Al termine di un'ottima prestazione, il Pescara si aggiudica i tre punti tra le mura amiche contro un discreto Verona. Gli scaligeri hanno tentato di fare la classica partita da trasferta: catenaccio e contropiede, con un modulo 4-1-4-1, ma hanno dovuto arrendersi ad un tridente biancoazzurro in grande spolvero. Da ricordare è la splendida cornice di pubblico: oltre 21 000 persone tra paganti, abbonati ed accreditati. Al 3' Kone scambia con Verratti, entra a percussione in area dalla fascia destra e cade a terra. Per l'arbitro l'intervento è regolare. All'8' Tatchidis lascia partire un tiro velleitario dalla lunga distanza, che termina molto alto. Al 10' Insigne scatta sulla sinistra e tenta un pallonetto morbido a pochi metri dalla porta: alto. Due minuti più tardi c'è il vantaggio biancoazzurro grazie a una bella azione coordinata; Kone scambia con Immobile e trafigge il portiere Rafael: la palla si insacca alla sinistra del portiere. Al 16' un bellissimo pallonetto di Insigne viene deviato da Rafael. Al 25' Insigne esegue uno splendido stop sulla sinistra e serve Immobile, che esplode un potente tiro che finisce alto. Al 27' Kone si oppone a Rafael che si distende sull'angolo sinistro della porta. Al 35' Insigne ci riprova: il suo tiro è di poco a lato. Al 38' passa il Verona sull'asse Russo-Ferrari, il quale riceve un pallone basso al centro dell'area piccola e batte Anania. Al 49' il Pescara torna in vantaggio: coronando una complessa azione da goal, Immobile raccoglie un passaggio basso di Cascione e scarica un potente tiro sull'angolino destro. Al 54' Tachtsidis si rende pericoloso, ma la difesa ribatte quasi sulla linea: sul capovolgimento di fronte, Insigne recupera sulla trequarti un pallone che stava per andare sull'out di sinistra, compie un lungo affondo e mette al centro per Immobile, che in velocità si ritrova un grande spazio di fronte, rimane freddo e a pochi passi dal portiere esplode un bellissimo tiro che si insacca sull'angolino destro. La reazione del Verona si sostanzia nel bel colpo di testa ravvicinato di Berrettoni e nell'affondo e nel tiro di D'Alessandro poco dopo, ma in entrambi i casi Anania devia la palla in angolo. Per il resto è quasi un monologo biancoazzurro: il Pescara vince e convince e si propone come la più temibile sfidante per la capolista Torino.
Andrea Russo
Pubblicato su Abruzzoblog.it
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