sabato 20 settembre 2014

Cittadella-Pescara 3-2

Biancazzurri spreconi, Baroni rischia il posto

(A sinistra: Claudio Coralli, attaccante trentenne del Cittadella, è stato l'eroe della partita)

Un Cittadella tutto cuore e grinta ha la meglio sul blasonato Pescara, in una partita rocambolesca che aveva rischiato di perdere. Il Delfino invece risulta addirittura brillante in attacco, ma paga il pegno di una difesa colabrodo.

Al 1' Gerardi si fa notare subito per un diagonale di poco fuori. Passano quattro minuti e ancora Gerardi è protagonista: cross dalla destra e l'attaccante di casa spedisce il pallone in rete, trafiggendo Fiorillo.

Il Pescara reagisce e al 15' Politano su punizione disegna una parabola bellissima che termina nell'angolino basso della rete: 1-1.

Il Pescara domina il campo per tutto il resto del primo tempo e prova a ritoccare il risultato ancora, tre volte con Politano e una con Bjarnason, ma senza successo.

Ma le emozioni più forti devono ancora arrivare: al 2' della ripresa il portiere di casa Valentini respinge uscendo dal'area piccola, Melchiorri ribatte di testa e lo scavalca: 1-2 per il Pescara.

Dopo due minuti Pasquato tenta un pallonetto e per poco non sigla il terzo goal per gli ospiti.

Inspiegabilmente il Pescara fa marcia indietro, e al 14'st Coralli raccoglie un cross dalla sinistra e con un colpo di piatto spedisce la palla in goal da pochi metri.

I granata sembrano rinvigoriti e passano in vantaggio, ancora con Coralli che liberandosi dalla marcatura di un difensore, spedisce una parabola ad effetto a sinistra del portiere Fiorillo.

Nell'arco del secondo tempo, tra gli ospiti, esce Pasquato per far posto a Maniero, quest'ultimo si infortuna poco dopo ed è rilevato da Sowe. Entra Zampano al posto di Melchiorri, ovvero un difensore al posto di un'attaccante e i biancazzurri adottano un 5-3-2. Nel finale Minesso rileva l'ottimo Coralli per i padroni di casa.

La gara termina con la vittoria meritata di un Cittadella che ha avuto il coraggio di crederci fino alla fine. Il Pescara, come nelle precedenti due partite, sembra troppo allungato; c'è distanza tra i reparti e se il suo gioco fatto di lanci lunghi esalta gente come Politano e Pasquato, il centrocampo privo di filtro e la difesa troppo bassa lasciano  spazio agli attaccanti avversari per ragionare e  coordinarsi.

Baroni rischia la panchina, perchè la città del Vate è una piazza esigente e lui ha tanti giocatori di nome su cui contare: 2 pareggi e due sconfitte hanno fatto indispettire i tifosi, che già rumoreggiano sul web.

Foscarini, dal canto suo, può rasserenarsi per un attimo, visto che ha raccolto 7 punti in 4 partite ed è un bottino niente male per le aspettative della sua squadra che con molta dignità lotta ogni anno per la salvezza.

Andrea Russo

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