Nella foto: Gylfi Sigurdsson
Questa sera, alle 21, ci sarà Portogallo-Islanda, nell'ambito della fase a girone dei campionati Europei di calcio.
Il Portogallo di Cristiano Ronaldo bene o male lo conosciamo. E' una discreta squadra che nelle ultime competizioni internazionali si è comportata con dignità. Stasera però sconterà il fatto che il giocatore madridista versa in condizioni molto scarse, per via di problemi muscolari. Questo lo si è già visto in occasione della finale di champions league contro L'Atletico Madrid.
Per quanto riguarda l'Islanda, la situazione è ben più interessante. Si tratta della prima volta in cui gli isolani giungono alla fase finale di una competizione tra nazioni.
La nazionale islandese attuale è probabilmente la più forte di tutti i tempi, se si tiene conto che tutta la nazione conta 321.000 abitanti, all'incirca come la città di Bari o come il Molise. Il territorio, però, è piuttosto vasto e per dimensioni corrisponde a poco più di un terzo di quello italiano.
E' un risultato storico, dunque, che la nazionale di Lars Lagerback e di Heimir Hallgrìmsson abbia disputato un ottimo girone di qualificazione fino a staccare il biglietto per Saint Etienne.
Nel girone A delle qualificazione Sigurdsson e compagni sono giunti secondi dietro la Repubblica Ceca e davanti a Turchia e Olanda (quest'ultima non si è qualificata).
I motivi di questo exploit risalgono agli anni'90, quando in tempi di ricchezza, la federazione locale potè dare luogo ad alcuni investimenti importanti: vennero costruiti sette campi regolamentari al coperto (visto che il clima rigido limitava le possibilità di giocare a calcio) e decine di campi sintetici di varie dimensioni. Inoltre si registrò un grande interesse per questo sport e si puntò molto sui settori giovanili. Oggi ci sono quasi settecento allenatori qualificati, uno ogni 500 abitanti. Il 7% degli islandesi risulta iscritto in una squadra di calcio.
Nella nazionale attuale vi sono diversi giocatori che disputano le serie A europee: il centrocampista Sigurdsson gioca con lo Swansea, in premier League, dopo aver militato anche per due anni nel Tottenham.
Il centrocampista Bjarnason ha lasciato ottimi ricordi in serie B a Pescara, dove ha dimostrato di meritare la serie A italiana, dove però ha trovato poco spazio due anni fa nella Sampdoria. Richiesto da varie squadre a luglio scorso, è andato a Basilea, dove ha disputato i preliminari di Champions e anche la Coppa Uefa, in virtù dei meccanismi di qualificazione vigenti.
In Italia inoltre conosciamo abbastanza bene la mezz'ala Hallfredsson dell'Udinese e Magnusson del Cesena.
Il girone in questione non è dei più difficili: abbiamo già detto del Portogallo con Ronaldo "depotenziato", Austria e Ungheria potrebbero consentire all'Islanda di superare anche il girone di questa fase finale degli Europei.
Stasera vedremo se avremo avuto la vista lunga, azzardandoci ad indicare l'Islanda come rivelazione del torneo.
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