lunedì 5 marzo 2012

Votato il referendum, bisogna riformare il servizio idrico.

C'è chi, in Italia, ha promosso il referendum contro la privatizzazione del servizio idrico e ha ottenuto, per almeno 5 anni, ciò che si prefiggeva in luce del suo esito. Nulla da obiettare, il popolo è sovrano e ha deciso.
Dispiace rilevare che chi ha fatto tanto baccano per mantenere il servizio idrico nelle mani di enti strumentali controllati in malo modo dai politici, ora non usi la stessa energia per chiedere perentoriamente la fine del clientelismo e la soppressione di centinaia di cariche distribuite agli amici degli amici negli enti acquedottistici.
Quando si decide di mantenere un servizio in mani pubbliche, poi bisogna pretendere anche che esso funzioni, senza corruzione, cattiva gestione e spreco di denaro pubblico.

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