domenica 5 ottobre 2025

Autosabotaggio del Pescara al Marassi: un secondo tempo fuori controllo spiana la strada alla Samp


Nella foto: Vincenzo Vivarini

"Si è spento il sole e chi l'ha spento sei tu": così cantava Celentano nel 1962, su testo di Beretta e Del Prete. Di certo nello spogliatoio del Pescara c'è stato un blackout, visto il calo di prestazione nel secondo tempo a Marassi.

Se ne deduce che:

1 La squadra non ha ancora raggiunto una forte conoscenza degli schemi di gioco; tale fattore le darebbe dei punti di riferimento e le permetterebbero di non sbandare.

2 Mentalmente manca ancora la voglia di giocare e di divertirsi fino alla fine, prendendo coscienza dei propri mezzi e dimostrando quel carattere che permette di reagire alle difficoltà.


Le azioni

I padroni di casa partono bene, hanno più iniziativa e Pafundi al 13' e al 38' conclude a rete: la prima volta la palla va a lato, la seconda, in cui calcia piuttosto bene, trova la respinta del portiere biancazzurro Desplanches. 

Un minuto dopo il blucerchiato Cherubini cade in area, ma l'arbitro Luca Pairetto, figlio del noto Pierluigi (veterinario e arbitro internazionale) annulla dopo un controllo del Var.

Il Delfino agisce di rimessa e al 44' passa con Oliveri, che intercetta un bel cross lungo e preciso da destra calciato da  Letizia e infila di testa il portiere Ghidotti.

Tre minuti dopo il riposo, la Samp colpisce la traversa, sugli sviluppi di una punizione dal limite dell'area.

Al 54' Capellini intercetta col braccio un passaggio in area di Pafundi ed è un fallo da rigore netto.

Coda non ha problemi: spiazza Desplanches e pareggia i conti.

Il Pescara sembra in difficoltà. Da un pallone perso da Valzania scaturisce un contropiede molto veloce, Coda scambia con Pafundi e al termine della triangolazione  quest'ultimo insacca.

Siamo al 65'. Passano due minuti, Depaoli si trova da solo davanti alla porta e con una certa baldanza prende il tempo e trafigge con un tiro al volo il numero uno ospite: 3-1 e partita completamente ribaltata.

Ormai c'è una sola squadra in campo, che colleziona diverse altre occasioni.

Al 90', a pochi passi dalla porta, il neoentrato Iannou, da posizione defilata, trova il varco tirando sotto le gambe del portiere: 4-1.


Conclusioni

Il Delfino ha perso il proprio golden boy Olzer, che ha dovuto cedere il suo posto a Merola dopo soli sei minuti: in questo avvio di stagione, col suo tiro potente ha costantemente creato pericoli, ha segnato tre goal e di fatto ne ha procurato un altro.

Presto sapremo l'entità e i dettagli dell'infortunio. Olzer non ha avuto alcun impatto con gli avversari e ha avvertito un dolore al ginocchio mentre correva.

Nel primo tempo il Pescara ha tenuto bene il campo senza strafare, poi nella seconda frazione ha mostrato delle incertezze e si è sgretolato dopo il secondo goal della Samp.

I Genovesi hanno condotto una buona partita ma l'impressione è che senza il crollo verticale degli Abruzzesi non avrebbero dilagato in tal modo.

I subentranti del Pescara (tra cui Meazzi, che ultimamente aveva fatto faville) non hanno inciso.

Il calcio è imprevedibile, ce lo ha insegnato la scorsa stagione del Pescara con Silvio Baldini.

Ora Vivarini avrà 13 giorni per lavorare con i suoi ragazzi e dare una continuità mentale prima che di gioco al collettivo.

Appuntamento per il 18 Ottobre, ore 15:00, allo Stadio Adriatico, con Pescara-Carrarese.


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