Rachid Arma quando giocava a Torino
Alla fine della fiera, i pronostici sono stati rispettati, e la compagine che giocava in casa e che godeva di un tasso tecnico superiore ha prevalso.
Eppure il risultato, sia pur striminzito di 1-0, non rispecchia il reale andamento della partita.
Il Carpi , squadra di serie C1 (Prima Divisione), è sceso in campo determinato, con una preparazione fisica già avanzata, e per tutto il primo tempo ha confezionato palle-goals importanti, che poi non è riuscito a concretizzare per la scarsa cattiveria dei suoi attaccanti in fase di tiro. E' il caso di Rachid Arma, bravo a inserirsi tra le fila dei difensori avversari e a scattare in posizione regolare, ma meno bravo almeno ieri, nel tiro.
Il Pescara neopromosso in serie A, invece, è venuto fuori più nel secondo tempo, pur continuando a rischiare una figuraccia, evitata soltanto dall'imprecisione degli avversari.
Ma andiamo con ordine:
Al 3' Abbruscato viene servito da Brugman con un bel cross ma viene bloccato al momento del tiro.
Due minuti dopo Sportiello neutralizza senza troppi problemi una punizione di Colucci.
Gli ospiti rispondono con conclusioni dalla distanza al 20' di Arma, al 26' di Letizia. Un fallo sul limite dell'area al 36' costa l'ammonizione a Romagnoli. Ferretti batte il calcio piazzato e la palla sorvola di poco la traversa.
Due minuti dopo il Delfino passa in vantaggio su una delle sue rare azioni ben combinate della partita: sugli sviluppi di un calcio d'angolo Nielsen serve, dalla sinistra, Abbruscato con un tiro al volo ad effetto: colpisce infatti con l'esterno dello scarpino destro; Abbruscato, con la sua esperienza e il suo senso della posizione raccoglie di testa in tuffo ed insacca sul lato basso, dalla parte opposta. Lancio di Nielsen da sinistra, dunque, e rete di testa in tuffo di Abbruscato sulla destra. 1-0 e con il minimo sindacale il Pescara va al riposo in vantaggio.
Al 7' De Bode rimedia un rosso diretto per fallo su Brugman, diretto a rete. Forse è una decisione eccessiva, visto che per un fallo analogo nel primo tempo Romagnoli aveva rimediato soltanto un giallo e tenendo conto che Brugman, al limite dell'area e ben marcato, non avrebbe segnato facilmente.
Il Carpi non si arrende, tenta di sfruttare di più le proprie riserve fisiche e tecniche rispetto ad un Pescara più blasonato, ma sceso in campo con un atteggiamento rilassato e balneare.
Questo atteggiamento da partita in riva al mare rischia di essere pagato dal Delfino quando Arma, bravo a scattare sul filo del fuorigioco, supera in velocità la difesa sulla destra e con un pallonetto scavalca il portiere avversario Perin; la palla sembra andare tranquilla verso la porta sguarnita, ma il tiro è troppo debole tanto che la difesa recupera in tempo.
Al 45' il possente attaccante brasiliano Jonathas impegna con un bel diagonale in portiere Carpigiano Sportiello. Ne nasce un calcio d'angolo, in cui l'estremo difensore si esalta ancora respingendo un potente colpo di testa di Terlizzi.
Alcune considerazioni
Il Carpi esce a testa alta, e se avesse avuto un po' di globuli rossi lì davanti avrebbe vinto.
Il Pescara non ha convinto. Non ha espresso azioni nitide, non ha mostrato un gioco vero e proprio. Nel secondo tempo ha amministrato il vantaggio giochicchiando e costruendo in maniera quasi casuale le azioni offensive, ma di fronte ad alcuni pacchetti di centrocampo di serie A, aggressivi e muscolari, questo minuetto è pericoloso.
Occorre ribadire che un po' di fortuna l'ha avuta, perchè se gli ospiti avessero vinto 3-1, nessuno avrebbe avuto da ridire.
Tra 7 giorni c'è l'Inter all'Adriatico per la prima di campionato, forse allora i biancazzurri scenderanno con un altro piglio, magari schierando gli altri nuovi acquisti già a disposizione.
E forse, sfruttando il fatto che le grandi squadre alla prima uscita del torneo spesso sono ancora in fase di rodaggio, il Delfino potrebbe strappare un risultato positivo.
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