A Pescara è ormai certo l'addio di Zeman. Ieri il Presidente Sebastiani è venuto a prenderlo nella sua abitazione in macchina e lo ha portato nel suo studio di Viale Bovio a Pescara. Ha poi rilasciato una intervista all'emittente locale Rete 8 nell'ambito della trasmissione Solocalcio, dicendo:
"Zeman mi aveva promesso sei mesi fa che avrebbe lasciato il Pescara, con cui si trova molto bene, soltanto se fosse passato il treno della vita. La Roma, per lui, è un treno da prendere. Me lo ha confermato poco fa" (ieri sera, ndr). (...) "Si è discusso dell'aspetto economico, ma, credetemi, per lui non è una questione economica, ma di ambizioni". Indiscrezioni rivelano che Sebastiani abbia moltiplicato la posta in palio, offrendogli quattro volte rispetto allo stipendio attuale di 280 000 euro.
Via Zeman, ora le quotazioni di Delio Rossi salgono parecchio. Non solo perchè il presidente del Pescara Sebastiani ne ha tessuto le lodi, indicandolo come il più adatto come eventuale successore, ma per un calcolo probabilistico. Innanzitutto Rossi non ha una panchina. Qualche voce sostiene che l'Anderlecht, squadra belga, lo abbia contattato, ma è da verificare. Si sa però che il trainer Romagnolo ha sempre preferito allenare in Italia, ha preso la guida soltanto di squadre medie o piccole per il massimo torneo e Sebastiani potrebbe fargli una buona offerta, visto che ha messo sul piatto per Zeman 1 milione e 200 000 euro. Rossi non ha cachet troppo elevati e potrebbe accontentarsi anche di meno. Il tecnico Riminese inoltre ha allenato già a Pescara, bel 96/97 e nel 2009/2001. Conosce la piazza, sa come gestirne gli umori, sa che sull'onda dell'entusiasmo allo stadio ci saranno 20 000 persone in ogni partita interna, e che la società Delfino Pescara non ha debiti ed è molto solida (conta infatti una ventina di soci che possono consentirle un'esistenza tranquilla). Il modulo di Delio Rossi classico inoltre è un 4-3-3, e non stravolgerebbe troppo l'impostazione offensiva di Zeman. Rossi differisce dal boemo per essere leggermente meno spregiudicato, meno esasperato nei ritmi di gioco ma più accorto in fase difensiva. A differenza di Zeman è più raro che Rossi mandi all'attacco le mezz'ale o gli esterni di difesa a fare sovrapposizioni. Anche i tifosi lo accoglierebbero bene, avendone un discreto ricordo oltre che stima per quello che ha fatto negli ultimi anni, in cui sicuramente è migliorato. In definitiva, anche se forse un contatto ancora non c'è stato, ci sono tutti gli elementi per cui l'accordo tra Pescara-Delio Rossi può essere fatto, perchè appare come una scelta prestigiosa, naturale e fattibile per entrambi. Sia il tecnico che la società andrebbero "sul sicuro", consci di poter lavorare con calma.
Andrea Russo
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