni del suo primo mandato,e nei primi mesi del secondo,(ovvero tutto il tempo in cui è stato in carica) che pensare all'arredo urbano, rifare marciapiedi, ricoprire di asfalto nuovo le strade. La gestione di una città non si limita a questo, e spero che se ne renda conto presto".
Andrea Russo
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