Per 65 minuti le due squadre hanno giocato un calcio soporifero, quasi passeggiando. Il rimpianto per i biancazzurri è proprio questo: quando si gioca contro una squadra molto più forte, bisogna almeno metterci la grinta.
Le Azioni
Dopo solo 35 secondi il Milan passa in vantaggio: Nocerino riceve quasi sulla linea di porta il pallone al termine di un'azione combinata propiziata da El Shaarawi: l' 1 a 0 conseguito nella maniera più facile possibile.
Al 9' c'è un tiro dalla distanza di Togni, ma l'estremo difensore rossonero respinge in calcio d'angolo.
Al 12' Modesto crossa e incontra la testa di Abbruscato, che però non inquadra lo specchio della porta.
Seguono poi due conclusioni dalla distanza di El Shaarawi al 22' e al 34', la prima deviata e la seconda, centrale, bloccata facilmente da Mattia Perin.
La gara si gioca a ritmi blandi, e anche il secondo tempo inizia su questa falsa riga. All'intervallo l'allenatore del delfino Bergodi sostituisce uno spento Weiss con Celik, che però non inciderà.
Al 51' su calcio d'angolo Abbruscato segna in autorete di testa.
Paradossalmente da questo momento il Pescara inizia a giocare con maggiore impegno, e infatti accorcia le distanze.
Su un cross da destra, Terlizzi colpisce di testa sul primo palo: bel gesto tecnico dell'esperto difensore.
Passano due minuti e Balzano colpisce il palo con Amelia praticamente fermo.
Esce poi Vukusic ed entra Jonathas, giusto in tempo per fargli siglare la seconda autorete.
Si tratta praticamente della fotocopia della prima: cross dalla sinistra, Jonathas coplisce di testa e mette fuori dai giochi il proprio portiere: è il 79'.
Nel mezzo ci sono due begli spunti di Bjarnason: un colpo di testa e una conclusione da lontano.
All'81' El Shaarawi chiude i conti raccogliendo al volo un bell'assist di Pazzini: 4 a 1.
Il Milan dunque vince con largo scarto permettendosi il lusso di passeggiare per 65 minuti.
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