venerdì 10 agosto 2012

Federazioni mediocri, atleti con un cuore grande


Quella del 2012 si è rivelata l'Olimpiade l'olimpiade delle figuracce da parte delle Federazioni: quando si perde, infatti, c'è spesso il loro zampino, quando si vince, gli atleti stessi sono i primi a dire che hanno vinto "nonostante"
l'operato scarso dei loro dirigenti.

Nel nuoto ci sono stati molti insuccessi e risultati al di sotto delle aspettative: da un lato sono gli atleti che scendono in campo, ma dall'altro ci sono stati errori nella preparazione e nella selezione.

Molmenti, oro nel kayak, ha chiesto più attenzione per il suo sport. Sartori e Battisti, argento nella canoa, hanno corso praticamente da indipendenti e con un allenatore proprio perchè la federazione li aveva scartati.

Lo stesso Schwazer, pur nell'errore del doping, nella sua conferenza stampa ha lasciato intendere che se non ci fossero stati i carabinieri ad appoggiarlo materialmente, sarebbe rimasto un dilettante perchè non avrebbe avuto la possibilità di allenarsi adeguatamente: ve lo immaginate uno che dopo 5-6 o più ore di qualsiasi lavoro, deve allenarsi? diventerà un campione?

Questi episodi sono la giusta fotografia di un paese che va avanti grazie a una minoranza di persone che spiccano e che se la sbrigano più o meno da sole, lottando contro una disorganizzazione delle istituzioni e dei palazzi del potere.

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