2-2 fra le mura amiche contro una buona Carrarese, mentre il Delfino continua ad essere un oggetto misterioso
Inizia male, molto male, il pomeriggio dell'Adriatico. In una giornata soleggiata e adatta ad un gioco di palleggio e ad esaltare le doti tecniche dei singoli, sono solo i giallo-azzurri a farsi vedere fino al 70', tranne qualche rara eccezione.
Nel secondo tempo, dopo il secondo goal subito e complici i cambi operati dal Mister Vivarini, gli Abruzzesi reagiscono con rabbia e danno spettacolo. Negli ultimi venti minuti più i cinque di recupero le idee si schiariscono, le trame di gioco si fanno fluide e ficcanti e il Pescara mostra finalmente un grande calcio.
Le azioni
Al 2' Abiuso raccoglie con l'esterno del piede un cross dal fondo di Zanon, depositando la palla in rete dalla corta distanza. Si propone poi Schiavi con un tiro da lontano.
A fine primo tempo, una schiacciata di Valzania di testa fa rimbalzare il pallone sulla traversa.
Al 51' Hasa mette il risultato in ghiaccio per la Carrarese: lancio lungo di Zuelli, Abiuso appoggia di testa e sul rimbalzo il centrocampista Italo-Albanese fa esplodere un tiro bellissimo: 0-2.
Dopo una una ventina di minuti di stallo, il Pescara di colpo si sveglia e inizia a colpire in contropiede.
Un affondo di Meazzi, che supera tre avversari in velocità, si conclude con un bel tiro che riduce il distacco: 1-2.
Completa la rimonta Di Nardo con un tiro al volo: l'Adriatico incredulo esplode dalla gioia, per un pareggio che sembrava improbabile.
Ombre e luci sulle sponde Adriatiche
Il pareggio dimostra che le individualità in casa biancazzurra ci sono ma l'approccio alla gara ci lascia pensare che la squadra non si trovi a suo agio nel cercare di imporre il proprio gioco, preferendo il contropiede.
Nelle due settimane intercorse dalla disfatta di Genova contro la Samp, ci si aspettava più continuità e consapevolezza. Manca una identità e gli schemi emergono in alcuni momenti di reazione emotiva.
Tuttavia il gran bel gioco, arrembante e spettacolare che il Delfino ha mostrato a sprazzi in questo avvio di campionato può essere la lampadina da accendere per sbloccare qualcosa nelle menti dei ragazzi.
Oggi non c'è la scusante di alcune assenze per infortuni vari, in una rosa di circa 30 giocatori molti dei quali, a pari ruolo, sono quasi equivalenti nel rendimento attuale.
Più in generale, i problemi di indisponibilità ci sono per tutte le squadre.
La Carrarese, una squadra quasi di vertice
Da alcuni anni a questa parte, a livello societario a Carrara si sono fatti tanti step importanti. La dirigenza lavora bene e cresce a piccoli passi sul lato organizzativo, ritagliandosi uno spazio importante in serie B.
Nella Carrarese si apprezzano ragazzi dotati di spessore tecnico come Zuelli e Hasa. La classifica sorride ai Toscani, che sono in posizione medio-alta a ridosso delle prime.
Conclusioni
È un anno di transizione a Pescara e bisognerà lottare. Avanti un altro avversario, i tempi dei bilanci sono ancora lontani ed è probabile che assisteremo a fasi diverse.
Alcuni giocatori in rosa non hanno ancora avuto spazio e daranno il loro contributo.
Si attendono progressi dal punto di vista dell'affiatamento e del modo di giocare.

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