mercoledì 2 maggio 2012

Zeman: bene così, ma concediamo troppo a centrocampo. Cagni: Ci salveremo, sono ottimista

Lasciano un po' spiazzati le dichiarazioni degli allenatori, al termine di Pescara-Vicenza. Il risultato di 6-0 parla già da solo, eppure ascoltiamo le parole di Zeman:

"Va bene così, ma dobbiamo concedere meno a centrocampo. Non riuscivamo a contenerli lì, e hanno avuto troppo spazio e iniziativa, avrebbero potuto approfittarne. Ora guardo avanti perchè seguo quel detto che la partita più difficile è sempre la prossima".
Di fronte ai commenti positivi ricevuti dalla squadra in sala stampa però, si scioglie un poco:

 "Siamo in forma, giochiamo bene, è la vittoria di tutti: dei giocatori, mia e della dirigenza". Riguardo ai risultati altalenanti:

 "Veniamo da tre sconftte consecutive, in cui non stavamo bene psicologicamente, complici dei brutti episodi che ci hanno riguardati da vicino (la scomparsa del preparatore dei portieri Mancini, i torti arbitrali contestati, la scomparsa di Morosini ndr). Ora invece abbiamo vinto tre partite di fila. Cosa è cambiato? La nostra fiducia in noi stessi, ma soprattutto meno torti arbitrali".

Qualcuno si sbilancia con una domanda: "Si parla di lei anche negli ambienti delle serie A europee, come in Spagna. Si parla di proposte da parte della Roma. E se le arrivasse una proposta dal Barcellona? Accetterebbe?"

Zeman si schernisce e risponde: "E chi le dice che pensino a me"?

"E poi dovrebbe imparare lo spagnolo" aggiungiamo noi. 
Zeman risponde con un sorriso.

 Anche il commento di Cagni è quantomeno insolito dopo un 6-0: "Va bene così, non ho visto una prestazione negativa dei miei giocatori, sono ottimista e più che sicuro del fatto che ci salveremo. Ho avuto poco tempo per lavorare di nuovo coi ragazzi. Ho iniziato il campionato con loro, sono stato esonerato e poi sono stato richiamato. Non è possibile dunque fare un paragone con la partita di andata, dove giocammo meglio comunque, perchè oggi non ho avuto modo di preparare la squadra a dovere. Inoltre ci mancavano diversi giocatori soprattutto in difesa. Il primo tempo non è stato nemmeno male: il primo goal del Pescara era in fuorigioco, poi c'è stato quel tirocross un po' fortunato, poi un'autorete.
E poi ribadisce: "Ci salveremo, vedrete".

Per dovere di cronaca, occorre precisare come, rivedendo anche i filmati, il primo goal di Lorenzo Insigne era regolare.

Sembra un rapper, Lorenzo Insigne, quando raggiunge la sala stampa: T-shirt e tuta, cappellino bianco con visiera, carnagione scura, barba incolta.  Esprime gioia ma anche autocontrollo nel commentare la prestazione della squadra e soprattutto la sua. Questo atteggiamento spiega la sua costanza di rendimento che non può prescindere da una personalità forte. Ieri ha deliziato il pubblico, con giocate da campione, denotando un repertorio tecnico ancora più vario di quanto non abbia mostrato nelle altre partite. Sembra ormai scontato che il ventenne napoletano sia destinato ad una carriera in nazionale maggiore, a competizioni internazionali e a squadre più blasonate del Pescara.

"Stiamo andando forte" commenta Insigne "stiamo bene fisicamente e mentalmente, ce la giochiamo con tutte ma dobbiamo continuare a lottare perchè non sarà facile. Ho fatto 15 goals, sono in nazionale con Verratti e Immobile e Pinsoglio del Vicenza, mi dispiace che oggi da portiere abbia subito sei goals, ma lui ha fatto anche belle parate e non ha colpe sulla sconfitta"
Racconta poi quello che ha provato durante i suoi due goals: "Verratti mi ha lanciato molto bene la palla, ho stoppato di petto e ho tirato al volo. Il secondo goal invece non era voluto, volevo crossare, ho avuto la fortuna invece di mandarla in rete".

Ad Immobile viene fatto notare invece come sia in procinto di entrare tra i dieci bombers che abbiano segnato più reti in un singolo campionato di serie B. E può anche migliorare tra l'altro, visto che mancano ancora cinque partite:

"Si può sempre migliorare", sostiene SuperCiro, "il mister mi ha detto che se quest'anno non avessi segnato almeno 30 reti sarebbe stato un fallimento, e io sono d'accordo con lui, perchè non bisogna mai accontentarsi. A 22 anni sono in un club importante di B, sono in nazionale under 21 (sono consentiti alcuni giocatori oltre i 21 anni nella nazionale giovanile, ndr) e sto giocando bene, sono contento per ora ma non ho intenzione di fermarmi".

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